Il bel rugby giocato, le soddisfazioni in coppa e i rimpianti in campionato, la necessità di fare punti in trasferta
Benetton, un bilancio di fine stagione
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Complimenti Lorenzo per l’analisi che condivido appieno.
Treviso, secondo me, aveva le carte per centrare semifinale e playoff ma non si può pretendere troppo.
Promuoverei squadra, staff e società con una sufficienza piena, forse mezzo voto in più.
Come predicava Parvus di aspettare la fine per tirare le somme, io rimangio felicemente le mie “sentenze” e dico: andiamo avanti ancora con Bortolami&Co.
Cose da sistemare ce ne sono tante ma questa società e questa squadra hanno dimostrato che lavorando sodo e bene, si può guardare avanti con speranza ed ottimismo.
Io nel mio piccolo, invece, cercherò di essere più paziente e di essere più presente allo stadio 😉
Rimangono come brutti ricordi le trasferte, in campionato URC, a Cardiff ove si poteva e doveva raccogliere di piu’ e quella di Glasgow a fine ottobre ove per davvero non sono nemmeno scesi in campo….
Per il resto tutto perfetto e pienamente condivisibile
Onestamente la stagione dei Leoni è stata più che buona,si può sempre fare di meglio e di più ( specie quando si è seduti sul divano) ma con qualche aggiustamento ulteriore si può sperare di confermare quanto visto e magarimigliorarlo.Bortolami ha dimostrato di essere del giusto livello per il suo ruolo,a mio avviso manca ancora qualcosa lato fitness( ma questa è più una mia ossessione).
grazie flavio.
si per me è una piena sufficienza, se qualcuno dovesse dire anche no, è solo un suo problema, perché forse non ha mai fatto sport!
la piena sufficienza va data anche se con un plus, a tutto lo staff.
però peccato per gastard.
ora attendiamo che la rosa di parma sbocci!
abbiamo assolutamente bisogno che parma parta a correre……..
daiiii italia……., e dai italiani…..
meno tifosi e più sportivi.
desso spetemo queo che scrive fava.
Sinceramente? Se non avessero raggiunto la semifinale di coppa, sarebbe stata un’annata piuttosto anonima come varie altre. Detto questo, è imnegabile che la Benetton abbia giocato non solo un rugby efficace ma anche un bel rugby. Mi lasciano perplesso certe batoste prese: non tanto Tolone, che non considero così grave, ma Edimburgo, Glasgow, i Bulls in casa…e tante altre incomprensibili, come i Lions in casa, Cardiff in campionato, Stade Francais a Parigi. Altre autentiche imprese, come Edimburgo e Ulster a Monigo, la grande partita contro gli Sharks, la prestazione maiuscola di Bayonne e le perle di coppa Connacht e Cardiff. Va detto anche che, in questa stagione, la Benetton ha battuto tutte e quattro le franchigie gallesi (Cardiff non in URC, ma in Challenge Cup sì). Insomma: i biancoverdi ci hanno fatto divertire ma anche fatto spesso arrabbiare…ma con anche con tutti i loro difetti, sono veramente l’unico e poco ossigeno a livello di club italiani di alta fascia, un faro nel buio. Purtroppo questo significa anche che giocatori come Lamaro, Ruzza, Brex, Negri, i fratelli Cannone, Nicotera, Padovani hanno fatto non gli straordinari…sono andati oltre. Ecco, penso che non possano reggere tutte le prossime stagioni in questo modo, vanno trovate delle soluzioni alternative: non tanti giocatori, ma meno e di maggiore qualità.
L’importante è che la discriminante fra un giudizio positivo ed uno negativo in merito alla stagione della Benetton non sia una singola partita, cioè quella persa malamente a Tolone; l’impressione che ho ricavato dalla lettura di molti post è che se si fosse vinto in semifinale di Challenge saremmo qui a gongolare tronfi di orgoglio dimenticandoci di tutte le difficoltà della stagione e invece, avendo perso, spesso si finisce per criticare oltremisura la società, la gestione tecnica, il mercato, i giocatori, il pubblico, il bar dello stadio, i colori delle maglie, gli arbitri …… beh, i arbitri però sto anno no podeva veder! 😉
Oltre alle trasferte che sono un limite di Treviso da sempre, sopratutto nella seconda parte di stagione si è riscontrato un grave problema in mischia chiusa, Treviso ha preso valanghe di calci contro in mischia, trasformando situazioni favorevoli in penalty per gli avversari, questo penso sia uno dei punti fondamentali su cui lavorare in vista della prossima stagione altrimenti rischia di trasformarsi in un calvario.
Sono d’accordo. Davanti servirebbe un’aggiunta di gente di qualità. Sappiamo che per valorizzare il gioco, soprattutto i due piloni devono essere granitici. Se la mischia tiene e non commette falli, si evitano determinate punizioni che possono costare care. Un appunto lo farei anche alla gestione delle rimesse laterali, soprattutto quando il lancio è destinato all’ultimo blocco.
non vorrei parlare della classe arbitrale, ma spero che dal prossimo anno qualcosa cambi.
e soprattutto speriamo che cambi in meglio
Come disse Cettola Qualunque: “Più Casabianca pe tutti!”
bea flavio!
dal mio punto di vista non vedo buoni arbitri nei prossimi anni!!!! scozzesi, gallesi, sudafricani…..nulla, gli unici sono, per scuola gli Irlandesi, sono pochi però
Complimenti ai giocatori e allo staff per la buona stagione, e per aver messo le premesse per un ulteriore miglioramento per la prossima (ma bisognera’ dare piu’ tempo per far riposare i nazionali, che non sara’ facile).
Mi auguro che i dirigenti trovino piu’ tempo e piu’ attenzione per coinvolgere di piu’ e meglio il pubblico, che come numeri e’ ancora inferiore a quello di diverse dirette concorrenti e anche quello e’ un fattore importante da mettere sul piatto per continuare il percorso di crescita.
Uscendo dallo stadio a Tolone domenica ci confrontavamo su come non si riesca a riempire Monigo ogni partita in casa, quest’ anno non si può dire che non ci sia stato lo spettacolo, perchè si son viste partite veramente di alto livello, non si può dire che sia costoso (costa come una partita di top 10/ eccellenza di calcio/ partita di basket) con svariati family day e promozioni, i servizi sono buoni e ci sono stati anche eventi interessanti a margine, ora guardando le medie spettatori rispetto a quando si faceva il top 10 si può si vedere che la media sia raddoppiata, ma essenzialmente la gente allo stadio è sempre la stessa. Stessa cosa si può vedere nelle medie delle squadre rimaste in Top10, tolti i numeri relativi a Treviso e ad altre piazze storiche scomparse anche se ritoccate al ribasso le medie restano bene o male le stesse, praticamente il prodotto rugby resta generalmente “stagnante” e non in grado di attirare nuovi spettatori. Ora, visto che non si possono regalare i biglietti solo per riempire gli stadi, l’unica via percorribile sembra puntare sul portare giocatori di livello (vedi Fekitoa) sperando che il gioco valga la candela.
Non e’ proprio cosi’: in questa stagione credo che il Petrarca abbia fatto il record storico (ma in negativo). Un po’ tutto il campionato Italiano ha avuto risultati di pubblico da piangere.
Purtroppo purtroppo 🙁
Signori, come dico spesso, i risultati sono lo specchio del budget a disposizione. Di rado capita che una squadra di rugby con budget ridotto riesca a vincere qualcosa di importante, più spesso capita che una squadra con budget altissimi vada a mancare gli obiettivi.
Dove sta Treviso?
Treviso fa parte della categoria con budget basso, lo è in Urc, figuriamoci nel paragone con le francesi o inglesi.
Domenica c’era la squadra di casa con un budget di oltre 35 milioni di euro contro una squadra con un budget di circa 11 milioni di euro.
Contro Cardiff e Connacht, Treviso ha vinto e anche bene o comunque con personalità. Davanti aveva squadre più o meno dello stesso livello finanziario. Ha giocato meglio e ha vinto.
Non ci sono le favole e non ci sono scorciatoie.
Come può migliorare in futuro?
Tramite 2 modi ma mentre uno è un fattore interno (incremento budget per aumentare la qualità della squadra/staff) l’altro fattore è esterno (contribuire con non più del 40% della rosa della nazionale per evitare di essere depredata e quindi indebolita nelle finestre internazionali).
Nel mio libro dei sogni, Treviso ottiene maggiori entrate da Benetton/sponsor per arrivare a quei 20 milioni di euro che dividono i club poveri dai club ricchi. Contestualmente, l’altra franchigia cambia passo, cresce di qualità, vince partite e sforna giocatori per la nazionale in numero uguale o vicino a Treviso così da avere una squadra (Treviso) che non perde personalità e consistenza ogni qual volta si presentano i raduni dell’Italia.
Di quelle di Challenge Cup quella che mi resterà dentro è quel 7-45 contro l’Aviron Bayonnais “chez Jean Dauger”, un po’ perché è stata la mia prima trasferta internazionale, un po’ perché essendo simpatizzante del Biarritz Olympique vedere i cugini biancazzurri beccarle di santa ragione dal Benetton è stato un qualcosa di speciale. Quella contro Connacht forse la miglior partita in assoluto dei leoni in questa stagione. Per quanto riguarda l’URC abbastanza indecorose sono state le due trasferte scozzesi, in cui il risultato non è praticamente mai stato in discussione. Uno scivolone decisivo per l’andamento della stagione è stata la sconfitta contro i Lions in cui senza quel blackout psicologico si sarebbe potuto vincere. Miglior partita in URC quella contro Ulster a gennaio, lì il Benetton ha dimostrato di potersela giocare alla pari con una grande squadra con in campo i titolarissimi. Purtroppo, a parte la già ricordata serata in terra basca e la vittoria contro Ospreys sono mancate come pane le vittorie in trasferta.
Scrivo dopo la cocente sconfitta in semifinale. Quello che più mi rattrista è stato il fatto di non aver proprio giocato. Quelle poche volte che abbiamo costruito qualcosa lo abbiamo sprecato con errori banali di handling. Poi le due occasioni da meta più lampanti sono state perse per l’avanti (volontario) del francese e per la palla persa da Lamaro (sgambetto?) a pachi metri dalla meta. Se quelle due occasioni fossero state sfruttate , specie la prima a mio avviso la partita sarebbe cambiata. Ma bravi i francesi a rallentare tutto. Poi abbiamo beccato un arbitro che fischiava anche le scoregge in campo e ha rallentato ancora di più il gioco.
Peccato. Vincere sarebbe stato quasi impossibile (loro troppo forti per noi) ma almeno aver “giocato” ci avrebbe addolcito la sconfitta.
Come scritto da altri il problema più evidente è il mal di trasferta. Il prossimo anno si deve fare punti anche all’estero. La rosa è più ampia per qualità e alcuni giocatori non verranno spremuti come quest’anno. Rimane comunque difficile per lo staff ruotare tutti in maniera da avere sempre uno standard di prestazioni. Quindi spero non si vedranno partite con i migliori 15 e partite con 15 seconde scelte. Ma un equilibrio maggiore,
Tirando le somme do due voti: in campionato 6 (alla fine l’11 posto è deludente), in coppa 7.
Il problema maggiore, secondo me, è che le ultime 4 partite sono state 4 sconfitte con alcuni grossi black out. Credo che i ragazzi fossero in debito di ossigeno, soprattutto mentale perché hanno tirato la carretta per tutto l’anno (quando non erano impegnati col club lo sono stati con la nazionale). Quindi occorre che le ” riserve” crescano ulteriormente e che i turnover siano fatti in modo meno marcato. A rotazione 3-4 giocatori che cambiano ad ogni partita. Che siano prima, seconda o terza linea o tre quarti. Quindi, come dice Pavanello, almeno 40 giocatori allo stesso livello, fer
Non sono d’accordo per quanto riguarda la trasferta sudafricana e specialmente contro gli Sharks, dove secondo me semplicemente i sudafricani si sono dimostrati superiori ma la Benetton ha disputato una partita ottima.
Fermo restando che anche le Zebre devono crescere per dare giocatori alla nazionale