L’ex arbitro gallese ha affrontato anche altri temi come la riduzione delle sostituzioni e lo shot clock
Nigel Owens: “Il rosso da 20 minuti non risolve nessun problema del rugby. E sulle sostituzioni…”
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Quindi tornare indietro di vent’anni…
Bravo Nigel, si pensasse al fatto che è una partita di rugby e non un reality show da vendere a più gente possibile, si avrebbero delle scelte più intelligenti e sicure, e lo sport ne guadagnerebbe (chiato che non tutto è da buttare o ritoccare, ma molto sì)
Io originariamente ero contrario alla riduzione dei cambi. Ci troveremmo con giocatori piu’ stanchi che tendono ad abbassarsi meno nei placcaggi. L’idea di allungare la panchina in concomitanza con la riduzione dei cambi pero’ potrebbe essere una idea interessante. Permetterebbe di poter scegliere a seconda di chi è piu’ stanco chi cambiare. Personalmente il problema pricipale lo trovo nella prima linea che comunque deve essere cambiata e quindi rimarrà ugualmente pesante.
D’accordo con NO soprattutto sul fatto di chiarirsi meglio su quale sia un fallo “intenzionale” o dovuto a “sconsideratezza”….e quale piuttosto uno scontro di gioco “finito male”; come dice Owens. Si vedono molti cartellini (di ogni colore, sulla base del giudizio dell’arbitro o TMO di giornata) per contatti con la testa che secondo me sono assolutamente fortuiti, involontari, talvolta inevitabili. Va bene la sicurezza dei giocatori, ma quella dei cartellini è oramai una roulette che rischia di falsare molte partite. A voler analizzare cavillosamente ogni ruck e ogni scontro, in base a chi le analizza, può esserci un cartellino ogni 5 minuti. Ed è discrezionale da parte del TMO andare a ripescare frames di fasi precedenti!
Dare una regolata a questo aspetto è imperativo.
Aggiungerei che i replay estenuanti alla tv e allo stadio possono andar bene per le mete dubbie o per gli “in avanti”. Ma sarebbe meglio che nei casi di fallo da contatto pericoloso restassero nei video del TMO e nel monitor dell’arbitro. E trasmetterli solo dopo decisione avvenuta. I boati di migliaia di persone creano sicuramente una pressione sul gruppo arbitrale che può sbilaciae la capacità di giudizio e sembra che talvolta esalti l’indole attoriale di alcuni giudici, più preoccupati di quella che sarà la loro immagine con la decisione che prenderanno piuttosto che il merito della decisione stessa.
Sono pienamente d’accordo.
Certe fasi con arbitro che parla col tmo, poi coi guardalinee, manca solo che chiami a casa per sapere cosa ne pensa la moglie sono manfrine insopportabili.
E meno male che vogliono velocizzare il gioco.
La tolleranza zero sui 5 secondi per giocare dopo un ruck/maul sta assumendo conseguenze grottesche: hai impiegato 6 secondi a tirare fuori il pallone? (Scandalo !) allora per velocizzare il gioco ti punisco con una mischia che magari dura due minuti tra crolli e reset.
Assurdo.
Be comunque a evidenziato che esiste un problema , al di la della capacita dell arbitro.
Ps.ultimo mondiale sia femminile che maschile decisi da catellini rossi