Rovigo e il baby Modena: piedi per terra, un occhio in alto e uno alla studio

ph. Tommaso Del Panta

C’è un nome di cui si parla a Rovigo nelle ultime settimane ed è quello del giovane centro Francesco Modena. Gli infortuni di Majstorovic, Van Niekerk e McCann hanno permesso a coach McDonnell di provare nuovi giocatori e così Modena, 17 anni e proveniente dall’Under 18 dei Bersaglieri, ha debuttato in Prima Aquadra nel corso della sfida di Qualifying Competition vinta da Rovigo in Belgio in casa del  Dendermonde (per Modena meta dopo pochi minuti). Il giocatore è stato poi riconfermato nel XV titolare la settimana successiva contro il Krasny Yar, mentre l’esordio nel massimo campionato nazionale è arrivato sabato scorso nel derby vinto al Quaggia contro Mogliano.

“Sono grato a Joe McDonnell dell’opportunità che mi ha offerto e sono felice dei complimenti che mi arrivano – ha dichiarato Modena all’edizione locale del Resto del Carlino – Ma come dice mio padre, piedi a terra, poca cresta e allenarsi sodo senza però mai dimenticare lo studio“. Esordire a 17 anni in Prima Squadra a Rovigo non è da tutti, ma inserirsi bene è stato anche merito del gruppo: “Mi hanno messo subito a mio agio facilitandomi il compito di integrarmi in squadra e mi hanno fatto sentire subito uno di loro”, racconta. Nel futuro, oltre all’università, c’è anche il rugby: “Il mio compito è quello di farmi trovare pronto ogni qualvolta che c’è bisogno di me […] Del resto col graduale rientro dei titolari è ovvio che il posto di titolare sarà loro ma continuerò ad allenarmi con loro”. E l’asticella è fissata in alto: “Spero un giorno di raggiungere i massimi livelli giocando in Pro12 e perché no in Nazionale”.