Sei Nazioni 2014: Sergio Parisse, Jacques Brunel e il ping-pong sulle prospettive azzurre

A Londra il capitano dice: “Dobbiamo prenderci qualche rischio”, mentre il ct avverte tutti: “Non c’è tempo per provare”

ph. Paul Harding/Action Images

“All’Italia toglierei Sergio Parisse. Sappiamo che all’Italia mancheranno tanti giocatori importanti ma potrà contare anche sui ritorni dei fratelli Bergamasco che avranno di sicuro un grande impatto sulla squadra. Un anno fa gli azzurri hanno battuto Francia e Irlanda, per quanto ci riguarda non snobbiamo nessuno”. Così Warren Gatland ha parlato della sfida che aprirà il Sei Nazioni 2014, quella Galles-Italia il cui calcio d’inizio è fissato per le 15 e 30 di sabato primo febbraio. Ad ascoltarlo i giornalisti riuniti a Londra per il lancio ufficiale del torneo, mentre la presentazione italiana è in programma oggi a Roma.
E il capitano azzurro che dice? “Vogliamo tornare al livello dell’anno scorso. La nostra ambizione è sempre quella di migliorare. Al Millennium è sempre dura, ma nel Sei Nazioni non esistono partite facili. Noi poi non siamo una squadra che può permettersi di giocare al 90%, per vincere dobbiamo sempre dare di tutto e di più. Questa però è la nazionale della speranza perché vedo tanta qualità e qualche rischio dovremo prendercelo. Attraverseremo momenti difficili ma i più vecchi, come me, dovranno trasmettere ai più giovani la fiducia necessaria per crescere”.
Alle parole del capitano fanno da contraltare quelle del ct Jacques Brunel, che se da un lato non vuole assolutamente aggrapparsi all’alibi dei tanti assenti – Luca Morisi, Andrea Masi, Gonzalo Canale, Giovambattista Venditti, giusto per fare alcuni nomi – dall’altro frena un po’ il suo capitano, sopratutto per quanto riguarda i rischi, anche se riconosce che le alternative non sono tantissime e che in qualche modo l’Italia dovrà fare di necessità virtù: “Purtroppo non abbiamo una grande base da cui scegliere per cui ogni giocatore sarà importante. Sarà un’opportunità per i più giovani per integrarsi e fare esperienza ai più alti livelli. Ma non c’è tempo per provare, dovranno essere veloci a capire”.
In fondo Galles-Italia è una partita che vede i pronostici pendere tutti da una parte con l’Italia nel ruolo della squadra che ha davvero poco o nulla da perdere, a differenza dei padroni di casa. Come ha detto Simone Favaro dalle pagine di questo sito “potrebbe essere l’occasione buona per rialzarsi” dopo i difficili e negativi tour di giugno e test-match novembrini.
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