Le prospettive potrebbero essere molto più rosee di quanto suggeriscono i recenti risultati. Uno sguardo ai numeri
A che gioco vuole giocare l’Italia di Crowley?
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Va preso tutto con cautela. Dati positivi, certo, ma pur sempre statistici e accademici, utili per analisi a posteriori e programmazioni a venire.
Sarò accusato di essere disfattista, ma tanti bei numeri, espressione di tantissimo lavoro in campo e di una qualità finalmente crescente, non hanno portato a molta sostanza, eppure questa edizione ha visto un Galles ed una Inghilterra poco brillanti, oltre ad una Scozia non proprio irresistibile (Russel a parte). Anche la statistica dei migliori 15 sembrerebbe convergere su queste mie spicciole considerazioni. Ero fra quelli che, più che ai risultati, auspicava a prestazioni degne, ed in effetti ce ne sono state; ma oltre agli aspetti positivi, questo 6N ha dimostrato troppa dipendenza da Capuozzo per mettere punti interrogativi in testa alle difese avversarie, che in definitiva si traduce con scarsa efficienza, ovvero tanto duro lavoro per poco. Ad ogni partita ho ringraziato i ragazzi per avermi fatto vedere finalmente una bella Italia del rugby, ma il dato finale, tombale e poco confortante, sono 0 vittorie ed un solo punto bonus difensivo. Da appassionato mi sono divertito e sono fiducioso, ma le statistiche raccontano realtà distorte, specie se vanno in un’unica direzione.
Chiedo scusa, ma devo correggere una mia affermazione. Le statistiche raccontano realtà parziali o da contestualizzare, più che distorte.
Il dato di Ruzza in particolare non è sminuito da contesti offensivi o difensivi, la migliore seconda del torneo a mio parere.
Oddio, narodnik, Ruzza è indubbiamente tra i migliori dell’ultimo Sei Nazioni in seconda linea, però non posso non considerare Flament e Ryan, ad esempio
Diciamo che giocare nelle prime del ranking aiuta, non è fisicamente devastante ma tecnicamente ce ne sono molto pochi come Ruzza.
Io stravedo per Ruzza, chiariamo, diciamo che comunque va un po’ sfatato anche il discorso fisico su di lui…devastante no, ma non facilmente placcabile quando ha palla in mano.
Tutto vero, quello che dici.
Ma sono anche vere due cose. La prima è che in un processo di crescita sul lungo periodo, l’insieme di questi dati positivi spalmati su 5 partite ha in realtà più valore di una vittoria su 5 partite giocate male. Ma in quel caso pubblicamente si parlerebbe di un sei nazioni migliore, paradossalmente.
Inoltre a quel livello, influiscono i singoli dettagli sulla differenza tra la sconfitta e la vittoria: ad esempio, se nel finale contro la Scozia avessimo marcato la meta invece di fare avanti, oppure se avessimo concretizzato almeno un paio di azioni da meta con Galles, tutte le statistiche sarebbero lette ancora sotto un’altra luce.
o se avessimo segnato nel finale rimessa ben dentro i loro 22 contro la Francia…
Secondo me a pallavolo
Il gioco dell’Italia è molto dispendioso, mentre come ha fatto con noi il galles ha fatto il minimo per batterci.
Dovremo imparare a battere per esempio la georgia come il galles ci ha battuti.
Sono concorde con mich nel dire che siamo capuozzo dipendenti.
Spero in una veloce maturazione di gesi.
Ora cerchiamo di recuperare bene marin, e di aumentare le abilità a montemauri.
L’italia sta cambiando e anche noi con loro.
Ciao Parvus, mi viene in mente un accostamento alla pallatonda, quando durante gli europei poi vinti, l’Italia teneva palla, costruiva e non lasciava passare nulla in difesa, ma poi hanno finito ai rigori finale e semi finale perchè non c’era un tizio che la buttava dentro. Lì l’Italia vinse perchè il calcio ha regole e format che permettono ad un episodio e al caso di determinare un’intera partita (vedi anche Italia-Macedonia del Nord 0-1).
Oggi abbiamo nel rugby una difesa finalmente solida, abbiamo quasi sistemato la touche e le ruck, abbiamo ridotto quelle maledette partenze da fermi col 10 che apriva su tizi inerti, sulle individualità e i record personali abbiamo dati lusinghieri; diciamo che ci siamo quasi, ma poi vedo errori di testa e di handling, decisioni strane, stracci lanciati a caso, avanti come nemmeno in serie C, e allora capisco che c’è ancora tanto da fare, sopratutto nella gestione delle tensioni in campo.
La statistica dice anche (perdonami la semplificazione) che se io e Capuozzo giochiamo insieme, io ala e lui estremo, e lui marca 3 mete mentre io non tocco palla, il triangolo allargato ha marcato la media di una meta a giocatore.
ciao carissimo mich, come ben sai anche io sostengo che i dati statistici vanno attentamente contestualizzati e non presi così come vengono proposti.
siamo tutti consapevoli che l’italia ha girato pagina, ma non siamo ancora alla pagina sucessiva…., tutto qui.
sempre un caro saluto.
Mi preoccupa di più che siamo Ruzza dipendenti. Mi piace moltissimo come giocatore, ma 40 rimesse laterali nelle sue mani significa avere poche alternative affidabili tra i saltatori. Anche se non conosco il numero di touche complessive giocate nel torneo.
Ma infatti ala fine hanno scritto “…non raccontano tutto quello che c’è da dire sulla Nazionale italiana ma di certo rappresentano fondamenta sane su cui costruire”.
I dati servono per capire come stanno andando le cose, poi ci sono anche i negativi altrimenti non le avremmo perse tutte.
Diciamo che già con questi siamo stati competitivi, quindi i fioi dovranno farsi il culo ancora di più per poter sperare di portare a casa una o due vittorie.
Disfattista 😉
Ciao Flaviuz 🙂
La mia non voleva essere una critica all’articolo, ma un’osservazione, amara mi rendo conto, circa il fatto che purtroppo questi numeri ben raccolti e altrettanto ben rappresentati, non hanno portato a molto. Più che latro confermavo la frase che tu hai riportato fra virgolette.
Buongiorno a tutti, io credo che le statistiche rappresentino “la fredda cronaca” (cit) di come e’ andata sul campo, non dimenticando pero’, che esiste anche l’avversario; mi spiego. Se a fronte di queste statistiche positive per ogni placcaggio sbagliato gli altri segnano, ecco che si crea un equilibrio, statistiche buone, ma perdi! Mi fa piacere registrare che questi dati denotano un’inversione di tendenza, piu’ cinismo e un pizzico di cattiveria, ( anche un po’ di c**o…ricordo pochi episodi del pallone che rimbalza dalla nostra parte!) penso che potremmo solo crescere.
Mamma mia non mi ci far pensare… Contro il Galles ogni rimbalzo finiva la palla in braccio a loro…
Comunque attendevo la risposta di Mike riguardo al Capuozzo dipendenti 😂: mi spiace vecio ma (per ora) condivido il pensiero di Mich nel senso che non è che con lui vinciamo, ma con lui la squadra sembra più sicura su quello che deve fare in fase offensiva.
La rapidità e l’imprevedibilità d’attacco l’abbiamo scoperta ora perché c’è lui, non prima con Ioane o Bruno.
Ma è solo una sensazione che mi hanno dato nelle partite senza di lui e ricorda i primi tempi senza Parisse: non ci faceva vincere ma la sua classe si sentiva.
Sarà un giorno migliore quando non leggerò più “Siamo ‘giocatore X’ dipendenti”. Purtroppo a malincuore, Parvus, l’Italia del rugby sta cambiando…ma non noi con loro. Noi (anche se vorrei dire “voi”, perché non ho mai capito il parlare per tutti, quando non vale per tutti, tipo “Meritiamo l’estinzione”…ma estinguiti tu e non rompermi le palle! Però per comodità mi ci metterò dentro anche io) diciamo sempre le stesse cose.
ah ah ah…grazie mikefava!….volevo scrivere io il “chepalleCapuozzodipendenti” ma siccome sono un newbie non volevo essere graticolato !!!
anche io come voi non vedo la capuozzdipendenz dell’Italia. Pedina formidabile, ma senza di lui l’Italia non è morta e lo ha dimostrato benissimo la partita contro la scozia. Manca certo un pò di maturità ma sono convinto che questi ragazzi la raggiungeranno molto presto.
Manca ai 3/4 un piazzatore che fa la differenza, per il resto oltre qualche problema a 9 l’Italia ha un ottimo reparto.
La media caps italiana è bassissima condivido il discorso maturità e che arriverà a breve.
Oltre che senza Capuzzooooo abbiamo giocato anche senza Ioane e a voler ben vedere anche senza Minozzi… estica non ce lo mettiamo?
Eh appunto, a breve entrerà anche Mey nel giro 🙂
Che dire, ragazzi, mi sento meno solo 😂 mi avevano abbandonato anche i fidi Flaviuz e Parvus stavolta 🤦🏻♂️🤣
Ma no Miki siamo dalla stessa parte.
Io amo e cerco di dare il giusto valore alle parole e “Dipendenza” è una parola forte.
Lo era il Barça con Messi o il Milan con Pirlo o l’Irlanda con Sexton (questa lasciatemela passare).
L’Italia non è dipendente da Capuozzo ma il suo arrivo ha evoluto il gioco d’attacco in maniera significativa, in un modo che prima, onestamente, faticavamo a mettere in pratica.
Lui sa finalizzare, difendere e pensare come altri non sanno fare e questo è inconfutabile.
Co tùt el ben che se ghe vol a super Ioane e a chealtri.
Abbiamo rischiato di fare il colpaccio in Scozia senza lui ma si è anche sentita la sua assenza, no sta dirme de no, dai…
Flavio, sono in parte d’accordo, nel senso che un certo tipo di gioco si può operare solo con Capuozzo…ma penso sia stato dimostrato non tanto che possiamo fare a meno di lui, che ovviamente non penso, ma che abbiamo la capacità di essere competitivi anche in sua assenza. Certo che è meglio averlo, chiaro!
maik non parlavo di pensiero unico, mi scuso se ti ho incluso con il noi, in seconda fase, volevo solo dire che da una volta stiamo pensando e dicendo tutti noi cose diverse, una volta avremmo agognato dire quello che ora diciamo, tutto qua.
ora parliamo cha abbiamo non solo la difesa ma anche sappiamo attaccare…..
a mia discolpa, non dico sempre le stesse cose, e tu ne sei testimone.
un caro saluto.
A dire il vero, Parvus, io sto cercando di diffondere una mentalità diversa nel mio piccolo, quindi mi sentirei incluso nel “cambiamento” di cui parli…se non fosse per il fatto che, in realtà, le cose che vengono dette sono sempre le stesse, giusto una leggerissima fiducia in più, ma poco. Tu, vecchio mio, hai le tue idee e le porti avanti con coerenza ma non posso dire che tu non abbia dei chiodi fissi dai quali non smuovi 😂😂 (ghe rido eh, non è una critica)
Si si maik nessun problema.
Lo sai bene che il mio chiodo fisso sarebbe saper copiare i migliori, e vincere ogni tanto con le squadre di prima fascia, e sempre con quelle del secondo livello.
Poi se tutto venisse con un buon gioco, anca mejio!!!
Immagino che potremmo essere primi anche come errori di handling, non ho letto benissimo, magari sono menzionati, invece… Da analista di numeri come “piace a me”, non capisco al netto degli errori di una squadra giovane ed inesperta, come abbiamo fatto a perderle tutte, soprattutto un paio! Sarà mica che influiscano pure le statistiche degli arbitri? Perché quelle invece non le pubblicano e se anche lo facessero, ci sarebbe un presidente a negare l’evidenza! Forza ragazzi e forza staff! La strada è giusta, disseminata di chiodi e puntine ma giusta!
Eheh certo gli errori arbitrali, la strada è giusta e gli avversari erano anche prima e seconda del ranking, unica partita deludente quella contro il Galles, il presidente lasciamo stare.. 🤐
nello sport professionistico c’è solo una statistica che conta, la vittoria. Potevamo vincere tre partite con Francia Inghilterra e Galles e invece non è successo.
Con l’Inghilterra era impossibile.
Probabilmente mi accontento di poco ma a me l’ultimo 6N dei nostri è piaciuto molto,certo con qualche vittoria sarebbe stato meglio (il compianto Catalano lo diceva sempre) ma visto il trend degli ultimi anni dove i nostri cadevano come birilli e rotolavano indietro ad ogni contatto e portavano a casa imbarcate memorabili direi che qualcosa(anzi,molto)è stato corretto in meglio.Se quanto fatto in questo torneo costituirà per i nostri una base solida da cui partire mi pare di poter dire che si sta costruendo su buone basi,se invece finirà -come talvolta accade- che dopo la fiammata torna il cerino esposto ai forti venti allora mi sa che veramente dobbiamo chiederci se questo sport fa per noi o no.Infine,non ricordo che noi si sia mai rosicato tanto per gli arbitraggi quanto quest’anno ma anche questo è prova del fatto che eravamo nelle condizioni di vincere SE qualche scelta arbitrale “discutibile” fosse andata in altra direzione,e sappiamo tutti com’è andata.Ma qualcuno poteva solo immaginare,due anni fa,che saremmo arrivati fino a questo punto in così breve tempo?
c’è qualche statistica che spiega come mai nel 1′ tempo prendiamo 15-20 punti di scarto in ogni partita ?
Perché abbiamo spostato il tempo di concentrazione sulla partita: prima finivamo al 60esimo, ora iniziamo al 20esimo….
Sempre 60 min durén
Beisima… e forse quanto affermi c’è anche del vero… se ne parla poco ma mi sembra anche che ne siamo venuti fuori bene fisicamente dal 6 nazioni, quindi c’è stato un ottimo lavoro di preparazione e con atleti sempre in campo al 100%
Manca un numero: siamo stati la squadra che ha calcolato di meno in tutto il torneo, e nel rugby tier1 moderno la stragrande maggioranza delle partite le vince chi calcia di più. E dire che con l’Australia abbiamo calciato e bene, soprattutto Allan e Varney
Mi permetto una piccola correzione: non chi calcia di più, ma chi calcia meglio.
Quello è chiaro. Ma l’Italia a questo 6 nazioni non ha proposto un gioco al piede, solo reagito a quello degli avversari
Siamo sempre più vicini all’’”esplosione” dell’Italia e posizionamento di media classifica nel 6 nazioni. Un paio di vittorie e cambierà tutto per gli anni a venire.
si mad, ma non sarà così veloce….
penso che dovremmo avere un pò di coperta più lunga e più larga.
poi mi aspetto anche io qualcosa di buono.
Secondo me il gioco dell’Italia dipende più dai giocatori che abbiamo.. va dato merito a crowley di non intestardirsi come qualche suo predecessore in cose che sappiamo fare con poca accuratezza.. cercando sempre il male minore.. a questo si sono aggiunti giocatori che sn fisicamente migliori dei loro predecessori..
Cmq giova ricordare che l’Italia e’arrivata 2 volte 4a con 2 vittorie, con Berbizier e Brunel , 2007 e 2013…
Se l’Italia non riuscirà a sviluppare un gioco tattico al piede, da usare come alternativa al gioco fatto di pressione e attacco, non andrà avanti. Gli Inglesi ci hanno pressato e dominato con calci territoriali. Contro la Scozia siamo riusciti ad andare in meta solo col bel calcio di Garbisi.
Ci serve un gioco al piede, e ci serve oggi, non domani.
Io vedo il bicchiere mezzo pieno! Sento che questa squadra, giocatori e staff, meritano una fiducia negli anni venuta meno a causa delle tante delusioni derivanti da prestazioni modeste. Gli Azzurri di oggi meriterebbero un entusiasmo trascinante come quello degli anni in cui l’Olimpico era tutto esaurito, non si trovavano biglietti se non li avevi acquistati in prevendita 6 mesi prima. In particolare, ricordo l’Olimpico pieno con con quasi 75.000 spettatori (di cui circa 5000 scozzesi, vado a memoria) in occasione della vittoria sulla Scozia per 13 a 6 nel 2012. Per ritrovare fiducia certo non bastano i soli dati statistici, ma fanno ben sperare che la strada intrapresa sia quella giusta. Essi non spiegheranno tutto ma è altrettanto vero che pure il numero zero nella casella delle vittorie di questo 6 Nazioni è totalmente differente dagli zero degli ultimi anni. Non solo per il gioco espresso, per me il più divertente del torneo, ma anche per i progressi fatti in termini di rendimento complessivo. Un conto è perdere seppelliti da mete avversarie, un altro è giocarsela fino all’ultimo. Pertanto, se i dati a livello di organizzazione generale sono espressione solo di una componente specifica, a livello del singolo risultano molto indicativi. Quindi, Ruzza, c’è poco da dire, è una delle migliori seconde del Torneo per rendimento. Fischetti, uno dei migliori piloni sinistri del torneo non solo in mischia chiusa ma anche al largo per placcaggi totali e dominanti … “tanta roba” (come dicono i giovani) … La nostra terza linea è di assoluto livello internazionale (il giovane Lorenzo Cannone migliore ball carrier tra i N. 8, forse è un unicum mai visto) e non dimentichiamo che abbiamo un vero asso in panchina (per il momento); strepitose le prove di forza Manuel Zuliani quando schierato. Di Capuozzo si è largamente detto, è un fenomeno unico ma non l’unico terminale offensivo (per me). Menoncello 100% di placcaggi fatti in due partite, cita l’articolo si conferma un grande talento non solo offensivo. Con un Paolo Garbisi sempre più autorevole, e il fratello – che per me a tutto per diventare un ottimo mediano di mischia – potremmo avere una cabina di regia di rara intesa. E, non dimentichiamo che dietro agli Azzurri della Nazionale Maggiore spingono per trovare spazio un considerevole numero di giovani talenti Italiani. Il materiale umano c’è ed è ottimo, i progressi di gioco si vedono, bisogna insistere su questa strada, migliorando l’approccio (problema di mentalità che cresce con l’autostima) dei primi 20 minuti (fondamentale partire forte), il gioco al piede (determinante) e il gioco aereo. Ma, ho gran fiducia in questa Nazionale.
Correzione, è andata persa una fondamentale H … ” … ha tutto per diventare …”