“Progetto Polesine”: Badia esce e Rovigo non partecipa al “Pedrini”

ph. Sebastiano Pessina

Nel luglio 2014 avevamo parlato del Progetto Polesine, lanciato dalla società Rovigo per cementare il legame con il territorio dal punto di vista sportivo. A maggio 2015, invece, si erano definiti i quadri tecnici del progetto, con il coinvolgimento di Filippo Frati e Joe McDonnell. E’ di questi giorni invece la notizia che Badia si sarebbe staccata dal progetto, come si legge sul portale polesinerugby e sulla stampa locale.

Il pomo della discordia, o meglio i pomi, sarebbero duplici. Innanzitutto, si legge che Rovigo avrebbe scelto di mettere in piedi una propria seconda squadra da iscrivere al campionato Serie C, cosa che la società polesana avrebbe considerato come poco”organica” all’idea di franchigia territoriale alla base del progetto. Inoltre, sarebbero sorte discussioni circa il destino dei giocatori delle giovanili provenienti del Badia e che hanno scelto di continuare a giocare in maglia rossoblu con la Monti Rovigo Junior (Under 16) e Femi CZ Rovigo Delta (Under 18). L’accordo, da quanto si legge, era che in caso di caduta del progetto questi rientrassero nella propria “società madre”, ma in caso di contenzioso l’intenzione sarebbe quella di rivolgersi direttamente alla Fir.

Un primo segnale dell’allontanamento tra le due società sarebbe testimoniato dal fatto che Rovigo non parteciperà come da tradizione al “Memorial Pedrini” organizzato da Badia. Conferme in questo senso e su tutta la vicenda sono arrivate dal Gazzettino, che ha raccolto una dichiarazione di Massimo Dolcetto, Direttore Generale del Badia: “Avendo i numeri, il Badia sentiva l’esigenza di creare formazioni in piena autonomia nell’ottica di un percorso iniziato già da diversi anni che mira a rafforzare la nostra identità”.