Oltre sessanta allenatori si sono proposti al Leicester dopo l’esonero di O’Connor

ph. Reuters

Nelle 24 ore successive all’esonero di Matt O’Connor, annunciato lo scorso 3 settembre, Leicester è stato inondato di domande presentate al club in cui venivano proposte le candidature per il ruolo di head coach, da cui l’australiano era stato sollevato dopo la pesante sconfitta contro Exeter alla prima giornata.

Lo ha rivelato, nel podcast di RugbyPass, colui che ha preso il posto di O’Connor, Geordan Murphy, da ventuno stagioni ai Tigers tra campo e panchina (era assistant coach da cinque anni) e ora allenatore ad interim di uno dei club più prestigiosi d’Inghilterra, il più vincente in patria con 10 titoli. “È stata una settimana pazza – ha detto l’irlandese – Stavo dando una mano alla nostra squadra B impegnata in A-League lunedì scorso quando l’ho scoperto. Da quel momento la cosa è esplosa”.

L’esordio di Murphy alla guida dei Tigers è stato positivo, con Leicester tornato alla vittoria per 49-33 su Newcastle a Welford Road. “Non mi hanno detto quanto tempo resterò in carica. Lavoro settimana dopo settimana. Mi è stato che dopo l’esonero di Matt (O’Connor), sono arrivate 64 candidature in un giorno e mezzo, per cui ci sono tante persone di mezzo”.

In attesa di conoscere quanto durerà il suo interregno, Murphy si gode “un sogno che diventa realtà, ma ovviamente non nelle circostanze ideali. […] In ogni caso, abbiamo avuto alcuni problemi ed è stimolante poter provare a correggerli”. Il 41enne, naturalmente, è pronto a defilarsi nel caso dovesse presentarsi un’opportunità preziosa per il club. “Se ci dovesse essere qualcuno in grado di fare un lavoro migliore, lo supporterei felicemente. Sto solo cercando di fare il mio meglio. Vediamo cosa succederà”.