Il tecnico degli Azzurri è già entrato nel clima dei Test Match autunnali
Italia, Gonzalo Quesada: “Quella con la Georgia sarà la partita chiave del nostro autunno”
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Ross Vintcent: “Arrivato in Italia non pensavo di giocare. L’inizio è stato difficile, ma tutti mi hanno aiutato”
Il numero 8 azzurro ha raccontato il suo arrivo nella penisola a 18 anni, gli inizi del suo percorso e il grande aiuto datogli dal Rugby Seven per cre...
La meta di Menoncello in Italia-All Blacks è la “Try of the week” dell’ultima settimana di Autumn Nations Series
La marcatura del centro azzurro è stata premiata dai tifosi di tutto il mondo nella votazione di questi giorni
Italia: ufficiali due Test Match con gli Springboks a luglio 2025
Arriva la conferma dalla SA Rugby, la nazionale di Gonzalo Quesada affronterà i campioni del mondo
Michele Lamaro: buone notizie verso il Sei Nazioni 2025
Arrivano ulteriori aggiornamenti (positivi) sul capitano azzurro
Italia: aggiornamento sul bollettino medico di Michele Lamaro
Dopo l'infortunio alla spalla riportato in Italia-Georgia, il capitano azzurro si è sottoposto a ulteriori esami
Autumn Nations Series: contro gli All Blacks l’Italia di Schrödinger
A Torino la prestazione degli Azzurri è stata al contempo eccellente e insufficiente
Continuiamo a metterci pressione da soli, mi raccomando
Sgrat Sgrat
Va beh, dai. Ha detto l’ovvietà. Vogliamo basare il nostro autunno sugli incontri vs Pumas e All Black? Sono ancora troppo, troppo lontani. Magari poco, ma lontani.
Il punto non è questo. Per motivi di ranking, di disputa annuale al 6 Nazioni, del fatto che ogni mondiale ci qualifichiamo direttamente a quello successivo, non dovremmo avere tutto questo timore della Georgia. Basare un intero trittico di partite solo sul battere la Georgia significa metterci pressione esattamente come fu a Batumi due anni fa. Invece, secondo me, il discorso da fare sarebbe: con la Georgia si vince e poi proviamo a metterci tutto il nostro impegno e provare a vedere cosa succede con Argentina e Nuova Zelanda. Invece, da quello che traspare da questa intervista, sembra quasi che si dica che, visto che con Argentina e Nuova Zelanda perdiamo sicuri, dovremo focalizzare tutto il nostro impegno con la Georgia. Nel rugby si va in campo sempre per provare a vincere, con chiunque (e le Zebre della settimana scorsa ce lo hanno ricordato). Ogni partita è una cosa a sé.
Questo è esattamente ciò che dovrebbe essere. Purtroppo, vedi Batumi e vedi anche Firenze (c’ero) siamo spesso pronti a spararci nei ma**ni prima di entrare in campo, così entriamo contratti e preoccupati di non sbagliare nulla. Ci manca, o mancava, vedremo, la serenità di entrare e giocarcela con tutti ad armi pari. Ma soprattutto dovremmo capire di potere entrare con la convinzione di avere armi più potenti e riuscire a schiantarli.
…per me un allenatore che dicesse “Con X vinciamo” farebbe un errore (giusto per non usare termini tipo il ligure: “…direbbe un belinata” 🙂 ) per il semplice motivo che se poi, malaugurata ma non impossibile ipotesi, visto che la Georgia non è comunque il Messico, si perdesse davvero, dopo le conseguenze, prima di tutto sui giocatori, sarebbero assai più grandi. Che poi, anche se per assurdo si giocasse con il Messico, qualsiasi allenatore un po’ navigato direbbe qualcosa del tipo che la partita servirà soprattutto a provare e verificare gli schemi e a testare qualche ricambio e qualche nuovo giocatore. Non credo che l’allenatore dei Bokkies, prima della partita del 21 settembre scorso in Argentina, abbia detto: “Stasera si vince” e, se non l’ha detto, ha fatto bene, visto come poi è andata a finire. E’ chiaro che l’Argentina è più forte della Georgia ma non è che l’Italia non sia meno forte degli Springboks. Infine, teniamo anche conto che stiamo ragionando su un’estrapolazione di tre frasi da un’intervista intera, e comunque ciò che si legge è che si tratta della partita chiave del nostro autunno, che è anche come dire che intanto bisogna vincere quella, che è la seconda e perdendola metterebbe in grossa difficoltà la squadra nell’ultima, quindi è la chiave nel senso della grande necessità di un vittoria trattandosi di una nazionale più indietro in classifica, una sconfitta sarebbe la più grave delle tre eventuali. Sulla prima partita, con l’Argentina, da questo sunto sappiamo solo che Quesada sta allertando, e penso quindi lavorando, sull’aspetto della difficoltà che riscontra la nostra Nazionale nella prima partita di una serie. A me pare un atteggiamento realista, costruttivo, per nulla pessimista, molto migliore di un atteggiamento spavaldo, spesso foriero di grosse cadute, e comunque, per un giudizio pieno, rimarrebbe da provare a procurarsi l’intera intervista.
Forse mi sono espresso male. Io non dico che Quesada debba dichiarare alla stampa che faremo un solo boccone della Georgia, ma solo che scenderemo in campo per cercare di vincere tutte e tre le partite come normalmente si usa dire. Che non sarà facile visto il valore degli avversari, ecc. Dicendo invece che il focus è principalmente nella partita con la Georgia, si rischia di entrare in campo eccessivamente contratti, specialmente se con l’Argentina magari si perde malamente dando per scontata la sconfitta con gli All Blacks. È ovvio che poi sia i tifosi che i giocatori sanno che la partita con le maggiori possibilità di vittoria è quella con la Georgia, ma sottolinearlo già a un mese e mezzo dall’incontro secondo me è controproducente. Opinione mia, logicamente
Concordo con te che è una frase estrapolata da un’intervista che andrebbe vista nel suo complesso. Diciamo che a noi tifosi passa però questo messaggio
Secondo me Fab a volte su certe cose non c’è un modo totalmente giusto di parlare. Ci sono magari proclami Strombettati eccessivi ma a parte queste ipotesi ogni affermazione può essere vista in più modi. Sulla carta siamo più forti ma non c’è una differenza assoluta e poi c’è da vedere lo stato fisico. La Georgia alla fine è la più ricca tra le tier 2 (cosa che su reddit anche qualche tifoso portoghese o spagnolo non apprezza, visto che da loro non ci sono ex politici miliardari dietro) , stanno puntando tantissimo sul rugby quindi c’è da stare attenti ma non attivare con i nervi a fior di pelle come è successo in passato con loro o il Galles. Magari anche iniziare ad usare qualche zebra (oltre a non dimenticarsi di toa) qualora uno dei soliti non sia in forma. Non possiamo andare con gente frusta. per il resto sono cose che pure quesada sa e suppongo stia già valutando bene punti di forza e debolezza e come adattarci.
Concordo e aggiungo che perdere con la Georgia ci sta.
Che si entri convintamente per vincere ok, ma che poi alla fine il risultato sul campo dica altro, non deve essere un dramma.
Fab ha perfettamente ragione.
Stiamo facendo molti passi indietro.
bisogna prima fare una signora partita con l’Argentina, altrimenti ci arriviamo male a quella coi Lelos
esattamente… se partissimo come il 6N con l’inghilterra dove giocammo veramente bene sarebbe una gran cosa
…su questo concordo in pieno!
Almeno non ci sono proclami del (nuovo) presidente. A questo proposito, sulla faccenda elezione presidente, ricorso, etc. mi sembra che ci sia bufera all’esterno ma su questo sito tutto tace.
Trittico autunnale da brividi: la Georgia quest’estate ha fatto vedere i sorci verdi a Fiji, Australia e Giappone (che ha battuto). L’Italia, per battere la Georgia deve arrivare all’appuntamento serena e con convinzione dei propri mezzi; se arriviamo troppo carichi, a mio avviso, è sicuro che facciamo una partita di emme… L’argentina, secondo la mia opinione, non è del tutto fuori dal radar ma per farcela bisogna imbroccare una giornata tipo quella dell’ultima partita con la Scozia nel 6N…sono comunque partite in cui la vittoria va conquistata con grande voglia di sacrificio. Sperem
Giappone che ha battuto di due punti in doppia superiorità numerica…
Andc !
Be’ possiamo fare a meno di dircelo, Quesada può anche non dirlo…ma lo sappiamo tutti: sconfitte contro Argentina e Nuova Zelanda sono ampiamente tollerate e tolllerabili…un’altra contro la Georgia sarebbe grave. Non diciamocelo, se volete, ma è così. E questo non perché la Georgia sia una nazionale scarsa o sia disonorevole perdere contro di loro, il discorso è che se vogliamo davvero che l’Italia faccia un passo oltre, la vittoria contro la Georgia deve essere normale, amministrazione ordinaria, in pratica…la base. Altrimenti possiamo continuare a sognare di battere anche le squadre più forti. Che lo vogliamo o no, la pressione per la partita con la Georgia c’è e loro ci tengono tantissimo a batterci di nuovo. Siamo il loro obiettivo e non lo hanno mai nascosto. Allora bisogna decidere se essere cacciatori o prede.