Italia, Castello: “Che sogno rappresentare l’Italia al Sei Nazioni”

ph. Luca Sighinolfi

Tommaso Castello è stato uno degli elementi più positivi della stagione del rugby azzurro sin qui. L’essere diventato capitano delle Zebre lo ha responsabilizzato, certificandone le doti tecnico-tattiche ed un carattere da leader. Le sue performance, da inizio anno ad oggi, sono state sempre all’altezza di quanto richiestogli da Bradley ed O’Shea, e, meritatamente, dunque, è nel gruppo che si appresta ad affrontare il Sei Nazioni, con velleità concrete di titolarità. Un qualcosa che, come ha detto lui stesso alla stampa, tende ad emozionarlo nonostante l’esperienza acquisita ad alto livello

“E’ una grande emozione essere qui. Due anni fa ho fatto parte del gruppo senza mai scendere in campo al Sei Nazioni. Credo sia il sogno di ogni rugbista poter rappresentare la propria Nazionale in questo torneo. L’importante è restare sempre concentrati partita dopo partita”, ha dichiarato il ligure, che poi ha indicato l’arrivo di Pete Atkinson e la volontà della FIR di lavorare sul fitness come la vera svolta di peso per provare un ulteriore salto di qualità.

“L’arrivo di Pete Atkinson è sintomo della direzione importante che ha intrapreso la FIR. L’attenzione sul fitness, aspetto su cui lo staff azzurro conta molto, insieme al miglioramento delle strutture messe a nostra disposizione, ci permette di lavorare al meglio e di migliorarci costantemente. E’ chiaro che la parte finale spetta a noi che dobbiamo dare sempre il 100% per rendere al meglio”, ha così proseguito Castello, che si è anche detto molto soddisfatto della collaborazione proficua tra franchigie e Nazionale.

“Il lavoro che stanno svolgendo le franchigie è evidente. Zebre e Benetton hanno una interpretazione del gioco leggermente diversa, è normale, ma la sinergia con la Nazionale è alla base di tutto”, ha concluso il centro azzurro.