Un nuovo colpo argentino – dal cognome ben noto – per il Valorugby Emilia che arricchisce ulteriormente la sua mediana
Top 10: Un “figlio d’arte” per il Valorugby
Altro colpo del Valorugby Emilia, che si conferma una delle squadre più attive sul mercato in questa sessione estiva. Dopo Gonzalo Garcia arriva infatti un altro mediano di mischia: si tratta di Thomas Dominguez, figlio di quel Diego Dominguez che ha scritto un pezzo di storia del rugby italiano. Il 21enne proviene dal Club Atletico de San Isidro e per lui sarà la prima esperienza in Italia, ha passaporto italiano (oltre a quello francese e argentino) e proprio in virtù di questo – secondo le nuove disposizioni sui giocatori stranieri in lista gara nel Top 10 – è a tutti gli effetti equiparato ai giocatori italiani.
Diventano quindi 5 i nuovi arrivi ufficiali a Reggio Emilia, dopo il già citato Garcia, Marco Silva e i due campioni d’Italia Massimo Cioffi e Diego Antl. Con il suo arrivo al Valorugby, Dominguez andrà ad incrementare le possibili scelte di Roberto Manghi nel ruolo di mediano di mischia, e lo stesso allenatore – nel comunicato stampa della società – si è detto molto soddisfatto del suo arrivo: «Thomas è un giovane davvero interessante. Abbiamo deciso di investire su di lui e siamo lieti di essere il primo club in Europa scelto per intraprendere la sua carriera sportiva. Suo padre è stato uno dei migliori giocatori della nazionale italiana, Thomas gioca in un ruolo diverso ma di sicuro ha nel Dna le stimmate del campione».
Il Valorugby viene da un ottimo campionato, concluso con una semifinale tiratissima dove a un certo punto lo “scherzetto” dell’ultimo secondo al Petrarca è sembrato davvero possibile, ed è una società dove Dominguez avrà la possibilità di crescere. L’argentino ha infatti dichiarato: «Sono molto felice di questa opportunità. Voglio indossare la maglia dei Diavoli e dare tutto me stesso per conquistare i risultati prefissati dal club. Mi piace mettermi al servizio della squadra, è il mio modo di intendere il rugby. E poi così evitiamo i confronti con papà. Lui mi dà consigli sempre utili per crescere, anche quando gioco male però lo fa sempre con grande tatto, dote tipica di chi ha una carriera di sportivo alle spalle».
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