GODZone e onorificenze: la vita dopo gli All Blacks di Richie McCaw

Le ultime settimane dell’ex capitano sono state particolarmente movimentate. Tra bici, canoe e prestigiosi riconoscimenti

richie mccaw

richie mccaw

Poteva il più grande All Blacks di sempre (parole di Steve Hansen, non nostre) ritirarsi e condurre una vita tranquilla come se niente fosse? Impossibile. Le ultime settimane di Richie McCaw, 148 presenze con la Nuova Zelanda e ritiratosi dal rugby giocato al termine della trionfale campagna iridata inglese, sono state parecchio movimentate, tra gare estreme e alte onorificenze. Ma andiamo con ordine.

 

Il 14 aprile 2016 l’ex capitano degli All Blacks all’età di 35 anni è ufficialmente divenuto il più giovane di sempre a ricevere l’Order of New Zealandla massima onorificenza del paese kiwi istituita nel 1987 “per riconoscere servizi straordinari resi in favore della Corona e dei cittadini della Nuova Zelanda sia in campo civile che militare” e che può essere insignita ad un massimo di 20 persone vita natural durante. Nel corso della premiazione il Governatore Generale Sir Jerry Mateparae ha dichiarato di aver premiato McCaw per le alte virtù morali e per “aver  condotto la propria vita come un leader”.

La cerimonia è avvenuta dopo che l’ex terza linea una settimana prima aveva concluso la GODZone, adventure race di più giorni che si svolge nella parte nord della South Island e che prevede una serie di tappe sia di terra che di acqua da completare nel minor tempo attraversando scenari e paesaggi tanto spettacolari quanto impervi (come testimonia la gallery).

McCaw ha partecipato con il team Cure Kids, il cui obiettivo oltre a completare la gara (sono arrivati ventesimi su 62,  a due giorni di distacco dai vincitori) era quello di raccogliere fondi a favori dell’omonima associazione, impegnata nella ricerca sulle malattie pediatriche.

 

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