La crisi della WRU potrebbe portare a un’incredibile fusione tra una delle 4 franchigie e un noto club inglese
Una squadra inglese potrebbe entrare nell’URC: possibile fusione con una franchigia del Galles
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
URC: le designazioni arbitrali per il 15esimo turno
Scelti i direttori di gara per i match di Benetton e Zebre. Nel quadro totale figurano anche Piardi e Vedovelli
Zebre Parma: arriva il rinnovo di Leonard Krumov
L'avanti continuerà la sua lunga carriera con la franchigia emiliana
Massimo Brunello verso la panchina delle Zebre
Con lui anche Mattia Dolcetto, suo assistente con gli Azzurrini
Benetton, Niccolò Cannone verso Ulster: “Vogliamo stancarli col nostro rugby veloce”
Il seconda linea biancoverde ha le idee chiare: "Sono grandi e grossi, fondamentali le fasi statiche"
Benetton, Scott Scrafton: “Dopo 15 mesi tornare in campo è stato davvero speciale”
Il seconda linea non indossava la maglia biancoverde addirittura dal 31 dicembre 2022
Una porcheria! Ma cosa deve diventare questa competizione? Posso capire ed accettare l’ingresso delle sudafricane, ma che senso ha una inglese, quando hanno i loro campionati pro?
gli Ealing Trailfinders? questi stanno proprio messi male (i gallesi intendo)
Interessante! I meno radicati sul territorio, se non erro,chiedo aiuto a chi conosce meglio il rugby gallese, sono gli ospreys, peccato cancellarli,da un lato,ben venga una ventata d’aria fresca dall’altro. Certo l’urc a Londra mi sarebbe piaciuto.
Gli Ospreys?
Credo sia più probabile che sostituiscano i Dragoni…
Dragons
C’era un famoso discorso motivazionale di un capitano dei Dragoni che parlava degli Inglesi che si erano comprati le campagne ed i cavalli del Galles ed altre amenità simili, per spiegare contro chi avrebbero giocato, ecco, adesso si comprano pure le squadre di rugby. Mi sa che c’è gente che si rigira nella tomba
da un punto di vista geografico sono molto più vicini a Bristol, Bath e Gloucester, che però non credo proprio che lascerebbero la Premiership per l’URC. E’ vero quello che dice Gian sopra rispetto alle situazioni motivazionali del passato, ma i tempi cambiano e ora siamo nel professionismo. La squadra degli Ealing Trailfinders ogni anno conquista la promozione, ma viene ricacciata indietro perché ha uno stadio con poca capienza. Penso che costi di più uno stadio nuovo (con i tempi burocratici e di costruzione) che acquisire una squadra in Galles e trasferirsi lì con un parco giocatori già pronto. Io sono abbastanza pragmatico per queste cose. Se soldi devono girare per mandare avanti tutta la baracca, soldi vanno trovati e, come si dice, pecunia non olet. Se invece si stabilisce che per il rugby non può esistere professionismo, allora è tutto un altro paio di maniche, ma credo che ormai sia troppo tardi per tornare indietro. Si può provare a gestirlo meglio, ma poi arriva quello che dice: i soldi li metto io e decido io. E allora che si fa?
Ma infatti, anche io leggevo che gli Ealing fossero sempre primi/secondi, poi tra blocco retrocessioni e altro mi pare che non si voglia proprio un ricambio di squadre in premiership. Ci può anche stare, ma non si stupiscano se chi vorrebbe salire per meriti sportivi trova altre soluzioni
si tutto vero quello che dite, ma gli inglesi utilizzano questo stratagemma perchè vogliono qualificarsi alle coppe europee, in questo modo si rischierebbe di avere una inglese in più in champions a discapito delle altre. A me onestamente queste cose non piacciono assolutamente.
Non è detto che ci riescano e comunque occorre capire se acquisterebbero il nome della squadra gallese oppure se sarebbe una fusione a tutti gli effetti, ma credo che la sede sarebbe comunque in Galles, quindi sempre di squadra gallese si tratterebbe, anche se sganciata dal controllo WRU divenendo, di fatto, una gestione privata. In pratica resterebbe la squadra in Galles, ma con soldi e struttura societaria inglese. Io almeno l’ho interpretata così. Del resto potrebbe anche esserci una squadra ProD2 francese che decide di acquistare e finanziare le Zebre, se non una terza franchigia pescata dal Top 10. Sempre che non ci sia una normativa federale che lo vieti
gli Ealing Trailfinders non possono avere la licenza per la Premiership perché non trovano uno stadio da 10mila posti in cui giocare (che è necessario per giocare in Premiership). l’unica squadra di Championship (su 12) che ha i requisiti è Doncaster che però è a metà classifica (quinta).
Al di fuori delle battute, tutto vero il discorso dei soldi, ma allora l’URC perde il suo senso di torneo per chi non può investire in un domestico di qualità, che già con le saffie…, se entra chi vuole, basta pagare, allora giro tre anni diventa un campionato anglo-francese di secondo livello, tanto hanno più soldi delle altre anche le seconde divisioni. Poi, se hanno le rose già fatte, ecco che gallesi, scozzesi SAF, italiano e, forse, irlandesi, si trovano fuori mercato, la maggior parte, perché loro entrano con le loro rose già fatte e, al max, si prendono qualche “profugo” celtico buono, quindi i movimenti che URC doveva salvare vanno in malora.
Logica vorrebbe che il Galles rinunciasse ad una (?) franchigia per concentrare le risorse sulle altre, e che il bordo chiedesse alle altre Fed partecipanti se vogliono aggiungere una squadra e, poi, lo chiedesse al resto delle europee che si sono fatte il torneetto simile tra loro. Se nessuno si prende il posto libero, amen, si gioca con una in meno
Non mi piace per nulla, URC sta cercando di strutturarsi e assumere una forma definita e appetibile dopo anni di cambi di formato, partecipanti e nomi. Questo ulteriore cambio, accettando una squadra inglese la renderebbe ai miei occhi una competizione confusionaria e con il solo intento di tenere occupati giocatori chiave per le nazionali
Io spero e mi auguro che le italiane si oppongano.
Che si mettano l’anima in pace e chiudano una (o due) franchige, se non possono permettersi di sovvenzionarle tutte e quattro
Sinceramente, o non capisco io, oppure ci sono delle cose che non conosco, ma non capisco se esistano delle normative a livello di URC che vietino l’acquisto di una franchigia da parte di soggetti privati come avviene nel calcio dove ci sono fondi americani, emiri, cinesi e chi più ne ha più ne metta. Ribadisco quello che ho scritto sopra: se il problema per la sopravvivenza è un vero professionismo, possiamo non essere d’accordo quanto si vuole, ma questa è la realtà dei fatti. Non piace nemmeno a me, ma nemmeno possiamo nasconderci dietro a motivazioni etiche quando in ballo ci sono centinaia di milioni di sterline o di euro
A leggere certe notizie vien pensare che noi, pur con tutte le nostre innegabili magagne, non siamo quelli messi peggio.
Sono perplesso.
Da un lato direi che se non è sostenibile per la federazione gallese sostenere quattro franchigie la soluzione migliore sarebbe quella di ridurle e basta.
Dall’altro lato penso che, se non ci sono regole che non lo permettono, si potrebbe benissimo cedere le licenze di una/due squadre gallesi a una società privata e a quel punto chiunque sia (che la proprietà sia inglese, tedesca o georgiana cambia poco). Anche ai fini delle coppe cambierebbe poco tanto già ora non ci sono più vincoli perché ci sia rappresentanza di ogni stato in ogni coppa e la qualificazione é legata solo alla classifica.
Quel che non mi piace é una situazione ibrida con una squadra al servizio del Galles ma gestita da inglesi. Se fossi nella federazione gallese vedrei già all’orizzonte difficoltà e conflitti e quindi lascerei perdere.
Dilettanti… noi con 4,5 milioni ci facciamo due franchigie 🙂
nice shit
Gli Ealing Trailfinders sono la squadra in cui milita Carlo Tizzano, eleggibile per l’Italia…ne parlavano bene, se sbarcasse in URC sarebbe un’occasione per farsi notare!