Sacrificio, difesa e reazione positiva agli errori. E gli Springboks andarono al tappeto

Le parole di Venditti, Biagi e Bronzini raccontano il successo di Firenze. Che si rifletterà anche sulle franchigie

italia sudafrica bronzini

ph. Sebastiano Pessina

Con la consapevolezza di aver scritto una pagina entrata di diritto nella storia dello sport italiano e non solo, la Nazionale italiana è entrata nella settimana che porta al terzo Test Match, in calendario sabato a Padova contro Tonga. Una partita fondamentale per avere continuità di risultati e iniziare a costruire quella tanto acclamata cultura della vittoria che purtroppo ancora manca al rugby italiano professionistico (escludendo l’ultimo tour di giugno, è dal 2012 che l’Italrugby non vince due partite consecutive). Degli ottanta minuti del Franchi si è scritto molto

 

 

Difesa e disponibilità allo scontro fisico

Oltre alla meta, nella partita di Giovanbattista Venditti ci sono stati anche sei placcaggi, un break profondo e due difensori battuti. Nell’economia generale della superba prova difensiva di tutta la squadra azzurra (di cui parleremo in modo più approfondito), restano nella memoria due uscite forti da spia da parte del trequarti ala in forza alle Zebre, che in entrambi i casi si è staccato dalla linea per andare a impattare il portatore nel proprio campo, ben oltre la linea del vantaggio. Assieme a Venditti abbiamo parlato proprio di questa difesa, provata in settimana assieme allo staff tecnico, oltre che della prova di grande sacrificio che anche i trequarti hanno dovuto sostenere sul breakdown.

 

 

Punto di rottura? No grazie

Negli ultimi anni di buone prestazioni azzurre ne abbiamo viste. O meglio, di prestazioni giocate alla pari per quasi se non oltre un’ora di gioco, ovvero fino a quando arrivava un punto di rottura dopo il quale il muro e le certezze azzurre crollavano lasciando scappare gli avversari nel campo e nel tabellino. Anche al Franchi sono stati diversi i possibili punti di rottura: l’inferiorità numerica ad inizio ripresa con necessita di difendere un lancio ai propri cinque metri, per esempio, ma soprattutto due banali in avanti che nell’ultimo quarto di gioco hanno dato agli Sprinbgoks altrettante piattaforme di attacco in piena nostra metà campo. Il merito è stato proprio nella reazione positiva agli errori, come ha raccontato il seconda linea George Biagi.

 

Il riflesso per Zebre e Benetton

“È una bella risposta dei ragazzi. Il raduno con la Nazionale ha fatto bene”, ci diceva coach Guidi sul terreno di gioco del BT Murrayfield dopo la vittoria delle Zebre contro Edimburgo, seguita al raduno della Nazionale. Anche il successo di Firenze avrà un importante riflesso sulle franchigie, facilitato anche dal fatto che il tecnico livornese e Goosen lo hanno vissuto in modo attivo da dentro, condividendolo con lo staff tecnico azzurro ma anche con i propri ragazzi. Da questo punto di vista, “importantissimo” è il termine usato da Giorgio Bronzini, che ci ha raccontato anche l’emozione di battere il Sudafrica al secondo cap.

https://www.youtube.com/watch?v=FFkFMSy0vtk

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