Concussion, la NFL pronta a sborsare un miliardo di dollari

Trovato un accordo per chiudere le cause aperte dagli ex atleti “per aver nascosto o minimizzato i pericoli”

ph. Paul Childs/Action Images

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La concussion è un problema non solo per il rugby, ma pure per il football professionistico americano. Un problema arrivato anche a Hollywood (“Zona d’ombra” con Will Smith esce nelle nostre sale il 21 aprile e il titolo originale della pellicola era proprio “Concussion”) e le aule dei tribunalicon la lunga battaglia legale sostenuta da molti ex giocatori della National Football League per i danni celebrali permanenti provocati dai traumi subiti sul campo.
Ora da oltreoceano arriva la notizia che la NFL e la sua controparte – appunto gli ex atleti – avrebbero trovato un accordo e una Corte d’appello avrebbe approvato un piano di rimborsi che prevede un esborso fino a un miliardo di dollari per chiudere tutte le cause in corso: la lega professionistica di football americano dovrà infatti pagare fino a 5 milioni di dollari per suo ogni ex giocatore per aver nascosto o minimizzato i pericoli causati dai ripetuti colpi alla testa subiti durante le partite.

 

Un’agenzia Ansa fa sapere che “la decisione è contenuta in una sentenza di 69 pagine, arrivata quasi un anno dopo che un giudice della Corte distrettuale di Filadelfia aveva approvato l’accordo relativo alle cause legali intraprese dagli ex atleti. Questo nonostante le obiezioni di alcuni giocatori, per i quali i termini sono troppo restrittivi e non considerano i molti colleghi che sviluppano problemi neurologici nel corso del tempo. La transazione garantirà quasi un miliardo di dollari agli ex giocatori – si legge nella sentenza – L’accordo dovrebbe risolvere migliaia di cause legali promosse da ex giocatori: la vertenza è stata portata avanti a nome di circa 5.000 di loro, ma secondo il giudice potrebbe risarcirne fino a 21.000. Secondo le stime, inoltre, 6.000 ex atleti, circa tre ogni dieci, potrebbero ammalarsi di Alzheimer o di demenza”.
Un rischio che World Rugby invece non dovrebbe correre: il pericolo concussion è infatti tra i più dibattuti e soggetto a continui studi e interventi sul regolamento.

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