Sei Nazioni 2018, Italia-Inghilterra: i precedenti casalinghi della sfida

Nessun successo per gli azzurri e una gara sotto la neve

ph. Sebastiano Pessina

L’esordio nel Sei Nazioni 2018 è sempre più vicino per l’Italia, che in quel di Roma domenica prossima riceverà l’unica squadra che nel torneo non è mai riuscita a battere: ovvero l’Inghilterra.
Una tradizione negativa quella contro la formazione britannica che in generale vede gli inventori del gioco essere in vantaggio per 23-0 nei confronti assoluti con gli azzurri e con un record di 18-0 nelle sfide del Sei Nazioni. Vediamo come sono andati gli ultimi quattro precedenti casalinghi.

Italia 9-40 Inghilterra (14/02/2016)
Gli azzurri per cinquanta minuti lottano alla pari con gli ospiti rimanendo attaccati, per 9-11, nel punteggio e avendo anche la chance dalla piazzola di passare in vantaggio; poi però c’è il crollo. Le mete di Jonathan Joseph e l’ispirazione di Farrell indirizzano la gara

 

Italia 11-52 Inghilterra (15/03/2014)
E’ l’ultima partita del torneo 2014 e gli inglesi, che sono ancora in lotta per il torneo, devono trovare una larga vittoria che li mantenga in corsa per la vittoria finale. Parisse e soci provano nella prima frazione a stare a contatto con i rivali che però accelerano con le mete di Mike Brown e Farrell. Nella ripresa, poi, è pioggia di mete britanniche. Di Leonardo Sarto la marcatura della squadra all’epoca allenata da Jacques Brunel.

 

Italia 15-19 Inghilterra (11/02/2012)
Sul prato innevato dell’Olimpico, con kick off fissato per le 17, è la volta in cui gli azzurri vanno più vicini al colpaccio.
Farrell porta in vantaggio i suoi sullo 0-6, ma nel finale di primo tempo le mete di Venditti e Benvenuti ci mandano al riposo sul 12-6. La ripresa si apre con il piazzato di Burton per il temporaneo 15-6. Le cose sembrano mettersi per il verso giusto, ma al cinquantesimo il turning point della gara: Masi, impiegato da estremo, si fa stoppare da Hodgson il calcio di liberazione che da il via alla rimonta inglese, con la conseguente meta. L’Italia cede psicologicamente concedendo infine due penalità che costano il sorpasso ospite e la sconfitta.

 

Italia 12-17 Inghilterra (14/02/2010)
La contesa, nervosa e bruttina, si gioca sul prato dello Stadio Flaminio. E’ un botta e risposta al piede sull’asse Mauro Bergamasco-Johnny Wilkinson; tanto che il primo tempo si chiude sul 6-6. A decidere la gara quindi è la meta di Mathew Tait, che arriva al quinto minuto della ripresa. Gli azzurri, nel finale, provano a ricucire lo strappo arrivando a soli due punti sul 12-14 ma un nuovo piazzato del più celebrato numero 10 della storia inglese sigillerà definitivamente la sfida.

https://www.youtube.com/watch?v=lEdpsZAhYRw

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