L’ex pilone ha analizzato le performance dell’Italia e ne è rimasto piacevolmente sorpreso
Sei Nazioni 2023: Castrogiovanni elogia gli Azzurri e pronostica un grande futuro
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Paolo Odogwu: “Sento di poter aggiungere qualcosa all’Italia e spero di avere la possibilità di farlo”
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Sono parole molto importanti che spiegano bene che quella italia era difensiva e non sapeva attaccare, e che ora tutto è cambiato.
Mi pare che ci sia un vero taglio con il passato.
Si. Si deve riuscire a dare continuità a quello che stiamo vedendo: mischia e touche efficaci a cui ancorare la capacità offensiva dei trequarti.
Ed è fondamentale avere un orizzonte temporale di lungo periodo: fare crescere i giocatori attuali e continuare ad inserirne di nuovi perché siano pronti.
Forza ragazzi!
Si, c’era anche un’Italia che aveva un problema coi mediani di apertura che avrebbe fatto venire mal di testa anche il Dalai Lama. Ormai ho perso il conto di quanti ne abbiamo provati dal 2005 al 2015. E sicuramente (anche) questo influiva sul tipo di gioco.
Da una parte non se ne trovava uno che avesse un’affidabilità in realizzazione superiore al 70%: toccava ottenere tre falli per cacciarne dentro due se andava bene! Con un Allan o un Garbisi al tee, allora, non so quante vittorie in più si sarebbero portate a casa (incluso raggiungere i quarti alla RWC2007).
Dall’altra, il buon Mallett (gran coach, ma alquanto pratico) aveva rinunciato a sviluppare il gioco palla in mano coi 3/4, quindi preferiva mettere un masaro difensivo a 10, anche se poi era uno che la palla la metteva in banca (vd Gowler, Masi e la breve carriera di Marcato).
Nel 2007, per dovere di cronaca, Bortolussi giocò contro la Scozia con una caviglia disastrata, e non possiamo dare a lui la colpa degli errori di handling della squadra quel giornoa
No certo, ma anche lui non era stato mai esattamente un Patterson dalla piazzola (che invece quella sera, tanto per cambiare, li infilò tutti uno dietro l’altro). Ed a maggior ragione, se calciò lui azzoppato vuol dire che le alternative sane erano comunque peggio.
LiukMarc hai perfettamente ragione. Ricordo che dicevo sempre (…e ne sono tutt’ora convinto) che certe nazionali nostre non erano affatto male…..mancava “solo” la mediana completa di livello. In che parole quelle nazionali lì con Troncon mediano e Dominguez apertura avrebbero vinto molte, ma molte partite in più!
Sì, decisamente. A a quelli che me che non hanno competenze, paiono gli All Blacks in confronto ai movimenti dei 3/4 degli anni passati.
Sento poco nominare l’uomo che è artefice di questa rivoluzione: Kieran Crowley
Le accademie certo, le nuove generazioni di giocatori ma chi ha dato fiducia a questo gruppo e un’impostazione votata al gioco d’attacco è l’imperturbabile Neozelandese.
Io gli farei un monumento, anche per quello che ha fatto in Benetton.
Crowley ha una grandissima capacità che molti altri allenatori non hanno o non hanno messo in pratica: in base agli uomini che ha crea il piano di gioco e non viceversa. Guardate cosa è successo a Eddie Jones, lui aveva in testa un tipo di gioco e convocava i giocatori che più si adattavano a quel gioco, non a caso il blocco Saracens. In Inghilterra, ovviamente, hanno una grande profondità e quindi per diversi anni ha funzionato. Venuti meno i fautori di quel tipo di gioco l’Inghilterra ha iniziato a perdersi. KC invece ha meno scelta e quindi basa il gioco sulle caratteristiche dei giocatori esaltandone le capacità.
Esatto! Il meglio che si può con il meglio che si ha a disposizione…😄 Con EJ un Capuozzo non sarebbe mai saltato agli onori delle cronache! Solo autoscontri e tattica…
Questo approccio (creare una squadra sulla base del materiale disponibile) in realtà è l’unico che può effettivamente funzionare. Di fatto è stato l’approccio che ha consentito a Mancini dell’Italia pallonara di conquistare l’Europeo tre anni fa con una squadra di buoni giocatori e non campioni (lasciando perdere poi il flop dei mondiali, ma non è nulla di drammatico). È lo stesso approccio che usavano le nostre nonne quando dovevano mettere insieme un pasto con quello che c’era. E che ci ha portato piatti come i canederli e non solo!!
La Ribollita, le Polpette al sugo, la Pasta al forno…😋
La Casouela…adesso ho fame
Li faccio sta sera i canederli! 🤤
Ieri sera mia figlia ha fatto il bordatino…
L’ho assaggiato una volta! Prima venivo un paio di giorni alla settimana ad aiutare un amico con dei lavori in zona Peccioli… L’ho mangiato da quelle parti!
Anche se adesso sarebbe più periodo dei ossi de porzèl
Con sta brosa una bella piattata di canederli in brodo non ci sta mica male! Oggi a pranzo mi sono acceso un fuoco nel campo a riparo dal vento e mi sono fatto 5 salsicce, pane e vino rosso e pensavo a quelli con la lasagna al microonde in qualche bar scadente in città…
Per come la vedo io, appassionato di sport ma critico verso alcuni aspetti, l’Italia del buon Mancini l’europeo lo ha pareggiato.
Dopo un avvio convincente, e anche abbastanza alla portata, quando i giochi si sono fatti duri sono andati subito in difficoltà, e una buona difesa (Chiellini+Bonucci e il fenomeno Donnarumma fra i pali) ha salvato la situazione, trascinandoli ai rigori per ben due volte e vincendoli (grazie al fenomeno, poi Playerof the tournament). Si arrivava con una sterilità nei goal e nella costruzione, trende che ha trovato poi continuità fino al flop dei mondiali. Ma finchè i club si imbottiscono di stranieri, i risultati non potranno essere tanto diversi.
Infatti, se ricordiamo bene le prime volte in cui si è visto un attacco impiegarsi in numeri palla alla mano “stile AB”, è stato il Benetton sotto Mr. Crowley. Off-loads, ricircoli veloci, ricircoli no-look, attacchi in rapidità negli spazi… ricordo bene che, all’inizio, vedendoli mi chiedevo: “Ma chi si sono messi in testa di essere?”. Ed era una domanda a metà tra la preoccupazione e l’entusiasmo.
scusa pivez ma non sono corcorde con tutto quello che scrivi.
questo che oggi vediamo e applaudiamo viene da lontano, viene dalla volontà del passato presidente gavazzi di istituire dei centri di eccelenza e di formazione e le accademie, poi il progetto aboud, poi innocenti con la riapacificazione tra team azzurro e franchigie soprattutto vedi quella di treviso, poi i vari allenatori che ci sono stati e che hanno fatto imparare ai nostri giocatori come attaccare e le competenze specifiche per attaccare, vedi bradley, smith, ecc…, non ultimo bortolami che si è circondato di ottimi allenatori e preparatori atletici tipo zanni, insomma ognuno ha messo un mattone, e questo non è solo merito di kieran, ma di tutti quelli che ho chiamato in causa…., ahh dimenticavo, dei formatori regionali e delle accademie che ci hanno sfornato lamaro e compagni, e di un mago dal nome di un vino eccelso come brunello…………, insomma molta gente……, e molta voglia di cambiare.
dai che non siamo ancora tra i migliori, stiamo solo migliorando!!!!!!!!!!!!
Ma certo… Sono stato molto conciso, ma ho citato le accademie, c’è senz’altro un senso di rivalsa che parte da tutto il movimento, dopo un periodo nero!
Diciamo che il lavoro di Crowley è la ciliegina sulla torta…. A me piace il suo approccio di basso profilo, è il primo allenatore che non ha fatto proclami e profezie, ma ha cambiato l’atteggiamento dei giocatori!
Vorrei ricordarti cosa ha ereditato… Adesso plausi a tutti, ma al momento del suo incarico non avremmo nemmeno immaginato di poter essere così competitivi con la maggiore e in così breve tempo.
Unici momenti felici con l’ Under 20 ma tanti erano dubbiosi che le prestazioni dei giovani si sarebbero ripetute con la maggiore.
Fondamentalmente, avevamo la macchina, ma non il pilota giusto 😉
luke 10 ciao, penso e come abbiamo tutti visto sono cambiati molti fattori.
le franchigie sono aumentate non nel numero ma nella qualità, i centri di formazione lo stesso, aboud ha fatto per noi un mezzo miracolo, se non uno intero, insomma molta strada è stata fatta, con molto sbagli e con molte castronerie…., ma ora siamo qua, e purtroppo siamo in mezzo al guado, non siamo sulla riva opposta.
dobbiamo stabilizzare l’under 16-18-20, e portare su il livello delle zebre, se non pari a treviso ma quasi.
poi ci dobbiamo-si dovranno mettere ad un tavolo per ridurre gli stranieri nel nostro domestic e nelle franchigie, e aprire le porte a tutti i capuozzo che vogliono venire a vestire con consapevolezza la maglia azzurra.
lainagh, ondongu o come si chiama, dino lamb ecc…, non verranno mai, e meglio così, ora però copiamo la scozia e lavoriamo perché uno come tuloipotu spero sempre di avero scritto bene e di non avrlo storpiato, non lo perdiamo…., averlo lasciato al cardo è doppia sconfitta!!!
il passaggio all’alto livello prevede e prevederà molti infortuni, e quindi una rosa di almeno 4-5 giocatori per ruolo.
poi mi auguro che i bocie come ross vincent, o mey o odiase possano restare in un prossimo domani in italia in una franchigia e non emigrare. dobbiamo far si che le nostre due franchigie siano appetibili sia per ingaggi che per formazione, ma qua tutto dipenderà dallo staff della fir e dai presidenti delle due franchigie e dalle politiche sportive che vorranno implementare.
ora con questo secondo post, concordo pivez.
un cordiale saluto.
post scriptum
anche a me fa tanto piacere vedere un allenatore che non strombazza a destra e a manca…, arriveremo a breve a vincere ….. ecc….
Aggiungo un’altra considerazione. La nazionale dei vari Castrogiovanni, Parisse, Masi, ecc. ogni tanto vinceva una partita del 6 Nazioni, molto raramente due, ma poi prendeva delle tramvate nelle altre. La nazionale attuale sta cercando di centrare il focus di essere competitiva per 80 minuti con ogni altra squadra. A quel punto si può vincere come si può perdere, ma avremmo creato un circolo virtuoso per cui la sconfitta non è più avvilente creando uno status mentale da eterni sconfitti, ma, al contrario, diventa punto di forza per riprovarci la partita successiva. Certo che poi ogni tanto la vittoria deve arrivare, altrimenti il rischio di sentirsi eterni incompiuti si può insinuare
sono d’accordo su gran parte dei commenti, profondità, attacco. allenatore, oltre al fatto che per 20 anni, dopo dominguez, non abbiamo avuto un 10 di livello internazionale, e giocare senza 10 era un handicap mostruoso….
Felice di sentire finalmente qualche frase di compiacimento da parte dei nostri grandi giocatori del recente passato, oggi castro, ieri lo cicero…..quando sento il silenzio dei vari parisse, bergamasco e soci un po’ mi dispiace. Ora calma e concentrazione, vediamo di mantenere il trend in crescita.
buona giornata a tutti
Oh, se ga svejà anca Castrogiovanni…un po’ alla volta usciranno tutti 😌 Ad ogni modo, per me il grande merito è stato ricostruire tutto da zero…ma con testa. Secondo me qualcuno si è reso conto che dopo O’Shea non si poteva continuare in quello stesso modo…ovviamente all’inizio sono stati dolori, ma il lavoro di Aboud e Franco Smith prima e di Crowley poi, ora sta dando i suoi primi risultati. Io credo che sia
…ho inviato per errore. Dicevo: io credo che sia anche il motivo per cui non abbiamo più visto Parisse in azzurro, c’era bisogno di una rifondazione completa. E di una mentalità nuova. Nessuno ci credeva, tranne noi irriducibili. Lo stile di attaccare era stato implementato già da Smith, infatti se ricordate l’Italia segnò mete eccezionali tra il 2020 e il 2021, però mancava molto di tutto il resto. E mentre noi, un passo alla volta, progredivamo e svecchiavamo, gli altri continuavano con gli stessi da anni…e questo è un problema che potrà avere anche l’Irlanda.
Fava ti xe uno dei pochi che no ga pei sua ingua e no ga paura de dir queo che se giusto dir…anca in presenza di uno come.parisse.
Sei un forumista prezioso per la tua imparzialità.
Sbagli solo un aspetto, non dar credito a marco bortolami!!!!
Però te vojio troppo ben!!!
Ndemo a spaccarghe el b…o a quei coa rosa😇😇😇😇😇😇
Ahahahahah, Parvus, me vien uncora nervoso in certe partìe dea Benetton per indorare Bortolami, ma vedremo! Grazie come sempre della stima, come sai il bene è tutto ricambiato e mi auguro che riusciremo a conoscerci anche di persona, prima o poi. Sempre in alto gli Azzurri!!
Si vecio.
Per ora sono in convalescenza. Go fato l’intervento all’occhio al dolo. Da paura. Spero de non farghe naltro. Me ciaparia mal.
Avanti tutta.
Non è che magari, Parvus, sia stato Kieran a indicare alla società Bortolami come suo delfino?
D’altronde sembra simile il gioco dell’Italia e della Benetton.
Quando un blocco di giocatori si sposta dal club alla nazionale sapendo già movimenti e schemi, ne guadagna l’intera squadra.
Bea maik ti ga rajion elnse ga sveià anca eo!!!
Flavio penso di no e anche me lo auguro che così non sia.
Direi che in italia abbiamo delle belle teste, brunello, roselli, bortolami, e spero che a breve ne spuntino delle altre…., si parla di digiandomenico, spero sia vero, e mi auguro che faccia faviĺle come ha fatto con la nazionale femminile.
Io avrei messo connor dor, e aboud alla formazione con altri 10 italiani che imparassero bene.
Poi.non avrei perso smith, ma ora abbiamo kieran e sono orgoglioso di lui!!!
Come dico sempre treviso è decollata, ora tocca a parma!!!!
P.S.: giusto per curiosità, si sa che cosa faccia adesso Castogiovanni? Lo si era visto cimentarsi in TV (poco successo), che alleni non pare… è ancora nel giro del rugby a qualche titolo?
Mi sembra che possedesse alcuni ristoranti, ma potrei sbagliare. A livello rugbistico non credo faccia niente
Kieran Crowley gran allenatore. Paradossalmente per l’Italia serve un allenatore ancora più bravo che per le nazionali di primissima fascia dove più che un allenatore serve un manager.
Mi piace pensare che Crowley in realtà abbia imparato benissimo l’italiano, ma a finta di non saperlo per risparmiarsi rotture di maroni a raffica ed il rischio di essere frainteso ad ogni piè sospinto…..
Così parla poco, in inglese e lascia parlare i fatti.
Ahahah bèa teoria!
non e’ che stanno montando un po’ troppa pressione e ottimismo sui ragazzi?
Mah a me pare che i ragazzi siano consci delle loro possibilità, e lo hanno espresso loro chiaramente….La stampa estera non so, un po’ devono mettere le mani avanti… Però oggettivamente il passo avanti c’è e si vede.
Poi come dice giustamente Castro se il gruppo resta coeso e compatto i risultati li vedremo tra qualche anno, quando ci sarà anche l’esperienza internazionale.
considerazioni condivisibili.
solo che a leggere in giro sembra che abbiamo gia’ vinto la partita di twickenham!
tenere profilo basso, lasciare a loro la pressione dopo la sconfitta in casa con la scozia.
Spiace per loro ma sono già nostri 💪🏼🦉
Calma e gesso, ma si vede che è cambiato qualcosa.
Io mi ricordo delle vittorie azzurre in tempi recenti e anche non tanto recenti, raramente erano anche belle partite. Vinte, ma giocate sempre con mentalità conservativa,,gran difesa, coraggio, mischia.
Vederli così determinati, ma anche rilassati e divertiti è bellissimo.
Poi bisogna dire che alcuni giocatori sono cresciuti parecchio, Ruzza mi è sempre piaciuto, ma adesso sta diventando un giocatore di livello internazionale.
Adesso si attacca, ci si prova, hai la palla e sono gli altri che devono diventare matti per impedire una tua metà. E però, alla fine, è un’altra cosa giocare con Capuoz e Joane, invece che con Bellini ed Esposito. Servono giocatori in grado di finalizzare, di trovare il tempo, gli spazi, la giocata.
@Franzele e la differenza, ritengo, non stia solo nel saper finalizzare ma difficilmente a Ange e Ioane gli scivola il pallone in avanti o lo perdono per strada.
Si giusto franzele, calma e gesso.
Speremo de spakarghe e grespe del c…o a quei coa rosa…., soprattutto placcando uno in particolare.
Ouen farrel, spero de no aver storpià el so splendido nome, poareto!!!!😇😇😇😇😇