Rugby Europe Championship: la Georgia batte il Portogallo e vince l’edizione 2023

I caucasici hanno avuto la meglio sul Portogallo 38-11 e hanno vinto il campionato per la sesta volta consecutiva

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Camoto 20 Marzo 2023, 13:30

    Se è vero che l’Italia merita di stare nel 6 nazioni, altrettanto vero che la Georgia merita qualcosa in più.
    Qualche anno fa avevano torto, ma oggi sono tutt’altra squadra grazie ai buoni giocatori usciti dalle ultime under.
    Tra qualche anno Galles e Scozia faranno molta fatica con loro.

    • yes nine 20 Marzo 2023, 19:22

      I georgiani hanno quattro punti a loro favore: il fisico, la tradizione (URSS che non era male erano quasi tutti georgiani), la passione vera quasi come in Galles e una programmazione attenta con rapporti continui con Francia e Inghilterra. Cmq a me piacerebbe ci fosse un Tournoi a 7… credo che qualche pettinata la prenderebbero anche loro

  2. carletto76 20 Marzo 2023, 14:07

    Che prendano il nostro posto al 6 Nazioni fin dal 2024, basta che non ne parliamo più.

    Tanto senza Capuozzo non valiamo nulla e anche guardando al futuro la U20 è fatta solo da avanti che oltre a farci tornare indietro di 20 anni, quando saliranno in maggiore imploderanno tutti.
    Se poi ci aggiungiamo gli arbitri ci penalizzano sistematicamente …

    • sanfrancesco 20 Marzo 2023, 14:51

      buona giornata anche a te carletto!

    • mikefava 20 Marzo 2023, 15:36

      Caro carletto, ti consiglio di seguire l’ippica, che probabilmente ti darà più soddisfazioni e anche meno problemi di fegato…il rugby lascialo a noi, veri appassionati e sostenitori.

    • Fabfab 20 Marzo 2023, 15:41

      Suppongo si tratti di ironia

      • carletto76 20 Marzo 2023, 16:01

        Assolutamente si !
        Anzi, vi confesso che era una punzecchiata ai commenti catastrofisti che delle volte leggo.

        Io sono per il sostegno ai Ragazzi senza “se” e senza “ma”.
        Altrimenti, come dice giustamente mike, non siamo mica obbligati a seguirli.

        Tanto alla fine “la squadra del vostro cuore ha vinto, brindate con Stock 84, se ha perso consolatevi con Stock 84”.

        • mikefava 20 Marzo 2023, 16:04

          Ah, ecco, infatti non mi sembravi tra i catastrofisti, carletto…confesso di non aver colto l’ironia, ma non posso tenervi d’occhi tutti, siete troppi! Ahahahah!!

    • Camoto 20 Marzo 2023, 16:02

      Non so se ti riferisci al mio post @carletto76, in caso leggi bene che non ho mai scritto di prendere il nostro posto.
      Non riconoscere quanto si sia evoluta la Georgia, grazie ad investimenti nel rugby base e nelle giovanili, è davvero negare l’evidenza.
      In Championship non hanno rivali, in under 20 competono con noi quando li incontriamo e hanno demolito la Scozia in estate, Con la maggiore hanno battuto il Galles.
      Ci sarà un motivo per cui da loro il rugby è diventato lo sport più popolare.
      Un movimento così ha tutta la mia stima, senza nulla togliere agli azzurri.

      • mikefava 20 Marzo 2023, 16:15

        Non penso si riferisse a te in particolare, Camoto, anche perché hai detto che Scozia e Galles faranno fatica, non noi 🙂 Ad ogni modo, la Georgia va ammirata soprattutto perché è riuscita a costruire una ottima nazionale di giocatori georgiani al 100%. Hanno poco da dire gli scozzesi “Eh ma ormai il mondo è globalizzato e se uno vuole giocare per la Scozia, lo accolgo a braccia aperte”, perché van der Merwe se non fossero una Tier 1 di un certo livello e giocassero nel Sei Nazioni, dubito gareggebbe per loro. Poi possiamo fare tutti i ragionamenti che si vuole, ma la Scozia non è espressione del rugby scozzese, come il Giappone non è espressione del rugby giapponese. L’Italia in questo sta andando nella direzione contraria e direi che è un bene, vista anche la difficoltà che facciamo a trovare giocatori disposti a giocare per noi (cosa di cui si pentiranno presto). Nella partita contro la Scozia, su 23 avevamo solo 2 oriundi, non contando Allan che comunque non è di formazione italiana.

        • carletto76 20 Marzo 2023, 17:16

          Confermo che non mi riferivo a nessuno in particolare e chiedo scusa per il polverone sollevato.
          Spesso dimentico che nel modo virtuale l’ ironia ed il sarcasmo (fondamentali nella vita) possono essere non percepiti correttamente.

          Riguardo al tema, no ho quella conoscenza per esprimermi riguardo al sistema georgiano.
          Certo è che le palle e l’ animo con cui giocano paradossalmente non le vedo in certe partite delle pettinatissime Tier1.
          Non dico che le competenze e la tecnica non servano (servono eccome…) ma per il tipo di rugby che piace a me gli occhi da assassino in campo e le lacrime all’ inno non devono mai mancare !

          Saluti a tutti.

          • Camoto 20 Marzo 2023, 17:57

            Saluti a te @Carletto!

          • mikefava 21 Marzo 2023, 14:30

            Mi scuso io, carletto, per aver travisato le tue parole, però magari metti un sorrisino sarcastico! Ahahah!! Purtroppo ci sono varie persone qui dentro che pensano realmente ciò che tu hai detto ironicamente, perciò è facile confondersi!

  3. Pierboard 20 Marzo 2023, 16:23

    La Georgia a breve/medio periodo non può entrare nel 6 Nazioni per chiari ed ovvi motivi relativi alla loro situazione geopolitica, ed il Board è molto sensibile a queste tematiche.

    • mikefava 21 Marzo 2023, 14:33

      Il Board è anche sensibile ai schei, come si dice qui da me, e la Georgia in questo non so quanto aiuterebbe…oltre al fatto che si tratta di un paese fuori geograficamente dall’Europa e lo sbattimento di andare a Tbilisi penso se lo risparmino tutti volentieri. Poi la situazione geopolitica attuale è solo un ostacolo ulteriore ma non certo l’unico e nemmeno il principale.

  4. fabrio13H 20 Marzo 2023, 16:59

    …oltre a ciò che ha detto mikefava sulla formazione locale dei giocatori georgiani, altro motivo per cui la Georgia rugbystica è da ammirare è che è riuscita fare ciò che ha fatto con un popolo di meno di quattro milioni di abitanti. Pensiamo che da noi il rugby non è fortemente sviluppato da decenni e decenni nella maggior parte delle nostre grandi città e aree adiacenti. Per esempio il “nodo” Milano! Con tutta l’ammirazione per i molti che si impegnano in quest’area, va rilevato che dopo l’abbandono dell’Amatori da parte di Berlusconi, intorno al 2000, vi sono solo società praticamente dilettantistiche e centri di formazione molto meno numerosi e forse meno istruttori e mediamente, con meno qualità, di quanti sarebbe logico attendersi in un’area simile in una Nazione che punta a entrare ai vertici mondiali. Non è che il nostro Queensland o Londra potrebbe essere Milano!? Considerato anche che si tratta di un’area con un numero di abitanti paragonabili a quelli della Georgia. Poi Torino, Genova, Bologna, Firenze, la stessa Roma con solo una squadra nelle parti basse del Top 10 e ancora Napoli. A me non torna questa storia di paragonarsi alle celtiche, cioè Nazioni che hanno una capitale e poco più, mentre noi abbiamo forse una decina di Regioni che ciascuna ha l’impatto demografico ed economico che ha un’intera di quelle Nazioni.

    • eurobatman 20 Marzo 2023, 18:09

      infatti non condivido il pensiero che vuole che il rugby qui da noi debba essere diffuso dappertutto con investimenti dall’alto per poter produrre risultati apprezzabili

      • fabrio13H 21 Marzo 2023, 09:09

        …o dall’alto o dal basso o dal medio, il punto è diffonderlo. Il mio non è certo un discorso legato alla collocazione delle franchigie. Il punto è che vi sia “molto rugby” anche nelle grandi aree urbane. E’ anche normale che vi sia una certa concorrenza tra i vari sport nel cercare di attirare praticanti e di creare qualità. Il discorso sulle tradizioni esiste ma non deve diventare una “passività alla tradizione”, altrimenti non avrebbe neppure senso cercare di raggiungere le Nazioni che hanno molta più tradizione.

  5. fabrio13H 20 Marzo 2023, 17:00

    …di cui ciascuna… 😀

  6. franzele 20 Marzo 2023, 18:07

    Consiglio a gratis per il board: vietare la barba ai giocatori durante il six nations.
    Risolto il problema Georgia.
    A parte gli scherzi, il torneo è il torneo, i mondiali sono i mondiali, i campionati nazionali ed internazionali sono quello che sono, non è detto che la Georgia debba per forza partecipare, decide l’organo direttivo del torneo, non è un premio che si dà per merito o altro, è un club chiuso con regole sue, un suo ambito in termini di business, di relazioni, di equilibri geopolitici ecc.
    In termini teorici i georgiani hanno tutto il diritto di chiedere spazio, in termini pratici non sono ancora a livello sotto tanti aspetti, dovrebbero senz’altro avere più possibilità di mettersi alla prova contro le squadre più forti e poi se ne parlerà, casomai.

  7. Atley73 21 Marzo 2023, 09:28

    I georgiani invece di far tanto casino per entrare nel 6N dovrebbero semplicemente chiedere al board di assegnargli più partite con le tier 1
    Vedi che dopo aver preso 11 grattugiate di seguito abbassano la cresta anche loro

    • mikefava 21 Marzo 2023, 14:51

      Sono i migliori del Tier 2, questo nessuno glielo toglierà mai, ma da qui ad ambire al Sei Nazioni con il merito di aver battuto una volta l’Italia e una il Galles…non regge moltissimo. Il Giappone avrebbe dovuto chiedere di entrare nel Rugby Championship per aver battuto il Sudafrica? Noi per aver battuto il Sudafrica (e quest’anno l’Australia), cosa avremmo dovuto chiedere? Un titolo mondiale di ufficio? Non è così che funziona. E’ anche una questione di tempistiche: l’Italia è stata forte quando era il momento, quando la Georgia giocava ancora a lelo burti per strada, probabilmente…la storia è andata così. E poi, al momento è ancora l’Italia la Cenerentola del torneo, ma tra qualche anno potrebbe essere il Galles o la Scozia…e secondo qualcuno una delle Home Unions accetterebbe di giocare un campionato con Portogallo, Spagna, Romania, Germania e Paesi Bassi? Per mandare la Georgia al Sei Nazioni? Ma anche un Sette Nazioni non avrebbe senso, perché i georgiani forse non hanno capito che sarebbero destinati ad essere costantemente penalizzati, se anche fossero a livello…

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