Mete fantastiche (e dove trovarle) alla Coppa del Mondo

Shane Williams – AFP

Che il rugby sia uno sport capace di elevarsi a stato dell’arte lo sappiamo bene: giocate ben congegniate, finte spettacolari, sistemi precisi come orologi svizzeri che sanno prendere il sopravvento sugli avversari. Insomma, uno sport analizzato, studiato e sviscerato sotto tanti aspetti. Ci sono però anche dei momenti semplicemente fuori controllo: quale allenatore, quale sistema può immaginarsi una meta end-to-end, partendo praticamente dalla propria area dei 22 per volare oltre la linea avversaria?

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Praticamente nessuno, e qui entra il gioco il genio e il talento dei singoli giocatori, che tante volte hanno fatto impazzire le folle volando lungo il campo per infliggere loro la più dolorosa delle punizioni. Ci ha pensato World Rugby a riassumere nel video seguente tutte le più belle marcature end-to-end segnate nella storia dei Campionati del Mondo. Parliamo di 19 perle tutte da gustare in rapida sequenza:

C’è davvero l’imbarazzo della scelta per provare a identificarne una più bella delle altre. Basta guardare al nome e ai pedigree degli autori per capire che si tratta di numeri di altissima scuola. Dalle volate di Kirwan (contro gli azzurri) nel Mondiale 1987 a quelle di Shane Williams, dalla furia di Rupeni Caucanibuca alla devastante velocità di Ngwenya, che nel 2007 riuscì a fulminare addirittura Habana. Insomma, in un periodo nel quale non possiamo vedere nuove prodezze su un campo da rugby, concentriamoci su queste meraviglie del passato.

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