Nazionale Italrugby: Azzurri spenti ma vincenti, a San Jose Stati Uniti battuti 24-20

Partita contratta di Gori e compagni, che creano pericoli solo grazie al pack. Due mete di Gega in rolling maul

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Dopo un paio di calci tattici gli Stati Uniti impostano da touche e mischia le prime due manovre ma la trasmissione è macchinosa e si risolvono in un up and under e una turnover ball. Al quarto minuto durissimo scontro tra Ngwenya, che mette pressione su un calcio, e Sarto: i due giocatori si scontrano con la testa e crollano entrambi letteralmente a terra. Dopo diversi minuti i due si rialzano, ma vengono sostituiti rispettivamente da Te’o e Venditti. Il gioco riprende con una bella arata del pack azzurro dal confronto ordinato, ma le due successive touche maul sono mal impostate. Da rimessa statunitense sbagliata Canna si infila nella difesa e lancia Mbandà ma il servizio è in evidente avanti. Altra mischia e questa volta crollo azzurro: MacGinty va per i pali e mette i primi tre del match. Dopo il restart primo multifase ospite con Cittadini e Gega a dare avanzamento, ma sul successivo allargamento la difesa scivola e Venditti è portato fuori. La rimessa a stelle e strisce funziona però male, Mbandà trova il break di venti metri che costringe la difesa al fuorigioco: Canna va in piazzola e impatta lo score. Fiammata Eagles al ventesimo: brutto calcetto a scavalcare di Gori dai propri 22, Holder recupera e trova il buon break ma si divora il due contro uno facendosi scoppiare la palla in mano dal placcaggio di Canna. O almeno così sembra, perché riguardando le immagini arbitro e TMO optano per la meta tecnica e giallo all’apertura delle Zebre. Senza Canna a distribuire sono Gori e i carrier a portare avanti l’ovale, mentre gli Eagles da parte loro risalgono al piede anche perché quando provano ad allargare non sono precisi. Senza Canna e con una linea veloce poco incisiva (brutto errore di Campagnaro su un tre contro due lungo il lato corto) è il pack ad alzare la voce: altra penalità ottenuta da mischia, doppia touche maul e meta da cassaforte di Gega che si stacca al momento giusto e schiaccia in bandierina. Ristabilita la parità numerica, furiosa azione dei padroni di casa fermata però appena fuori dai 22 dal grillo talpa di Mbandà, tra i migliori in campo. Negli ultimi dieci minuti di frazione cerchiamo di accelerare con punizioni veloci e soluzioni meno facili da difendere, ma di nuovo è dal confronto ordinato che nasce il calcio che convertito in tre punti che ci manda a riposo in vantaggio 11-10.

 

Ad inizio ripresa un drop di Canna e un calcio di MacGinty dopo fuorigioco muovono il tabellino ma non il gap. Buona occasione azzurra al ’52: il lungo multifase eroda metri e costruisce la superiorità lungo l’out sinistro dove Venditti riceve a pochi metri dalla meta, ma l’ala perde il controllo dell’ovale all’ultimo. Le mani sul match sembrano averle messe Gori e compagni grazie alla netta superiorità del pack, che si dimostrerà necessario e per oggi pure sufficiente per strappare la vittoria. E proprio i primi otto uomini confezionano la seconda meta, sempre in cassaforte e sempre timonata da Gega che trova la gioia della doppietta. E per i nostri avversari le cose si complicano per il giallo a Dolan. All’ora di gioco girandola di cambi: in campo vanno Panico, Fabiani, Ceccarelli, Bernabò e Negri, mentre cinque minuti più tardi Palazzani entra a numero nove. Ma a dieci dal termine subiamo la reazione Eagles: bella manovra in avanzamento, MacGinty rompe un placcaggio e l’ovale viaggia da Mike Te’o in verticale a Lamborn al largo che schiaccia. La conversione della stessa apertura di Connacht porta lo score sul 21-10 Italia. L’inerzia è completamente cambiata, Augspurger stoppa il calcio di Canna ma sul successivo raggruppamento gli uomini in bianco perdono gli appoggi. C’è tempo solo per una punizione azzurra allo scadere. Finisce 24-20.

 

 

Stati Uniti: 15 Will Holder, 14 Taku Ngwenya, 13 Thretton Palamo, 12 Shalom Suniula, 11 Blaine Scully, 10 AJ MacGinty, 9 Nate Augspurger, 8 Cam Dolan, 7 Todd Clever (C), 6 Andrew Durutalo, 5 Greg Peterson, 4 Nate Brakeley, 3 Chris Baumann, 2 James Hilterbrand, 1 Titi Lamositele
A disposizione: 16 Joe Taufete’e, 17 Ben Tarr, 18 Angus MacLellan, 19 Stephen Tomasin, 20 Harry Higgins, 21 Tony Lamborn, 22 Chad London, 23 Mike Te’o

Marcatori Stati Uniti
Mete: penalità (21), Lamborn (69)
Conversioni: MacGinty (21, 69)
Punizioni: MacGinty (11, 51)

 

Italia: 15 Luke McLean, 14 Leonardo Sarto, 13 Michele Campagnaro, 12 Tommaso Castello, 11 David Odiete, 10 Carlo Canna, 9 Edoardo Gori, 8 Andries Van Schalkwyk, 7 Simone Favaro, 6 Maxime Mbandà, 5 Marco Fuser, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Ornel Gega, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Oliviero Fabiani, 17 Sami Panico, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Valerio Bernabò, 20 Sebastian Negri, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Tommaso Allan, 23 Giovanbattista Venditti

Marcatori Italia
Mete: Gega (30, 55)
Conversioni: (55)
Punizioni: Canna (15, 39, 80)
Drop: Canna (42)

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