Sara Barattin: “È stato un grande privilegio”

116 caps, un simbolo della nazionale dice addio alla maglia azzurra

COMMENTI DEI LETTORI
  1. ginomonza 27 Aprile 2023, 18:25

    W barattin !!

  2. aries version 2.0 27 Aprile 2023, 19:07

    Applausi!👏👏👏 18 anni su 36 sono tanti tanti, senza prendere una lira, incastrando l’impossibile! Roba vecchia scuola! Comunque, quarto del mondiale e secondo posto al 6N, bella soddisfazione! Complimenti! Giustamente titolare all’ultima, giusto per ricordare a certi manfani come si celebra il gran finale di un giocatore/rice simbolo.

    • Curiosone_99 27 Aprile 2023, 19:54

      Mi spiace ma non sono d’accordo con te sul “giustamente titolare all’ultima” – la maglia di titolare va conquistata durante la settimana, non può essere un premio alla carriera. Giusto celebrare la carriera di Barattin, ma credo che ci fossero altri modi per farlo (che poi aveva già annunciato il ritiro dalle scene internazionali ad inizio 2023……)
      In ambito sportivo non amo il romanticismo, amo la meritocrazia. Quindi spero che Barattin abbia conquistato la maglia durante gli allenamenti e non per motivi di anzianità…altrimenti sarebbe un torto per lei (da sempre famosa per la sua professionalità) e per chi il posto ha dovuto cederlo.

      • aries version 2.0 27 Aprile 2023, 20:00

        Si, hai ragione ma vista l’ultima partita, quando è entrata ha dato la scossa… e per “giustamente titolare” facevo riferimento pure a quel frangente di partita che sommato al fatto che sia l’ultima, ci sta tutto che parta dall’inizio. Senza nulla togliere alla Stefan ovviamente

        • aries version 2.0 27 Aprile 2023, 20:22

          E poi è probabilmente (malgrado l’età 😁) più fresca, visto che ha sempre finito e non è mai partita dall’inizio, secondo me, il coach vuole partire forte e secondo me è la scelta giusta.

        • Raugmar 27 Aprile 2023, 20:55

          Concordo assolutamente con il giustamente titolare, settimana scorsa in una partita difficile il suo ingresso ha raddrizzato l’approccio/gestione della partita, non è bastato, ma in una partita importante e difficile come quella che si prospetta me l’aspettavo titolare

          • aries version 2.0 27 Aprile 2023, 21:15

            Ecco, era quello che intendevo io, ci sta tutta sta partenza dal primo minuto, mi sembra fresca e bisogna partire a mille come non ci fosse un domani, poi, si spera in una situazione positiva e che entri la Stefan a gestire… Spero di vederla la partita, sarà complicato.

      • Shakespeare 27 Aprile 2023, 20:59

        @Curiosone
        Ma hai visto le partite?

  3. Raugmar 27 Aprile 2023, 20:53

    Una grande dello sport!
    Sarebbe bellissimo salutasse con una vittoria, forza Azzurre!

  4. Shakespeare 27 Aprile 2023, 21:32

    Complimenti!!!
    Finiamo in bellezza! 🙂

  5. Terza Linea 27 Aprile 2023, 21:56

    Mamma mia che giocatrice, fantastica. Penso abbia parecchi acciacchi ma quando entra in campo è una furia. Complimenti.

  6. Fabfab 28 Aprile 2023, 09:00

    Una grande giocatrice e sono contento che parta titolare alla sua ultima partita non tanto per un premio alla carriera, ma perché questa partita col Galles bisogna cercare di vincerla e mettere una con la sua esperienza e il suo carisma a guidare la squadra dall’inizio può essere una bella iniezione di fiducia

  7. Sankt Pauli Rugby 28 Aprile 2023, 09:29

    Grande Sara! Che bello sapere che il tuo esordio in nazionale è stato ad Amburgo sul campo dove si allena mio figlio !

  8. spike 28 Aprile 2023, 11:14

    Toccante il video che la federazione ha pubblicato sui social

    Grazie di tutto Sara Bara

  9. Totalmente incompetente 28 Aprile 2023, 12:19

    Magnifca giocatrice, che ha fatto letteralmente la storia del rugby femminile, non solo in Italia.
    Specialmente quando questa storia era sommessa e non appariva da nessuna parte.

    Nell’ultimo decennio, l’intero movimento rugbistico italiano ha avuto, consapevole o meno, come quasi unico faro di eccellenza e di risultati il movimento femminile e la Barattin ne è stata grandissima parte.

    Con lei se ne va uno degli ultimi pezzi che ha conosciuto l’epoca più amatoriale ed oscura del rugby femminile e che ha saputo trascinare il movimento verso successi bellissimi quanto assurdamente impensabili, rispetto alle risorse disponibili.

    Un gigante

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