Più professionalità e meno autocommiserazione: parla Conor O’Shea

Così il coach della Nazionale. E poi le convocazioni di novembre, i giovani U20 e l’arrivo di Venter

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Domenica la Nazionale inizia ufficialmente l’operazione Test Match di novembre con il primo raduno di Roma in vista degli impegni contro All Blacsk, Sudafrica e Tonga. A quattro mesi dal suo arrivo come nuovo Commissario Tecnico dell’Italia, Conor O’Shea ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in cui parla in generale dell’inizio della nuova avventura e nello specifico di alcuni dettagli riguardo alle sfide autunnali.

 

Un generale senso di ottimismo è ciò che il tecnico irlandese ha da subito trasmesso e ora, dopo le prime settimane di lavoro, arriva la conferma di un potenziale ancora superiore alle aspettative: “L’ho constatato nella tournée nelle Americhe di giugno e incontrando le società in queste settimane”. Resta, ovviamente, molto lavoro da fare e un nodo fondamentale è un più ampio salto di qualità a cui è chiamata non solo la Nazionale ma tutto il movimento: “(I giocatori) Sono loro al centro del sistema e sono loro a cui più dovremo dare […] Siamo ben lontani dal farlo, segno che le modifiche necessarie sono rilevanti. A cominciare dal mondo degli allenatori”. Il riferimento è ad “una generale mancanza di professionalità. Con l’attuale situazione è impossibile essere al top“.

 

Ora sotto con i Test Match. “C’è il rischio che la fiducia venga meno, ma non tutti i k.o. sono pesanti”, dice riferendosi ai giocatori che militano nelle nostre franchigie, mentre per quanto riguarda gli aspetti più tecnici Steyn prenderà il posto di Zanni al primo raduno; in campo invece McLean verrà testato a primo centro, Palazzani ad estremo, a numero nove banco di prova importante per Violi e Bronzini. Niente Venditti e Odiete “perché li conosco già e voglio dare un’occasione a Buondonno e alla sua esplosività”. Per quanto riguarda invece il futuro più giovane, Conor O’Shea fa il nome di alcuni giocatori dell’Under20, dettaglio da non sottovalutare dopo pochi mesi di lavoro: Rimpelli e Riccioni, Venditti, Masselli e Rizzi. Confermato infine che almeno per la finestra autunnale Brendan Venter entrerà nello staff come tecnico della difesa.

 

Infine, un accenno al coordinamento in atto tra i vari livelli dell’alto livello in cui l’allenatore irlandese pone spesso l’accento sulla preparazione atletica (” Almeno una volta alla settimana siamo insieme in campo o intorno a un tavolo”) e un augurio: “Non si parli di quel che ci manca, smettiamola di compatirci: valorizziamo quel che abbiamo. Il sistema Nazionale, franchigie, Eccellenza, Accademie è ben strutturato, dobbiamo operare meglio”.

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