Italia-Canada, parla Brunel: “Sono invecchiato di 5 anni in 80 minuti”

Per Ghiraldini si teme uno stiramento, improbabile che riesca a recuperare per l’Irlanda. Su Parisse si decide lunedì

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

“Abbiamo attaccato male, sono invecchiato di 5 anni in 80 minuti”. A parlare così dopo la soffertissima partita contro il Canada in quel di Leeds non è un tifoso qualunque, ma il ct della nazionale azzurra Jacques Brunel. Potremmo fermarci qua ma ovviamente le dichiarazioni del dopo-partita non si fermano a questo. “Salviamo il risultato – dice sempre l’allenatore dela nazionale italiana – ma non possiamo ripetere questa prestazione contro l’Irlanda domenica prossima, se lo faciamo perdiamo di 30 punti”. Già, perché se il Canada si è trasformato in una montagna altissima cosa succederà con i vincitori degli ultimi due Sei Nazioni?
“Ci aspettavamo delle difficoltà – prosegue Brunel – ma il Canada è stato migliore del previsto. Non sono contento della nostra difesa, uno dei punto su cui ci eravamo più concentrati nella preparazione della partita. E poi abbiamo sbagliato troppi placcaggi”.
Il ct si lascia andare a un primo bilancio del torneo: “Avevamo programmato di arrivare a fare quattro partite differenti ma tutte di alto livello, finora a questo livello non ci siamo arrivati”
Preoccupano le condizioni di Leonardo Ghiraldini, uscito zoppicante nel corso del secondo tempo: “Aspettiamo gli esami che farmo già domenica, ma dovrebbe trattarsi di stiramento, difficile che recuperi”. Su Parisse verrà presa una decisione lunedì.

 

Il discorso scivola poi sui giocvani, “che devono prendersi la leadership”, dice Brunel e anche su Carlo Canna, che nei pochi minuti in cui è rimasto in campo ha dato una bella scossa: “Non ha nessuna esperienza, nemmeno in franchigia, abbiamo cambiato diverse aperture in questi 4 anni e ora dobbiamo stabilizzarci con Allan anche se è vero che Canna ha fatto un ingresso di qualità”.
Chi invece deve ingoiare un boccone amaro è Kieran Crowley, ct del Canada: “Siamo venuti qui per vincere e non abbiamo vinto – dice in conferenza stampa – sono amareggiato, non lo nego. La difesa italiana è stata buona ma noi dovevamo essere più concreti quando eravamo nei loro 22 metri”.

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