Campbell Johnstone fa coming out: è il primo All Black dichiaratamente gay

Noto che anche qui, come nel caso di Nemer, ci si divide e si discute molto perché i diritti civili e i tentativi di superare certi meccanismi mentali sono nervi scoperti nella nostra società e di conseguenza anche nel sottogruppo degli appassionati di rugby. Il mio intervento iniziale voleva sottolineare che dovrebbe essere una cosa normale e quotidiana poter esprimere il proprio orientamento sessuale senza stigma da parte di nessuno o, comunque, da chi dovrebbe essere una piccola minoranza. Se invece il primo coming out di un All Black fa notizia, vuol dire che chi stigmatizza alcuni aspetti della nostra quotidianità è invece una maggioranza. Da qui l’augurio (mio) che un giorno certe situazioni non facciano più notizia perché vorrebbe dire che la maggioranza delle persone non si fa nessun problema e ognuno può vivere liberamente il proprio orientamento fin dal primo giorno in cui si accorge di averlo. Un’amica di mia figlia si è accorta al liceo di essere lesbica. Il suo gruppo di amiche le ha fatto una specie di processo, ovviamente con condanna finale, ovvero l’ostracismo dal gruppo. Ecco perché dico che c’è ancora tanta strada da fare fino al giorno in cui, spero, queste non saranno più notizie da scrivere su un giornale o un blog