Pro12: Benetton, qualche statistica dietro un inizio inaspettato

Numeri alla mano, la squadra di Casellato produce gioco ma raccoglie poco. E il tarlo mentale cresce sconfitta dopo sconfitta…

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Sette sconfitte in altrettante partita, unica squadra a non aver ancora trovato la vittoria, peggior difesa con 197 punti subiti (28 a partita) e terzo peggior attacco con 100 punti messi a referto (14 a partita). Anche l’anno scorso la prima non sconfitta è arrivata tardi, e più precisamente all’ottava giornata, ma paragonare le due situazioni risulta complicato. Quella era una Benetton che aveva iniziato in modo difficile anche per tutte le note vicende extra rugbistiche, assemblata in poco tempo e che avrebbe trovato la prima vittoria stagionale solamente a dicembre in casa delle Zebre. Questa invece è una Benetton costruita per fare bene, che ha riabbracciato diversi giocatori rientrati da importanti esperienze all’estero, che ha conosciuto una ristrutturazione dello staff con l’ingresso di nuove competenze tecniche e dirigenziali, e che in estate puntava alto, molto in alto. Fin qui ci sono i quattro punti di bonus, arrivati sia contro squadre partite benissimo come Edimburgo e Munster, sia contro squadre più alla portata come Dragons ed Ospreys.

 

Eppure, a leggere le statistiche di alcuni match non è certo la costruzione del gioco a mancare, anzi. I set pieces sono funzionati abbastanza bene contro Newport (7/8 in mischia e 7/10 in rimessa), bene contro Leisnter (7/7 in mischia e 12/12 in touche) e anche contro Ulster (12/13 al lancio), e la squadra eccetto proprio la partita a Belfast ha mantenuto statistiche di possesso e territorio abbastanza simili a quelle dell’avversario di giornata. Resta, come più volte lamentato dallo staff, l’incapacità di concretizzare e portare a casa quanto seminato, anche a fronte dei numerosi turnover concessi dagli avversari (16 Dragons, 11 Leinster, 17 Ospreys). La variabile dell’esperienza è da prendere meno in considerazione rispetto ad altri anni e la squadra schiera diversi nazionali azzurri di prima fascia. Resta il fatto che vincere aiuta a vincere, e non trovare il successo è un tarlo mentale che più cresce e più è difficile da scacciare. Per questo immaginiamo che coach Casellato stia lavorando molto anche sulla testa dei giocatori perché, forse, una parte del problema è lì, più che nelle gambe.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Benetton, Werchon: “Amichevoli molto promettenti. URC o Super Rugby? Ci sono delle differenze”

Il mediano biancoverde racconta le ultime fasi della preparazione e le differenze tra l'Australia e il rugby europeo

item-thumbnail

Tomas Albornoz: un altro anno al Benetton Rugby e poi il Top 14

In via di definizione il futuro dell'apertura argentina

item-thumbnail

Benetton Rugby, Michele Lamaro: “I giovani potranno darci una mano importante durante la stagione”

Le parole del capitano dei Leoni in vista dell'inizio dell'annata 2025-2026

item-thumbnail

Benetton, MacRae: “Bravi a giocare nel loro campo, ma troppi errori”. Drago: “Doppietta indimenticabile”

Il capitano Lamaro: "Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile perché i Black Lion puntavano molto a questo match per mettere pressione all'URC...

item-thumbnail

Benetton, due su due: battuti anche i Black Lion

Biancoverdi non perfetti ma cinici quando serve: seconda vittoria su due test di preparazione

item-thumbnail

Benetton: la formazione che affronta i Black Lion nel test di Treviso

Le scelte di coach MacRae per la sfida ai georgiani