Italia, che sofferenza! Rimonta e batte il Portogallo 38-31

Gli azzurri rischiano grosso a Lisbona, rimettono in piedi la partita grazie ai cambi e nel finale la portano a casa grazie alla maul

Italia, che sofferenza! Rimonta e batte il Portogallo 38-31

Italia, che sofferenza! Rimonta e batte il Portogallo 38-31 (ph. Federugby)

Partita incredibile a Lisbona, con l’Italia che soffre, va sotto addirittura di 14 punti e nel finale riesce a rimettere in piedi un match che sembrava scorrere verso una china molto pericolosa. A decidere è una meta tecnica guadagnata dalla maul azzurra (la cosa migliore vista oggi dalla squadra di Crowley) a un minuto dalla fine, per il 38-31 che permette di portare a casa la seconda vittoria consecutiva, anche se ben diversa dall’impresa di Cardiff.

La cronaca

L’Italia prova a manovrare il pallone, ma dopo due turnover subiti da Marin prima e poi Trulla (tenuto a terra) è il Portogallo a creare la prima occasione, muovendo l’ovale a ritmi molto alti e guadagnando un penalty per fuorigioco di Fusco. Marques dalla piazzola non sbaglia, e al 7′ manda i lusitani in vantaggio. I padroni di casa difendono bene anche nell’azione successiva, ma nella foga commettono fallo e consentono a Giacomo Da Re di provarci dalla linea dei 10 metri, ma l’ovale finisce fuori di poco.

Subito dopo, Portela sfrutta il vento a favore e guadagna una rimessa con un 50-22, ma fortunatamente Tadjer sbaglia il lancio e grazia l’Italia. Ma i lusitani continuano a muovere l’ovale da una parte e dall’altra: Guedes allarga bene su Rodrigo Marta che punta la bandierina, ma viene placcato al collo da Marin. La sanzione è severa: giallo per il 12 azzurro e meta tecnica, 10-0 Portogallo.

In soccorso degli azzurri arriva la maul, dalla quale nasce il primo pericolo creato dagli azzurri. Si arriva ai 5 metri, e nel corso del multifase Fusco è velocissimo a partire dalla base e sorprendere la linea lusitana, per schiacciare in meta: 10-5. L’Italia reagisce, Marta indugia troppo su un calcio di liberazione e viene stoppato da Marin, che vola in meta e si riscatta dopo il fallo che aveva causato la meta tecnica. È pareggio, con Da Re che non trova la trasformazione.

Quando l’Italia sembra poter ribaltare il risultato, però, il Portogallo segna: break di Pinto che buca la difesa azzurra, pallone allargato a sinistra verso Rodrigo Marta che manca il controllo, si allunga il pallone e poi lo schiaccia anticipando Trulla e Marin. Il TMO verifica un possibile in avanti, ma sancisce – a suo dire – che l’ala portoghese ha toccato il pallone solo col piede.

Al via, Fusco rischia la frittata facendosi ribattere un calcio dalla base. Capuozzo è più veloce di Marques e salva. Due minuti dopo, Nuno Sousa Guedes trova una giocata fantastica, apre in due la difesa azzurra saltando Lamaro, poi Appleton rompe il placcaggio di Capuozzo e segna. Marques trasforma ancora.

Crowley si gioca le carte Zuliani, Lucchesi e Ruzza, con quest’ultimo che entrato in campo fa subito la differenza. Si libera di due avversari e dà il via all’azione che porta alla meta del 24-17, con il sottomano di Fischetti per Lucchesi e poi Padovani, che schiaccia. Fischetti ci mette del suo e in mischia mette sotto Hasse-Ferreira, l’Italia torna nuovamente nei 22 avversari e con una maul straripante segna la quarta meta con Lucchesi. Da Re mette a segno la trasformazione del pareggio.

Al 55′ entrano Neculai e Fuser, a dare freschezza alla mischia, e poco dopo entra Albanese. Lamaro trova un gran passaggio per Padovani, che con un calcetto mette in difficoltà la retroguardia lusitana, costretta da Brex a portarsi il pallone in area di meta e a concedere una mischia ai 5 metri. Ancora Fischetti demolisce il suo diretto avversario, mentre Neculai dopo una prima fase di sofferenza prende le misure a un ottimo Fernandes. Non si va per i pali, si insiste con la mischia, poi però Hollie Davidson punisce Lucchesi con una decisione che suscita le proteste degli azzurri, fatto sta che l’Italia non riesce a portarsi in vantaggio.

Su un calcio alto raccolto da Marta, il pallone viene subito rigiocato nella metà campo azzurra, e Da Re commette un avanti volontario che gli costa il giallo e il calcio di punizione. Il Portogallo va in rimessa ai 5 metri, muove il pallone e segna ancora con Rodrigo Marta. Marques trasforma: 31-24 Portogallo.

Crowley mette dentro anche Zanon e Traoré. L’Italia punta tutto sul drive, il fondamentale che funziona meglio oggi, e al secondo tentativo segna Cherif Traoré. Padovani pareggia per il 31-31.

Il Portogallo si complica la vita sul calcio di rinvio: sull’ovale c’è per primo Pettinelli, che viene letteralmente travolto da Marta mentre è ancora in aria. L’ala viene ammonita, proprio mentre Da Re rientra. Il finale è un assalto, un avanti volontario permette agli azzurri di guadagnare un calcio di punizione nei 22. L’Italia va in touche, rinunciando a un calcio piazzabile, ma il pallone scivola durante la formazione della maul e l’azione sfuma.

Gli azzurri però rispondono in mischia, riguadagnando un altro penalty. Si va di nuovo in rimessa, la maul azzurra è ancora una volta decisiva e guadagna la meta tecnica che decide la partita sul 38-31. Il Portogallo non concretizza l’ultima azione, dopo un’incomprensione tra Albanese e la direttrice di gara, e il match finisce così.

Francesco Palma

Portogallo: 15 Nuno Sousa Guedes, 14 Vincent Pinto, 13 Jose Lima, 12 Tomas Appleton (Cap), 11 Rodrigo Marta, 10 Jeronimo Portela, 9 Samuel Marques, 8 Rafael Simoes, 7 Thibault Freitas, 6 Joao Granate, 5 Josè Madeira, 4 Steevy Cerqueira, 3 Diogo Hasse-Ferreira, 2 Mike Tadjer, 1 Francisco Fernandes

A disposizione: 16 David Costa, 17 Nuno Mascarenhas, 18 Antonio Prim, 19 Duarte Torgal, 20 Jose Rebelo De Andrade, 21 Duarte Azevedo, 22 Rafaelle Storti, 23 Manuel Cardoso-Pinto

Mete: tecnica, Marta (2), Appleton
Trasformazioni: Marques (3)
Punizioni: Marques

Cartellini: giallo a Marta per placcaggio in aria

Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Jacopo Trulla, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Leonardo Marin, 11 Edoardo Padovani, 10 Giacomo Da Re, 9 Alessandro Fusco, 8 Renato Giammarioli, 7 Michele Lamaro (Cap), 6 Giovanni Pettinelli , 5 Andrea Zambonin, 4 David Sisi, 3 Simone Ferrari, 2 Epalahame Faiva, 1 Danilo Fischetti

A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Cherif Traoré, 18 Ion Neculai, 19 Marco Fuser, 20 Federico Ruzza, 21 Manuel Zuliani, 22 Manfredi Albanese, 23 Marco Zanon

Mete: Fusco, Marin, Padovani, Lucchesi, Traoré, tecnica
Trasformazioni: Da Re (3), Padovani
Punizioni:

Cartellini: giallo per Marin per placcaggio alto, giallo per Da Re per avanti volontario

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