Marcato e Casellato vogliono difendere il risultato dell’andata e ritrovarsi in Finale
Top 10, le parole dei coach vittoriosi dopo le semifinali di andata
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è in pratica un autogol l’ammissione di marcato che spera che ci sia un folto pubblico, se l’altr’anno c’erano “solo” le giovanili con i genitori al seguito, dove erano quelli che abitano a padova??? non mi si dica che i bambini e i ragazzi e i genitori sono padovani……, quello lo capisco/capiamo, parlo della cittadinanza attiva.
a margine mi vine da chiedere, ma come pensava di farcela banzato in urc senza pubblico??? ho capito che el xe pien de skei, ma se no ti gà pubblico come ti fa!!?? a ndar vanti???
capisco chi scrive sempre che ci vuole più pubblico allo stadio.
Concordo totalmente
Il pubblico è un serio problema, ma continuare questa storia che se il Petrarca andava in URC aveva 200 spettatori è ridicolo.
1- a Treviso è pieno di non trevisani, padovani compresi, che vanno a vedere l’URC, ma il top10 non merita;
2- a Padova ci sono 3/4 società che potrebbero venire a vedere certe partite, ma il campionato nazionale no;
3- tristemente per chi frequenta il Petrarca il Plebiscito è scomodo e tanti non si scomodano, ma magari la serie A che gioca alla guizza ha 350/400 spettatori;
4- attualmente il budget per attirare gente allo stadio, se raddoppiasse, rimarrebbe identico.
Non confondiamo top10, che ha dei problemi enormi che vanno affrontati e risolti e URC che è tutto un altro mondo.
E questa non è e non dev’essere una scusante, bisogna portare pubblico, ma le due cose non sono neppure confrontabili
Scommettiamo che con il Plebiscito pieno come ci ricordiamo bene per tutta la stagione a fine campionato ci sarebbe la notizia del Petrarca in URC?
Se al Petrarca come societa’ non interessa piu’ di tanto avere il pubblico, si stanno facendo un’autometa gigantesca. Se ci si aspetta sempre la manna dal cielo, prima o poi capita che venga a mancare un’anima buona che ci mette i soldi per tutti, e la cosa e’ gia’ capitata. Solo gli spettatori allo stadio garantiscono un vero futuro di livello per qualsiasi societa’.
Il problema e’ che in Italia, negli anni ’80 e ’90, con quattro firme false e uno sberleffo alla finanza si potevano finanziare tutti gli sport anche senza avere pubblico, ma poi (giustamente) i margini per fare firme false si sono man mano ridotti e gli altri paesi che hanno invece puntato sul pubblico ci hanno sorpassato. Purtroppo per noi la mentalita’ e’ rimasta ancora quella, con gli appassionati che si aspettano sempre che piovano soldi dagli sponsor… in cambio di cosa?!? I tempi sono cambiati!
Hai perfettamente ragione, che si giochi in serie C che si giochi in URC l’attenzione per portare pubblico dovrebbe essere la stessa, da parte delle società.
Detto ciò tutto rema contro, vittorie di richiamo (noi siamo un paese che ama i vincitori e perde interesse appena si torna anche alla più semplice normalità), nessuna, media concentrati su un solo sport con qualche svirgolata su altri, ma troppo raramente sul rugby (senti Dalai, il più presente in radio per amicizie giornalistiche, che parlucchia delle zebre stando sul vago, due parole sulla nazionale, dimostrando di essere un buon manager, ma di non avere niente a che fare con il rugby come amore, dopodiché parla allegramente per il triplo del tempo della sua squadra di pallone preferita e degli altri sport in quel momento in focus), neppure su quelli locali che dovrebbero, in certe realtà, dedicare la maggior parte dello sport al rugby, mancanza di radicamento sul territorio, chi è dell’ambiente conosce, gli altri ignorano, pigrizia dell’appassionato, una volta la domenica o andavi allo stadio o non facevo niente, adesso il sabato hai un sacco di altri impegni e poi tramite streaming o TV vedo lo stesso e non mi sbatto, la percezione che il rugby sia solo quello dei PRO inglesi, francesi, celtici e d’oltremare, che poi vedi in TV senza problemi, mentre il top10 è percepito come un torneo scapoli vs ammogliati, per cui se non ci giocano amici, parenti o conoscenti non vai a vederlo (basta leggere anche qui come tantissimi, molto esperti di rugby internazionale, ammettano candidamente di non seguire il domestico, di non conoscere i ragazzi talentuosi che ci giocano, ma conoscono la sesta scelta del Munster, per poi stupirsi che si svolgano partite piacevoli, quando guardano distrattamente qualche incontro)
Io mi guardo in giro facendo finta di niente… 😉
Grazie tifoso.
Casellato dice “abbiamo rovinato i piani del Rovigo”….veramente se avete vinto è perchè Rovigo è stato molto indisciplinato e ha giocato male.
Vero, Rovigo sottotono, ma a casellato bisogna riconoscere di aver preparato tatticamente e mentalmente, benissimo la partita; tatticamente perché ha controllato i punti forti di Rovigo impedendogli di prendere facilmente in mano il match, mentalmente perché ha fatto arrivare i rossoblù convinti di andare sul velluto, quando, invece, il pavimento era ricoperto di cocci di vetro, col giochino di avergli lasciato fare il bello ed il cattivo tempo nell’ultima di campionato