Basta il primo weekend della finestra autunnale per riscrivere la classifica: il Sudafrica torna al comando, scende l’Italia; ma sono tutti i primi posti a cambiare
Uragano Autumn Nations Series, stravolta la top 10 del World Rugby Ranking
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Classifica giusta, uno dei pochi casi in cui rispecchia davvero i valori attuali delle varie nazionali, a mio avviso. L’Italia è dove merita di stare, perché tutte le 9 sopra sono superiori, dall’11 in giù è invece il contrario. Certo, si vedrà domenica prossima se la Georgia merità di stare al posto nostro come n° 10, al momento è corretta così com’è.
Sono d’accordo.
Aggiungo anche la mia visione : tutto sommato noi, per ora, siamo nel “gruppo” Fiji/Giappone, nel senso che con queste 5, quando più quando meno, si può vincere o perdere senza grandissimi drammi o esaltazioni.
I clamori si avrebbero solo per vittorie importanti (Australia, Scozia, ecc) o per sconfitte inattese (Portogallo, Spagna, ecc).
Per inciso, non è voler mettere le mani avanti in vista della sfida di domenica ma constatare che quelle a noi vicino, sono effettivamente li per qualche ragione.
Scusami ma è la seconda volta in questi giorni che leggo che siamo sul livello del Giappone e sta cosa mi fa uscire di testa. Le ultime due partite con il Giappone il risultato è stato 42 – 14 e 41 – 21. Mi spiace ma non sono al nostro livello. Noi siamo al livello di fiji, Galles e credo Georgia ( questo lo vedremo domenica). Con Inghilterra, argentina, scozia e Australia ce la giochiamo se facciamo una partita perfetta, le altre sono fuori portata a meno che non facciano disastri loro.
Era solo un discorso a “blocchi” per spiegarmi meglio.
Anch’ io penso che attualmente il Giappone ci sia un pò inferiore, come, per esempio, sempre entrando nel dettaglio di ogni singola squadra, sono convinto che se oggi giocassimo 10 volte con il Galles non ne vinceremmo comunque più di 5.
condivido.Siamo tra 7°/10° posto
Una domanda per chi ne sa più di me. La Georgia ha giocato e perso con gli AB15 che non sono inseriti nel ranking, com’è che si tiene conto del risultato ai fini della classifica?
Il risultato non viene considerato per il ranking.
giusto così, Argentina e Australia sono movimenti anni luce avanti a noi. A parte il ranking MEN dove a volte siamo stati anche davanti, noi il Seven manco sappiamo cos’è, idem per quanto riguarda il touch (il league lo lascio volutamente fuori ma per il caso dell’Australia sarebbe il caso di citarlo perchè li nascono con una palla ovale -league, union o Aussie rules che sia- e una da cricket nella culla). Noi…beh, lasciamo stare. Incrocio le dita per sabato e vado ad accendere un cero che questa non si può topparla
Del ranking mi interessa il giusto. Lo step che dovremmo fare come nazionale è quello di essere meno “umorali” (e quindi in grado di fare un exploit ogni tanto salvo poi prendere imbarcate subito dopo), e iniziare ad essere una nazionale che resta abbastanza attaccata nel punteggio con tutte, anche le più forti. Perdendo magari sempre con le migliori 5, ma giocandosela con tutte le altre. Un po’ quello che è diventata la Scozia oggi, che non vincerà il 6 Nazioni, difficilmente arriverà ad una semifinale mondiale, ma non fa sconti a nessuno e non prende 40,50 o addirittura 90 punti dalle squadre sopra nel ranking. Che non ha timori se gioca con le squadre più in basso nel ranking e che probabilmente darebbe una quarantina di punti alla Georgia senza grossi patemi d’animo. Perché hanno costruito, passo dopo passo, in questi ultimi 10 anni una nazionale dalla tenuta mentale molto forte e perché ha due franchigie che funzionano bene e, come abbiamo sempre detto, vincere aiuta a vincere. Sì, hanno qualche sudafricano, ma li abbiamo avuti anche noi così come abbiamo inglesi e argentini e, in ogni caso, se sudafricani, neozelandesi o australiani di nonni scozzesi scelgono il cardo è perché sono una nazionale appetibile. Noi molto meno
Concordo con ogni parola, a partire che dovremmo puntare ad essere come la scozia ossia una tier 1 che non vincerà chissà che ma batte quelle sotto e compete dignitosamente con quelle sopra passando per il fatto che i giocatori scelgono la nazionale se indecisi solo se si è appetibili.
Poi è vero altresì che da loro il rugby vada molto ma molto di più che da noi, che alla fine è l’unico sport (un pò come per il galles) ove sono competitivi nonostante un miglioramento che hanno nel calcio (ma non arrivano nemmeno a 11 giocatori) quindi non è detto che quel livello sia per noi facilmente raggiungibile. Al contempo a me non sembra così lontano perchè appunto tante buone cose le facciamo solo che abbiamo degli alti e bassi paurosi.
L’unica cosa che non sono sicuro è che la scozia possa dare un 40ello alla georgia senza patemi, vincere sì ma non li vedo molto lontani .
Però sì gli aspetti della tenuta mentale (errori banali da gente che è riconosciuta da tutti anche all’estero come forte, tipo i tanti errori palla in mano di Ruzza) e delle franchigie andrebbero sistemati a cui aggiungere imho una rivalutazione del SEA che non mi sembra così scarso e come bacino per un paio di nomi potrebbe essere utile anche al fine di garantire il c.d. ascensore.
certo’ pero’ in Scozia a Nord di Edinburgo il rugby virtualmente non esiste…ci sono davvero pochi praticanti in proporzione al calcio. Diciamo che da Edinburgo-Glasgow ai Borders e’ il fulcro del loro rugby. Quindi non so davvero se il rugby va piu’ che da noi….
Direi che sia visto come più identitario anche se solo in una parte del paese e parliamo comunque di due città molto grosse. Parando anche con scozzesi che seguono poco il rugby comunque lo conoscono abbastanza bene mentre da noi anche se vado in veneto (la mia Ex morosa era Veronese) non tutti lo conoscono a quel livello. Qua da noi tra l’altro è diffuso in molte realtà veramente minuscole tipo Viadana o Calvisano ma la stessa Rovigo non è enorme e forse incide un po’ anche quello.
Perlomeno in parte, poi credo ci sia un problema nella gestione dello sport in Italia lasciato totalmente in mano alle famiglie da un lato e con pochissime scuole sportive dall’ altro. Come dissi in un altro commento da una analisi relativa al calcio di un sito che si occupa di tattica era uscito che in tutto stato balcanico vi sono 1800 scuole calcio mentre la Sicilia ne ha 187 pur essendo più grossa. Magari una situazione del genere c’è anche nel rugby tra noi ed altre realtà. In poche parole lasciamo andare un botto di talento o in altri sport o direttamente fuori dallo sport perché non li si da possibilità.
Aggiungo che non è raro all’ estero fino ai 14-16 anni avere allenamenti congiunti tra vari sport cosa che da noi sembra reato ma aiuta nello sviluppo
@Fabfab
Perfettamente d’accordo.
Il problema principale dei nostri nazionali è l’aspetto psicologico che li fa entrare in campo spesso sotto pressione, per timore con i più forti e alle volte per troppa rilassatezza data dalla presunzione coni più deboli (esempio lampante la Georgia).