Italia U20, Brunello: “Con l’Irlanda c’è un divario da colmare, ma spesso lo scaviamo noi”

Il capo allenatore della nazionale giovanile rimprovera agli Azzurrini di essere spesso i propri peggiori avversari

COMMENTI DEI LETTORI
  1. ociu mi 25 Febbraio 2023, 10:43

    Non seguo più i campionati u20 e top10 quindi sicuramente c’è qualcuno più informato che può aiutare.. ma davvero quest sono i migliori? Brunello non ha alternative?
    Perché soprattutto nei 3/4 c’è un divario abissale.. o sono innescati male e qui la colpa va divisa tra chi allena e la mediana (anche se ieri il 9 m’è sembrato meglio delle prime due partite) oppure è un problema di qualità. Ripeto, io li vedo poco quindi è un giudizio “ignorante” e solo su questo 6N ma dalle ali non ho visto molto che valga la nazionale (forse hanno palle terribili e che ci possono fare?) gesi ieri in particolare ha fatto errori tecnici a contatto con l’avversario che a certi livelli non si dovrebbero vedere.
    Magari son fortissimi e io non capisco niente eh o hanno beccato delle giornate storte.. gli stessi Sante e Mey (cito perché molto acclamato non per errori anche se secondo me sembra si senta di dover risolvere un po’ le cose da solo) non pare riescano ad esprimere il meglio delle possibilità.
    Il gioco pare un po’ troppo affidato ad individualità

  2. balìn 25 Febbraio 2023, 11:22

    Galles e Scozia per loro natura non mollano mai, ci vuole uguale atteggiamento e molta umiltà, quando si gioca si è in 15, anzi 23, poco conta se hai contratto espoir in Francia o navighi in fondo al topo10 con cus Torino o mogliano

    • balìn 25 Febbraio 2023, 11:24

      Insegnare ad evitare gli errori più marchiani -vedi 2^ meta irish- spetta però agli allenatori

      • madmax 25 Febbraio 2023, 11:28

        La meta irlandese su un avanti nostro dove loro hanno continuato a giocare e i nostri si sono fermati invece pensando ad una mischia, è simile a quella segnata dal mega pilone inglese, che ha battuto la punizione da solo e si è involato in meta. Manchiamo di quell’intensità e concentrazione fondamentale a questi livelli.

      • Parvus 25 Febbraio 2023, 11:34

        Purtroppo il divario tecnico tra i giovani irlandesi e i giovani italiani è abissale.
        I verdi sono già giocatori fatti e alcuni anche senza fisico o con un fisico normale, i nostri sono giocatori a metà, già quasi tutti fisicati.
        La tanto decantata formazione straniera, vedi Sante, è una bella storia che alcuni mi ricordano e mi tirano fuori ogni volta che dico, che i giovanotti italiani devono restare in italia, e non andare all’estero.
        Ma colgo il bellissimo post che qualcuno ha scritto durante la partita con le due under irl/ita , che diceva così…., i soldi che la fir da ai club del top 10, a cosa servono??? A prendersi 15 argentini?? O a prendersi un bravo allenatore che formi bravi giocatori???
        E quindi siamo pronti al cambiamento???

        • balìn 25 Febbraio 2023, 11:39

          Se la prestazione triste dell u18 contro i francesi vuol dire qualcosa le risposte alle tue domande sono facili facili.

      • Parvus 25 Febbraio 2023, 13:34

        Balin io quella partita dell’u 18 contro la francia l’ho vista dopo perché lavoravo, quindi prima chiedevo lumi su come giocava l’italia u 18, e mi davano pessime notizie, poi l’ho vista e go sofferto naltra volta vedendola…., che brutta esperienza!!!
        Comunque voglio proprio vedere come.andrà a finire con questa u 18!!!!

  3. Fabfab 25 Febbraio 2023, 12:38

    La domanda che mi faccio io è un’altra: al di là che secondo me ha un talento naturale, Prendergast (l’apertura irlandese), come molti altri, gioca nell’accademia del Leinster, quindi, quando e con chi hanno la possibilità di giocare, mettere su minuti, imparare a gestire la pressione, giocare alla mano con intensità con vari off load? Giocano in qualche campionato under 20? Un campionato tra le accademie? Quanto tempo hanno per trovarsi insieme a livello di nazionale per avere quell’intesa e familiarità che consente di avere sempre sostegni sicuri? Perché anche noi avevamo un’accademia nazionale che però giocava in serie A, quindi a livelli molto più blandi di quelli visti ieri sera, mentre le accademie delle franchigie sono dei parcheggi dove i giocatori non vedono quasi mai il campo. Alcuni dei nostri giocatori giocano in Top 10, altri all’estero con alterne fortune. Quindi non andava bene, secondo me, prima e non va bene ora. Non dico che i ragazzi debbano giocare nelle franchigie, ma dovrebbero almeno misurarsi settimalmente sul campo con giocatori pari o migliori di loro, altrimenti non se ne esce

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