Galles e Premiership ai ferri corti per il test-match contro il Sudafrica

Dragoni e Springboks giocano il 29 novembre, fuori dalla finestra internazionale. E i club inglesi vogliono tenersi i loro giocatori

ph. Sebastiano Pessina

Succede praticamente a ogni tornata di test-match novembrino e anche questa volta non è da meno. La finestra internazionale dell’IRB copre sostanzialmente le prime tre settimane di quel mese, periodo in cui i club devono rilasciare i loro giocatori internazionali. Ma cosa succede se una federazione organizza una partita subito prima o subito dopo? Che le società possono tenersi i loro atleti. Così gli USA hanno trovato un accordo con la Premiership e avranno a disposizione i giocatori che giocano in quel torneo per la partita con gli All Blacks del primo di novembre a Chicago. Chi invece rischia di non avere un pezzo numeroso e importante della propria nazionale è Warren Gatland che per la gara del suo Galles contro il Sudafrica potrebbe non avere ai suoi ordini i 10 atleti che attualmente militano in Inghilterra – gente come George North, Paul James, Richard Hibbard, Bradley Davies e altri ancora – e la gara con gli Springboks è in calendario per il 29 novembre, fuori dalla finestra IRB.

 

Un accordo tra WRU e board della Premiership? Non facile: Mark McCafferty, CEO della Premiership, al Telegraph ha chiaramente detto che “con la federazione gallese non c’è nessun tipo di accordo in merito, la loro situazione è molto diversa da quella degli USA. Il Galles è una nazione tra le più importanti del mondo e la necessità di fare un quarto test fuori dalla finestra internazionale è principalmente economica, non è un nostro problema”.
Il Galles avrebbe proposto un rilascio di alcuni giocatori ai rispettivi club in occasione della partita contro Fiji del 15 novembre per poi averli a disposizione il 29 contro il Sudafrica, ipotesi questa ancora tutta da sondare.

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