Argentina, dopo l’addio parla Phelan: troppe cose rese pubbliche

Dinamiche svelate e divisioni venute a galla. Troppo per l’ex coach

ph. Eddie Keogh/Action Images

Lunedì la decisione, condivisa dallo staff tecnico, di lasciare la guida dei Pumas dopo sei fondamentali anni. Il contratto sarebbe scaduto a dicembre, ma lasciare all’improvviso a pochi giorni dal primo Test Match contro l’Inghilterra ha certamente agitato le acque.  E adesso è arrivata l’attesa conferenza stampa, nella quale Santiago Phelan ha motivato la propria decisione. Innanzitutto, alcune divisioni all’interno dello spogliatoio avrebbero minato la stabilità della squadra.
Divisioni che, secondo la stampa argentina, avrebbero diviso lo spogliatoio in tre parti: da una parte Fernandez Lobbe, dall’altra patricio Albacete, dall’altra ancora un gruppo di giocatori più giovani. Certo, l’ex coach non ha fatto nomi, ma il suo grido d’allarme è rimbombato piuttosto chiaramente: aver rivelato certe dinamiche interne al gruppo non ha fatto bene. “La mia decisione è stata anche motivata dal fatto che certi aspetti della vita dietro le quinte della squadra sono stati resi pubblici“. Tutto ciò avrebbe reso l’ambiente “non sano” e avrebbe cozzato contro alcuni principi a cui Phelan ha detto di essere sempre rimasto ancorato, in primis il rispetto. Da qui, la paura di non dare l’impressione di avere tutto sotto controllo, e la decisione di lasciare. “Abbiamo lavorato nel miglior modo possibile per migliorare i giocatori. Me ne vado col timore di non aver finito al meglio questo processo”.

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