Galles, Alun Wyn Jones è pronto a tornare in campo ma intanto critica i suoi Ospreys

Il capitano dei dragoni e del suo club non le manda a dire alla dirigenza della franchigia militante in Pro14

ph. Sebastiano Pessina

Quando Alun Wyn Jones parla, il Galles ovale si mette con la finestra all’orecchio in ascolto, quasi in contemplazione. Il seconda linea infatti, capitano della nazionale, in patria è ormai diventato un più che un simbolo e questo suo status gli consente di poter parlare senza alcun tipo di remora di ogni aspetto rugbystico interno.

L’avanti questa volta, pronto a tornare in campo dopo il termine della Rugby World Cup 2019, ha voluto colpire direttamente i “confini di casa sua” intervenendo in conferenza stampa – forse anche un po’ a sorpresa – contro la dirigenza degli Ospreys, suo club di appartenenza: “Dobbiamo essere onesti – ha esordito – sono qui da tanti anni e vedo che in questo momento l’abnegazione che i giocatori mettono in campo per cercare di arrivare a determinati risultati, non viene replicata da altre persone in altri aspetti riguardanti il club.
Il gruppo prova a dare risposte sia in campo sia alla stampa e sta facendo tutto il possibile per tornare in alto mentre altri, di cui non farò ora i nomi, alzano solo lo sguardo. Sappiamo che rispetto al nostro passato sono comparse delle crepe nel tessuto e nel valore della squadra ed è per questo che ci troviamo dove siamo, devo dire però che ci sono state una serie di azioni e di decisioni che dal punto di vista aziendale non hanno supportato in pieno l’aspetto rugbystico.
In società abbiamo un forum dove vengono analizzati questi aspetti, speriamo che questo arrivi alle orecchie di chi ha voglia di ascoltare e non far finta di essere sordo”.

Un attacco diretto quello del totem gallese, che infine conclude: “Per quanto sia difficile essere infortunati, non è così complicato come il momento che stanno vivendo sul campo il resto dei ragazzi; quindi spero di imbracciare il mio remo e mettermi a spingere potendo dare una mano, nella stessa direzione dei miei compagni di squadra. Come giocatori, anche se sappiamo di non essere dove vorremmo, continueremo a dare il 100% e vorremmo che questo messaggio arrivasse a tutte le persone coinvolte nel momento difficile degli Ospreys”.

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