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Giusto crederci, ma dovremmo prima capire perché in traferta giochiamo così male.
L’importante è crederci…
Per me sono gli stessi giocatori che non possono competere a questi livelli. Sono dei buoni rincalzi, e se inseriti in una buona squadra rendono, ma se poi devono loro decidere la partita, non hanno quel quid che hanno gli altri giocatori, e le altre squadre hanno il sopravvento.
Tutto qua.
non condivido
Sì, vecio Parvus, ma questi “rincalzi” sono nazionali argentini, sono inglesi di ottima competenza, sono sudafricani come Rhyno Smith, sono figiani o samoani che sanno cosa il rugby sia…sono italiani che sono o sono stati nel giro della nazionale. Non è giustificabile.
Ciao maik, si capisco cosa dici, ma se fossero stati bravi/issimi non sarebbero in italia.
E.se sono bravissimi vuol dire che qua faranno il loro apprendistato e poi verranno prelevati per il mercato inglese e francese…. , e quelli che non vanno/andranno bene , resteranno qua e noi a domandarci se valgono…., o non valgono!!!
Ciao carissimo.
Non sono molto d’accordo: non diventi nazionale Argentino se non vali. Non vinci contro la Nuova Zelanda se non vali.
Poi si puo’ discutere dello stato di forma, delle motivazioni, e del numero di giocatori di livello in campo, ma la forma di auto-razzismo di considerare automaticamente i giocatori che sono in Italia non competitivi a prescindere, solo per il fatto che giocano in Italia, non l’abbraccio. Penso che non l’abbracci nemmeno Luciano Benetton.
Certo, in Francia e Inghilterra in generale, in media, di solito si guadagna di piu’, ma ultimamente in Inghilterra sono fallite due societa’ e si e’ visto cosa e’ successo…
D’accordo su tutta la linea, Shakespeare.
Argomenta kinki.
con calma, so drio lavorare!
tranquio kinki no voevo farte pressa!
Ecco come non detto….pensavo di essere sull’articolo dell’U20 e che tu avessi scritto che non c’è profondità e che questa squadra (la U20) non potesse competere a questi livelli….me pareva strano!
Nessun problema.
Quindi concordi, mi fa piacere.
abbastanza ma non del tutto! Diciamo come famosissima cit. che sono totalmente a metà con te!
….che sono totalmente d’accordo a metà con te!
100% playoff
Benissimo.
Quindi il grande Leinster, fornitore ufficiale della nazionale n1 del ranking ha un roster di una cinquantina di giocatori con 6 stranieri ( 2 equip) e un’academy di 27 ragazzi.
Prendono tutti a calci nel sedere anche nei periodi senza 20-25 giocatori
https://all.rugby/club/leinster/squad.
Il Benetton per fare una partita in più in casa di questi o in SA, partita dove prenderà 40-60 punti ha una rosa di 25 stranieri ( 5 equip)
Più 12 ragazzi che non hanno 1 minuto di partita nelle gambe.
I primi della classe fanno formazione.
La più titolata squadra italiana ha bisogno di giocatori fatti e finiti per 1 partita in più all’anno.
Risultati : nessuna vittoria in trasferta, almeno 25 giocatori con meno di 100 minuti all’anno nelle gambe, figure di me..a a Cardiff Edimburgo Galway etc etc etc con 13 stranieri.
Urc ? Non possiamo fare formazione.
Top 10? Non possiamo fare formazione.
Serie A ? Niente accademia.
Niente ascensore.
Niente campionati
Niente di niente.
.
.
Questa è la storia di 4 persone, chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno.
C’era un lavoro importante da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno poteva farlo, ma Nessuno lo fece, Qualcuno si arrabbiò perché era il lavoro di Ognuno. Ognuno pensò che Ciascuno potesse farlo, ma Nessuno capì che Ognuno l’avrebbe fatto. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno perché Nessuno fece ciò che Ciascuno avrebbe potuto fare.
.
Fino a che non cambierà la Weltanschauung resteremo sempre dei poveretti.
Che preferiscono essere la testa di un’aringa anziché una pinna di pescecane.
Intanto, non contando quella contro le Zebre, una vittoria in trasferta all’estero c’è stata (io c’ero). Allo Stade Jean Dauger contro l’Aviron Bayonnais. Sugli stranieri. Cosa dovremmo fare? Schierare l’Academy anche noi come fa il Leinster rischiando di pigliare sonore sconfitte, visto che la qualità della nostra Academy non è quella del Leinster? Intanto partirei col rendere il TOP10 un campionato competitivo, magari facendo giocare i giovani delle franchigie…
Che Treviso non sia paragonabile a Leister lo sapevamo. Che ci sia da migliorare è lapalissiano.
Che sia un disastro, non credo.
Poi ognuno la pensa come vuole
però maxwell il tuo post é molto duro!
sui stranieri concordo.
e non solo sui stranieri
collegandomi a quanto scrive @maxwell qui sopra, una cosa che veramente non capisco sono i ragazzi delle passate u20, quelli buoni per capirci delle classi 2002,2001,2000 ecc, che fine faranno?-
Ho sotto gli occhi le schede dei 7 under 23 della accademia fir della benetton,tra cui Andreoli che è stato una delle migliori seconde del torneo l’anno scorso, che dubito -neiperiodi extra 6N u2., abbiano fatto una partita.
stessa cosa per le Zebre (esclusi i 2 piloni Genovese e Rizzoli).
Tutti gli altri, che fine hanno fatto ? e se posso dirlo, i 12 argentini del viadana sono uno schiaffo al buon senso.
vorrei tanto che ONRUGBY facesse una bella disamina su queste schifezze federali.
sono d’accordo con i più critici sul modello, da @maxwell, a @a parvus e @carpediem.
Cercavo tempo addietro che fine aveva fatto Olmo D’alessandro, classe 2004, perchè conosco il padre, amico di amici, e quindi sono orgoglioso per lui che abbia un figlio che ha esordito l’anno scorso in Italia Francia under 18 test match. Da quel che so dovrebbe essere in Accademia Treviso e poi tesserato per Casale in serie A, cercando a giro vedo che ha fatto pochissime apparizioni in serie A, Accademia non so cosa faccia ed è sparito dai Radar delle nazionali giovanili.
Questo per dire che forse andare nelle Accademie può aiutare la formazione, ma se i ragazzi non li fai giocare, Top10 o Serie A che dir si voglia poi li fai ricoprire di naftalina e non migliorano certo.
Io ho giocato a calcio con scarsi risultati e sono allenatore di settore giovanile e posso dire con certezza che tra allenamenti e partite agonistiche c’è una grandissima differenza, spesso chi eccelle in allenamento non si ripete in partita e viceversa perchè le dinamiche cambiano, esiste l’avversario, la tensione e l’obiettivo di lottare per qualcosa.
Se non facciamo giocare i ragazzi talentuosi nemmeno in campionati mediocri come la serie a o la Top 10 allora è normale che a 22 anni scelgono lavoro o università, quindi inutile aver investito sulla loro formazione dai 16 ai 20 anni.
Serie A deve essere un campionato di sviluppo, rimettano a giocare una accademia FIR.
Top 10 deve essere un campionato con limiti di stranieri e oriundi.
le Zebre devono essere con max 4 stranieri, a chi mi dice che non sarebbero competitive ricordo che quest’anno infarcita di stranieri non hanno vinto una partita.
La Benetton onestamente è la meno peggio di tutto il sistema anche se il sistema Italia prevede che durante le pause per le nazionali giochino i rincalzi, e i rincalzi che ci possiamo permettere a Treviso, sia italiani che stranieri, non garantiscono il livello dei titolari ma nemmeno delle seconde squadre celtiche.
Solo una battuta. Bortolami usa nella stessa frase la “sicuro al 100%” e “possiamo” .
La frase “Sono sicuro al 100% che possiamo fare i play-off” vuol dire “sono sicuro che abbiamo ancora possibilità di andare ai playoff”.
Come dargli torto
Infatti, finchè c’è la matematica…..
Tempo al tempo.
Finalmente la Benetton ha la sua accademia (Della Marca) in più ci sono dei Club “amici”, vedi Mogliano ma anche altri come @kinki potrà testimoniare.
Sino certo che nel giro di qualche anno, con quei professionisti che ha come allenatori, si vedranno dei bei risultati.
Per arrivare ai livelli delle accademie irlandesi ci vorrà tempo, ma sono ottimista.
Anche io la penso come mamo, che il team dei tecnici poiché é molto valido, fará bene.
Certo é anche vero che non bastano le accademie di parma e di treviso, e quella privata a verona.
Scusate ma.é partito il post, si peró come diceva fido nel suo post…., ocio ai stranieri!!!!!
Ma già sapete il mio modo di pensare….
Intanto è stata siglata una partnership triennale fra la Benetton e l’ASR Milano aperta a tutte le società lombarde.
Questa è una prova di estendere il beneficio della professionalità trevigiana oltre il nord-est.
È un inizio anche questo.
Si mamo, ma io avrei pensato che la lomabrdia fosse territorio del nord ovest quindi territorio di parma, avrei preferito che treviso avesse aperto una collaborazione con Benevento/Aquila…..
Comunque sono contento per la.collaborazione con milano.