Scelte dirigenziali, tecniche e di campo
Calvisano: il punto sul possibile futuro della società lombarda
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Almeno il Calvisano riparte, questa è l’unica buona notizia.
Non mi è ben chiaro effettivamente con quale regola è possibile iscriversi ad una “serie x” invece di quella che ti spetta di diritto, quindi ad oggi serie C o al massimo serie B in caso di promozione della seconda squadra, oppure mi manca qualche informazione riguardante potenziali defezioni, posti vacanti di cui già si conosce il sostituto (che comunque non mi torna il perché proprio il Calvisano visto le molteplici squadre che lottano per la serie A).
Era la stessa domanda che mi stavo facendo io…Una volta, quando la situazione del rugby italiano era più “solida” (passatemi il termine), se si decideva per non iscriversi al campionato di competenza si doveva partire da capo dalla serie C oppure ripartire da dove era arrivata la seconda squadra.
Come ipotizzato sui giornali locali, Calvisano sarebbe ripartito dalla B in caso di promozione o dalla C con la stessa ossatura della seconda squadra di Dal Maso con qualche innesto dalla prima squadra che per amor di patria non lascerà la barca che affonda (tipo Palazzani oltre a Vunisa per fare un altro nome).
Negli ultimi anni però la situazione iscrizioni è molto più fluida, con diverse squadre che non avendo la possibilità non si iscrivono più al campionato di competenza e i posti vacanti sono molto più del passato e molto meno ambiti.
Quello che non mi è chiaro, da tifoso del Calvisano, il senso di iscriversi in A, campionato molto costoso e assolutamente poco redditizio, con una squadra che non può essere la stessa prima squadra di oggi nè tantomeno la seconda squadra.
Altro aspetto…Nel ridimensionamento, restano 2 squadre (una in A, l’altra in B/C) o una delle 2 viene sacrificata?
Per fare un campionato di A dignitoso (non dico puntare alla promozione, stiamo però nel limbo di non rischiare nemmeno la retrocessione) bisogna spendere un sacco di soldi perchè giocatori allevati in casa ce ne sono pochissimi. Mah…Son sempre più confuso…
@Rugby4ever, non conosco nel dettaglio il meccanismo italiano ma leggendo così non torna neanche a me la serie A … tranne che non la considerino retrocessa
Anche i Saracens sono ripartiti dalla seconda divisione, anche se lì sono stati retrocessi d’ufficio. Comunque in altri sport puoi comprare la licenza da un’altra squadra che rinuncia a fare un campionato. Non so se questo può avvenire anche nel rugby. Diverso è il discorso tra la minima differenza tra Top 10 e serie A. In caso di promozione dopo solo un anno si ritroverebbero nella stessa situazione e non si può pensare che una squadra non scenda in campo per vincere
Altra possibilità, il Calvisano si offre come squadra di sviluppo per gli under 20 che non trovano collocazione nelle franchigie, in Top 10 o all’estero
@yes nine ottimo spunto, non ci avevo pensato, anche se in teoria dovrebbero arrivare ultimi o ricevere qualche tipo di squalifica che li porti ultimi per essere considerati retrocessi, così invece sarà una mancata iscrizione a prescindere da quest’anno.
@gasport effettivamente ha senso fino a lì se devi faticare per rimanere in A e ti tocca spendere più soldi rispetto ad una serie B che permetterebbe di “rifiatare” e di riordinare le idee. Per la seconda squadra bisognerebbe vedere le regole FIR, ma penso che ha più senso strutturarne una decente prima di farne un’altra.
Comunque anche in ottica organizzazione per il campionato, sarebbe utile sapere il prima possibile come sarà il prossimo anno la top10, così qualche squadra di serie A non sogna ad occhi aperti e non si illude se vogliono rimanere in 9 (e qui sono coinvolto direttamente per la mia squadra del cuore :D)
Credo che semplicemente il calvisano non “fallisca” (caso in cui dovrebbe ripartire dalla serie più bassa) ma cede il posto.. quindi alla “migliore offerente” (non inteso come offerta economicamente a loro) in termini di campionato/sportivi e di sostenibilità