Sei Nazioni: la “bolla” azzurra romana, per ridurre al minimo i rischi

Come vivrà il gruppo della Nazionale nei prossimi due mesi

Italia

Italia – Cherif Traore ph. Sebastiano Pessina

Il prossimo weekend inizierà la fase finale – dopo una lunga serie di raduni estivi a Parma, tra seniores, emergenti ed Under 20 – di avvicinamento della Nazionale italiana Rugby al lungo autunno internazionale, tra recuperi del Sei Nazioni 2020 ed Autumn Nations Cup, inedito torneo ad otto squadre, al via il prossimo novembre.

Leggi anche: Autumn Nations Cup: Italia in casa contro Scozia e Fiji a novembre

I 33 (+1 invitato) convocati quest’oggi dal CT Franco Smith si riuniranno all’NH Hotel Vittorio Veneto di Roma, vera e propria base operativa della “bolla” azzurra per le prossime sette settimane (unica soluzione di continuità, i giorni successivi alla sfida contro l’Inghilterra di fine mese), a partire da domenica 11 ottobre 2020.

Ridurre al minimo il rischio contagio

Il gruppo squadra comprendente giocatori e staff, che prima del via ai lavori si sottoporrà ovviamente al tampone (stessa cosa per chiunque dovesse aggregarsi nel corso di queste settimane), alloggerà in un’area chiusa al pubblico della struttura capitolina – di cui gli azzurri (che dormiranno in camere singole) avranno a disposizione le sale eventi del primo piano – e non potrà entrare in contatto con esterni. Eliminate integralmente le possibilità di incontri con altri clienti, eventuali visite della famiglia e meeting live con la stampa, che si terranno in modalità virtuale. Gli allenamenti, invece, andranno in scena al CPO Giulio Onesti, impianto a sua volta blindato ed accessibile esclusivamente a persone del suddetto gruppo.

Spostamenti all’estero e cerimoniale ridotto dei match

Per quanto concerne i trasferimenti, la selezione nazionale si muoverà con voli charter (probabilmente il giorno prima delle partite, anche se, in tal senso, il programma è ancora tutto da definire). Per evitare di incappare in assembramenti nel terminal aeroportuale, poi, si provvederà ad allestire un percorso protetto, sino al gate d’imbarco, in grado di garantire “isolamento” al team. Nel cerimoniale delle sfide, infine, banditi i terzi tempi e tutti gli altri momenti di convivialità usuali.

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