La squadra di Crowley ha effettuato 39 placcaggi dominanti, con il pilone degli Irish primo nella graduatoria individuale. Anche Federico Ruzza è primo in due classifiche individuali
Italia, le statistiche dopo 3 giornate di Sei Nazioni: Azzurri (e Fischetti) dominanti nei placcaggi
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Peccato essere doninanti e perdere.
Non me lo aspettavo un commento così da te, però probabilmente no te vea tempo ne voja de impegoearte massa in discorsi pi profondi 😉
Curioso che esclusi gli errori di handling (vero anche che col tipo di gioco che offrono gli azzurri, il dato uno un po’ se lo aspetta) e placcaggi sbagliati di Nicotera, i dati peggiori siano quelli dove l’arbitro ha più peso, i punti d’incontro dove tutti fanno, impuniti, quello che più piace e diverte, e i falli in mischia, ne ricordo alcuni clamorosi con l’Inghilterra…
Ma infatti certe statistiche vanno proprio interpretare: quasi la totalità dei falli in mischia li abbiamo presi in quella partita “pilotata” quindi secondo me il problema “mischia” non è così grave
Ti dirò di più… Secondo me il problema mischia non esiste proprio, anzi, anche se i nostri sono sempre i più leggeri, tengono sempre botta! Hanno fatto un gran lavoro, son proprio bravi!
No flavio, vorrei che le persone non si bloccassero alle statistiche…., tutto qua!!!
Dai che spetemo il risultato de treviso…..
Però sono statistiche incoraggianti.
Se non avessimo avuto questo cambio di passo ora staremmo qua alla gogna dei media esteri.
Questo fa capire cosa mancava e cosa ancora manca per considerarci alla pari.
Di Treviso lo “aspetterò” anch’io il risultato perché non credo riuscirò a guardare la partita per amore del mio fegato… comunque forza Leoni
Concordo, e non solo le persone, ma anche i tecnici. Purtroppo le statistiche sono così, bisogna saperle leggere , contestualizzare e dopo tutto ciò capire quello che si è letto e il contesto in cui è avvenuto. Sono certo e lo vedo anche qui, che si possono estrapolare numeri per dimostrare la propria tesi in una direzione o nella direzione opposta
Temo che a furia di smontare il gioco in blocchi sempre più piccoli (anche se importante in fase di analisi) ha portato una certa indifferenza verso il quadro generale del gioco stesso, che comporta, ed ecco i valori del rugby, coraggio, voglia di confrontarsi, ambizione, fisicità, sostegno, continuità dell’azione…cose che le statistiche non prendono in considerazione ma, che fortunatamente questa nazionale sembra avere e che Crowley sembra esaltare
Sempre forza treviso.
Ciascuno faccia i suoi conti.
(Carlo Magno)