La nostra peggior stagione celtica. Con due soci in campo non alla pari

Statistiche in mano, le due italiane hanno viaggiato a velocità diversa. E c’è da risolvere con il board la “questione tassa”

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Ultimi e penultimi. Come l’anno scorso. Come (quasi) nella stagione 2011-12. Ma mai così male. Si è concluso ieri il peggiore anno di Pro12 da quando sono Treviso e Zebre a rappresentarci nel torneo celtico. E leggere oggi le statistiche è quasi impietoso.
E’ stata la stagione peggiore per il numero di vittorie a testa, appena tre a testa. E’ stata la stagione peggiore nella differenza punti. Mai le nostre squadre avevano subito più di 600 punti: 641 Treviso e 639 le Zebre, per una media di circa trenta a partita, uniche squadre quest’anno assieme a Cardiff ad aver concesso più di 500 punti.
Palla in mano le cose non sono andate diversamente. Le nostre squadre sono quelle con i due peggiori attacchi, e i bianconeri sono gli unici ad aver segnato meno di 300 punti (266, appena 12 a partita, secondo record negativo assoluto dell’era celtica italiana dietro il primo anno Aironi).
Anche sul piano disciplina sono dolori. Nella classifica Fair Play del Pro12, che aggrega cartellini gialli, rossi e citazioni, Zebre e Treviso sono rispettivamente al terzultimo e ultimo posto, con i ducali unica squadra a ricevere più di 20 gialli (in tutto 25, più di uno a partita).
Male, molto male, anche dalla piazzola. Dei sette calciatori celtici con la peggior percentuale, quattro giocano a Parma e uno a Treviso. Ma almeno quest’ultimo, verrebbe da dire, non calcia anche con la maglia azzurra.
Capitolo spettatori: le nostre due squadre sono quelle con la peggior media di presenza, e i bianconeri gli unici a non superare quota 3000.

 

Questa la situazione sportiva, con tutte le possibili spiegazioni di cui sempre abbiamo parlato (incertezza sul futuro di Treviso e conseguente cambiamento della rosa, cambio di panchina in corsa delle Zebre e in generale rosa non all’altezza, solo per citarne due). Fuori le cose vanno in modo migliore, se è vero che siamo nel board celtico come soci alla pari. Ma, come ci ha raccontato il Presidente Dondi lo scorso aprile a proposito del Board mondiale, andare a discutere da “quindicesimi nel ranking del campo e tra i primi dieci in quello politico complica tutto”.
Adesso ci sarà da discutere dell’ormai famosa tassa celtica non ancora pagata. A naso e a logica, resteremo sicuramente nel Pro12. Certo è che i dubbi delle altre dieci squadre sul perché o sul percome della nostra partecipazione, sono in parte legittimabili alla luce delle statistiche sopra riportate. E in questo contesto, aver ottenuto uno sconto sulla tassa d’ingresso è già di per sé un ottimo risultato.

 

Fonti: tutti i dati riportati sono del portale http://rugby.statbunker.com/.

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