World Rugby Ranking Femminile: l’Italia perde tre posizioni dopo il Sei Nazioni

L’unica vittoria del Sei Nazioni 2023 non è bastata alle Azzurre per mantenere la quinta posizione

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Parvus 1 Maggio 2023, 17:48

    Chissà cosa dirà ora Innocenti.

    • Shakespeare 1 Maggio 2023, 18:53

      Io diro’ che l’Italia femminile all’ultima giornata del Sei Nazioni sono andati a vederla in oltre tremila spettatori, e l’Inghilterra femminile quasi sessantamila spettatori: piu’ dell’Italia maschile!
      E’ importante che anche gli Italiani vadano allo stadio.

  2. Bariddu 1 Maggio 2023, 18:08

    abbè per forza, nei primi 5 non c’è posto per rilassarsi.

    • Totalmente incompetente 2 Maggio 2023, 10:27

      Più che altro, è sempre più chiaro che le prime posizioni del ranking saranno occupate dalle squadre realmente professionistiche.
      In questa fase di transizione tra l’amatorialità ed il professionismo, ogni minimo passo verso ques’utimo fa ovviamente tutta la differenza: la parabola del Galles, dai prmii contratti full pro di 18 mesi fa, è chiaramente esplicativa.
      Ma anche alla stessa coppa del mondo, lasciando da parte Inghilterra (full pro dal 2018 ma con professionismo per un gruppo ristretto che risale al 2014) e Francia (pro con varie graduazioni da molti anni), per la Nuova Zelanda la vera differenza l’hanno fatto le atlete pro prestate dal Sevens.
      L’Irlanda l’anno scorso al 6N non era meglio di quella di quest’anno, ma per alcune partite importarono le atlete pro del Sevens, vincedole.

  3. Totalmente incompetente 2 Maggio 2023, 10:49

    Prima di questo 6N, pensavo che si potesse “reggere” in qualche modo nel modo in cui siamo (l’aiuto economico per tot settimane all’anno come da nostri 25 o simile numero contratti attuali) per un altro paio di anni.

    Ma la verità è che la spinta al professionismo, dopo i successi mediatici della Coppa del Mondo di ottobre, ha avuto un’accelerata imprevista e tutti i paesi stanno facendo qualcosa in proposito.

    C’è chi lo fa in grande (Inghlterra con i contratti full pro per il Sevens + full pro per il 15 + promozione del campionato domestico, che attira giocatrici da tutte le arti del mondo), chi mantiene l’attuale falsariga (Francia: tre tipi di contratti pro per il 15+ full pro per il Sevens ora GB), chi cerca di innovare (Scozia, contratti full e part-time pro, borse di studio, aiuti a chi gioca nella Premier ingles + Sevens GB, ecc…), chi non cava un ragno dal buco come l’Irlanda (dove pro sono ora solo quelle del Sevens), dove i contratti pro proposti non soddisfano le esigenze delle migliori giocatrici che giocano e lavorano in Inghilterra.

    Ora penso che il Galles abbia fatto la scelta più oculata: ha preso un gruppo cospicuo di giocatrici e le ha fatte diventare pro a tutti gli effetti dal gennaio 2022 e lavorano su quello per mantenere un posto nel rugby che conta al momento.
    Il loro movimento di base non credo sia molto più ricco quantitativamnte o qualitativamente del nostro (non a giudicare dalle prestazioni recenti delle U18 e U20).
    Tuttavia, stanno curando attivamente ed attentamente la parte mediatica della questione e gli 8000 e rotti spettatori all’Arms Park e le vittorie di quest’anno, probabilmnete procureranno un’impennata nel numero delle tesserate.

    La mia paura è che, come per il rugby maschile dopo l’entrata nel 6N, da noi non si colga il momento in cui l’alto livello diventa seriamente professionistico e non ci si adegui.

    E’ vero che il movimento sotto la nazionale è povero e che abbiamo solo tre clubs (se non 2) a contendersi il campionato…ma è pur vero che per il momento il professionismo al femminile è fatto ovunque di numeri limitati (fatta eccezione per l’inghilterra e la Francia) e che l’importante è stare al passo, lavorando intanto per ampliare e migliorare la base.

    Speriamo che non si perda questo treno, come lo si è perso quello maschile vent’anni fa

Lascia un commento

item-thumbnail

“Vittoria For Women – The Numbers of Prevention”: le Azzurre in campo con una maglia speciale per la prevenzione dei tumori femminili

Nel pre partita di Italia-Scozia le Azzurre saranno protagoniste di un'iniziativa promossa da Vittoria Assicurazioni

19 Aprile 2024 Rugby Azzurro / Nazionale femminile
item-thumbnail

Italia Femminile, Elisa Giordano: “Per vincere con la Scozia sarà fondamentale il punto d’incontro”

La capitana è al rientro e vuole tornare a dare il massimo per la sua squadra

19 Aprile 2024 Rugby Azzurro / Nazionale femminile
item-thumbnail

Italia, Alyssa d’Incà: “Vogliamo due vittorie con bonus”

Le Azzurre sono di fronte a un rush finale che le vede opposte a Scozia e Galles

18 Aprile 2024 Rugby Azzurro / Nazionale femminile
item-thumbnail

Italia, Nanni Raineri: “Battaglia in conquista e migliorare l’avvio di gara contro la Scozia”

Il tecnico della nazionale femminile lancia le Azzurre verso la sfida di sabato

18 Aprile 2024 Rugby Azzurro / Nazionale femminile
item-thumbnail

Sei Nazioni femminile: Un grande ritorno e un possibile esordio nell’Italia che sfida la Scozia

Raineri recupera 3 giocatrici infortunate e ridisegna il reparto trequarti

18 Aprile 2024 Rugby Azzurro / Nazionale femminile
item-thumbnail

Alyssa d’Incà è in lizza per due premi del terzo turno del Sei Nazioni Femminile

La trequarti azzurra ha messo in mostra tutte le sue qualità

16 Aprile 2024 Rugby Azzurro / Nazionale femminile