Rainbow Cup: due italiani tra i “Top Performers” del torneo

Protagonisti della competizione appena conclusa

Rainbow Cup: due italiani tra i "Top Performers" del torneo (ph. Ettore Griffoni)

Rainbow Cup: due italiani tra i “Top Performers” del torneo ph. Ettore Griffoni

Chiusa la Rainbow Cup, con la vittoria del Benetton nella storica finale contro i Bulls, è il momento dei bilanci. Tra il girone europeo e quello sudafricano ci sono stati dei giocatori che si sono particolarmente distinti sul piano delle prestazioni e dei numeri, tanto da essere citati come Top Performers della competizione.  Fra questi, ci sono ben due italiani: Paolo Garbisi e Renato Giammarioli.

Il mediano d’apertura del Benetton e della nazionale è stato addirittura definito la breakout star del torneo, dopo una serie di prestazioni di alto livello culminate con il player of the match ottenuto proprio nella finale di Monigo. Garbisi ha diretto la manovra dei leoni con solidità e maturità, catturando l’attenzione di tutti i media europei fin dall’inizio della stagione, sia in Pro14, sia con la maglia della nazionale. Se la squadra di Crowley è riuscita a rimettere in piedi un’annata che sembrava ormai destinata al fallimento, è anche merito suo.

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Tra i Top Performers della Rainbow Cup è stato citato anche Renato Giammarioli. Bastano i numeri per descrivere l’impatto che ha avuto il numero 8 delle Zebre in questo torneo, nonostante le sconfitte: primo sia nella classifica dei metri guadagnati (359) sia in quella dei carries (74), corredando il tutto con 19 difensori battuti, 7 offloads e 67 placcaggi. Prestazioni che gli hanno permesso di guadagnarsi la stima di tutto il palcoscenico europeo (e non solo) e la convocazione in nazionale da parte del nuovo CT Kieran Crowley.

Nel gruppo dei migliori del torneo risulta anche Jonah Holmes: miglior marcatore del girone europeo con 4 mete, primo nella graduatoria del clean breaks (9) e dei difensori battuti (21), terzo nella classifica dei metri guadagnati dietro a Giammarioli e Jayden Hayward. Insieme a lui Edwill van der Merwe (meta-man assoluto del torneo con 5 marcature) e Madosh Tambwe, ala dei Bulls che ha fatto saltare per aria le difese sudafricane, segnando anche una meta nella finale contro il Benetton.

Il nuovo United Rugby Championship è dietro l’angolo e questa competizione è stato un antipasto di quello che vedremo nella prossima stagione. Se questi sono i presupposti, ci sarà da divertirsi.

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