Dal golfo arriva un’offerta che potrebbe generare un guadagno di 800 milioni di sterline. Il Torneo organizzato da World Rugby inizierà nel 2026
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Magari con water break ogni 10 minuti e giocando di notte? Mah.
A Doha le temperature invernali si aggirano intorno ai 20 gradi quindi, almeno sotto questo aspetto, non dovrebbe essere un grosso problema.
Siamo a posto
Ci provano ovunque, ogni volta che leggo queste notizie mi viene voglia di smettere di guardare lo sport
purtroppo vedi cosa han fatto per la coppa del mondo di calcio. Il problema degli sport “pro” e’ che si “vendono” a tutto pur di far introito….
Non era meglio quando lo sport era amatoriale o semi-pro? forse si, chissa’ come si sarebbe evoluto.
Abbiamo voluto la bicicletta nel rugby? adesso pero’ niente lamentele e bisogna massimizzare le entrate. Quest’e
Guarda se fosse solo per gli introiti ci starei anche, il problema è che questi paesi si “comprano” gli sport solo per ripulire la propria immagine pubblica, è quello che mi fa andare fuori dai gangheri
assolutamente d’accordo con te. Ma siamo sempre al punto di partenza. Bisognerebbe avere integrita’ e serieta’ e rifutare tali iniziative. Purtroppo nessuno sport “professionistico” fara’ so…men che meno gli anglosassoni che a volte “corrono” dove sono i soldi…
Era solo una questione di tempo, adesso ci hanno provato e vedremo se si riuscirà a scampare il pericolo ma dubito che davanti ai verdoni qatarioti si potranno girare le spalle, il mondo va così ed il rugby non fa eccezione
Il problema grosso è che chi amministra quelle federazioni può certamente rispondere:
“No no no, il Qatar è avulso alla nostra storia, ai nostri valori, non possiamo chiedere ai nostri tifosi di volare fin là, etc etc!”
“OK, allora però qual è il tuo piano B per ottenere, se non tutti, almeno una parte dei verdoni che avremmo da loro?”
“…”
Se questa è la china che si sta prendendo, beh, viva il rugby settario/elitario/giocato da pochi/seguito da pochi/reazionario/immobilista/classista/ecc.
Temo però che la strada sia già segnata; a partire da noi “clienti” che vogliamo sempre più spettacolo ed effetto wow.
Francamente, a volte mi chiedo se certe iniziative innovatrici delle federazioni sportive seguano a delle analisi di marketing SERIE circa il gradimento del pubblico.
Tipo: tutta la musica frastornante ad ogni interruzione del gioco, è davvero gradita agli spettatori? Dà alla maggior parte di loro un’esperienza migliore ed aiuta ad attirarne di nuovi che altrimenti sarebbero andati altrove?
E paradossalmente: i continui reset delle mischie sono davvero noiosi per il pubblico, oppure aumentano il pathos nel percepire la sfida?
Ed infine: ma siamo sicuri che il pubblico sia neutrale nel vedere Irlanda-Nuova Zelanda giocata a Dubai piuttosto che nella cornice di Dublino o dell’Eden Park? Che sia lo stesso veder giocare l’Inghilterra rispetto all’Inghilterra a Twickenham?
Non vorrei che per superficialità si buttasse via il bambino con l’acqua sporca…
pecunia non olet….
Difficilissimo dire di no a certe cifre, ma per il bene di questo sport (e dello sport in generale), spero che rifiutino la proposta
Dal punto di vista etico dovrebbero chiaramente mandare la proposta per le terre……. Ma dal punto di vista ” pratico ” con molte federazioni, anche di primissimo ordine, in ” profondo rosso ” sara’ tutto ” grasso che cola ” altroche’ !!!
Be era solo questione di tempo. D’altronde Dubai ha gia una tappa di Seven sebbene non credo ci siano sette rugbisti professionisti in tutti gli emirati. E si fanno insistenti le voci di una squadra di basket nell’emirato (sport nazionale, ovviamente).
D’altronde, in un contesto dove sappiamo bene quali difficolta’ economiche ci siano, dire di no a 100 milioni (all’anno per 8 anni, se capisco bene) per giocare li tre giorni non credo proprio sia concepibile per le federazioni.
Il torneo di sevens ce l’hanno dal 70 però, non butterei via così più di mezzo secolo di storia. E ai tempi ancora lo sportwashing non esisteva
Ok, bravi i catarioti a offrire tutti sti popò de skei, che fanno sempre comodo, se non vengono tradotti immediatamente nelle tasche di pochi e invece servono a far crescere il movimento.
Giunti a questo punto mi viene da ridere e preferisco tacere, pensare ad altro e alle cose veramente importanti, quindi mi sorge spontanea la domanda: ma la birra?
…la lista dei produttori di birre analcoliche è già lunga, avremo una nuova Heineken Cup… o una Tourtel …se però si sbriga il ministero del made in italy, una Peroni, perché no?… 🙂
vi diamo la manifestazione solo se prima ospitate a parità di offerta economica tre edizioni del mondiale femminile, raccogliendo come sponsor alcoolici, scommesse, banche e movimenti LGBT+
Manca solo la coppa del mondo di sci… ma ci arrivano tranquilli….
A me personalmente è proprio l’idea del championship a non convincere
Rivoglio il mio rugby italico e quasi quasi tornerei al 5 Nazioni 🙂
Tra un po proporranno un chip dietro la schiena vicino a quello della performance, ma con i dati iban dei giocatori. Più sei carne da macello più bonificano.
Ma i soldi non sono tutto. Questo sport rinascerà sano e pieno di valori come un tempo. Certo ogni tanto una spruzzatina di ipocrisia e mercenari, ma la stragrande maggioranza libera di essere sia un atleta che un uomo e una donna.