Due seconde linee in più a disposizione degli Azzurri
Sei Nazioni 2023, Italia: ai convocati si aggiungono Riccardo Favretto e Edoardo Iachizzi
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E vaiiiii!!!!!
FELICISSIMO!!!!!
Lo ammetto Parvus, ho pensato subito a te
Siamo in due! Io mi sarei portato pure Montemauri in raduno, sia mai…
Cold grazie.
Per me, la sala macchina cioè la seconda linea, è quella trincea invalicabile da dove poi puoi lanciare, uno sbilurino come capuozzo o un petardo come bruno o un elusivo gesi… ( lo so che gesi sta male)
Per me le seconde linee sono fondamentali, e quella meta di iachizzi che si aĺlunga in totale spinta, è l’emblema di quello che gli hanno insegnato in francia e che noi abbiamo assolutamente bisogno.
Dobbiamo pensare che fuser si sta avviando a lunghi passi verso il fine carriera e uno come favretto ha bisogno di stare assieme con atleti performanti per crescere ulteriormente.
Ottimi ingressi. Tuttavia la coperta resta corta nei 3/4: mancano all’appello Marin, Garbisi e Ioane (e hai detto cotiche). Speriamo che Lucchin sia ok e che Minozzi recuperi dal KO contro la Romania…
Ottimo. Intanto è già coperto l’eventuale infortunio di Zambonin oltre a mettere dentro due giocatori con un buon futuro davanti. Ora aspettiamo di sapere come sta Minozzi
Però, se non ha chiamato nessuno, forse è recuperabile in tempi brevi. Spero
Già, stesso mio pensiero!
Vedi che adesso Odogwu sarebbe servito? Scherzi a parte penso che se ci fossero stati dubbi su Minozzi avremmo visto chiamare Lazzarin o Campagnaro.
Significa quindi che Zambinin non ce la fa? 🙁
Contentissimo per i neo convocati comunque, buon lavoro 🙂
mah, è sempre tra i convocati, forse se non ce la facesse per la prima partita l’avrebbero tolto
finalmente Iachizzi, dopo anni di professionismo in Francia, non si capiva perchè non gli venisse data un opportunità
Crowley che fa l’intervista in inglese su Sky Italia fa pena.
In un mondo ideale tutti hanno il C2 di italiano. Tuttavia, io preferisco di gran lunga capire cosa l’allenatore vuole dire, le sue esatte parole, e soprattutto voglia che possa esprimere concetti complessi, dicendo esattamente quello che ha intenzione di dire: se ciò è possibile solo in inglese, per me va benissimo. Le interviste in italiano, se non parli bene italiano, risultano di una povertà assoluta, non si hanno informazioni, sono quasi solo concetti astratti (ci sono parecchi esempi in passato). Io la vedo così, sono felice che Crowley parli inglese e spero continui a farlo
Completamente d’accordo
D’acuerdo 😉 però magari esiste anche il B1 o B2 (che poi ‘ste classificazioni non mi sono mai piaciute molto ma per capirci: non c’è solo il traduttore professionale e chi sa solo ordinare un gelato, in mezzo c’è un ampia gamma di livelli anche più di quella classificazione in lettere e numeri)
Tra l’altro, almeno ai miei tempi, ste sigle erano sempre riferite al linguaggio tecnico, nel senso che io ho un B2 certificato… ma ad agraria! Perciò posso discorrere di incrementi di biomassa in un bosco di latifoglie ma il gelato lo ordino a gesti…😱
Tranne i gusti alla frutta, quelli li so!🤣🤣🤣
@Coldcoldman
Si Crowley è meglio che parli in inglese almeno capiamo, come faceva O’Shea. Entrambi hanno avuto grossi problemi con la lingua di Dante, e ciò rimane inaccettabile.
Bei tempi quando il nonno di heidi le perdeva tutte ma si faceva intervistare in italiano.
Per me Crowley può parlare anche in marziano, anche perché, a parte la rottura di scatole del fatto che le conferenze stampa durano il doppio, per il resto non me ne faccio un problema. Però mi dispiace per lui che l’Italia se la gode a metà perché avrà anche qualche momento libero e nei suoi cinque-sei anni che vive qui è sempre come se fosse un turista in visita e non dappertutto si parla fluentemente inglese. Magari se va a mangiare ad un ristorante e il menù è scritto in italiano avrà sempre bisogno di qualcuno che gli traduca quello che vuole mangiare. E, per dirla come Aries, se vuole un gelato deve indicare i gusti a gesti
Ma no, Fabfab, non credo sia al livello di non capire il menu al ristorante, andiamo…Crowley lo capisce l’italiano, ma non lo parla, sono due cose estremamente diverse. A me fanno più specie i giocatori in maglia azzurra che non spiccicano una parola di italiano, più che altro…pian piano ormai lo stanno imparando tutti, però, recentemente anche Sisi e Negri li ho sentiti fare interviste in italiano. Chi non lo parla ancora sicuramente è Varney, penso anche Polledri (ma non ne sono sicuro) e poi Ioane e Halafihi, che però non hanno alcuna origine italiana. Credo siano rimasti veramente pochi ormai.
Ovviamente parlavo in maniera paradossale, voglio sperare che 5-6 anni all’estero qualcosa ti abbiano insegnato a livello di conoscenza della lingua. C’è da dire che se tu andassi in Francia o in Gran Bretagna col cavolo che ti lascerebbero parlare nella lingua madre, i francesi per sciovinismo e i britannici perché snob e perché si suppone che l’inglese lo conoscano tutti. Non a caso gli arbitri internazionali, anche se giocano Italia contro Francia, parlano inglese ad entrambe le squadre
Come Parvus, anche io sostenevo la chiamata di Iachizzi e finalmente ci hanno accontentato! Mi sa che davvero qui qualcuno ci legge…ahahahahah. Favretto non lo aspettavo, sinceramente, seppur fosse tornato a giocare in modo piuttosto positivo con la Benetton, perlomeno non ora. Che poi vedano il campo è tutto da stabilire, intanto ci sono…sarebbe comunque interessante vedere come Iachizzi funziona con Ruzza. Vedo che la nazionale di Crowley è estremamente “avanti”, ahah, mentre pochissimi sono i tre quarti.
Giusta e oculata la convocazione di Iachizzi e Favretto. Questa volta sono concorde al 100% con le convocazioni. Un solo dubbio (ma la convocazione ci sta): la condizione di Minozzi. Forse, come è stato già detto avrei convocato insieme alle due seconde linee anche Montemauri che aggiungerebbe all’evenienza (leggasi ev emergenza) cm (specie nel triangolo allargato), abitudine al ruolo di mediano di apertura ( seppur in Top 10), un ottimo calcio (specie nei piazzati anche angolati) e un’utile adattabilità ad estremo. Riprendendo l’intrigante metafora di Parvus concordo sul fatto che le 2 linee debbano costituire una trincea invalicabile. Bene quindi allargare la concorrenza. Per me il titolare al fianco di Ruzza rimane Cannone senior. Come credo abbia detto Pavanello (spero di non ricordare male) i due fratelli Cannone sono due guerrieri e io a loro non rinuncerei mai. Così come mai rinuncerei a Capitan Lamaro, inserito assieme a Capuozzo nei top 20. Richiamando la metafora “carsica” (trincee) le 3 linee sarebbero i nostri assaltatori che sbalzano dalle trincee. Il terzetto di partenza, oltre ai già citati Lamaro e Lorenzo Cannone, penso che sia davvero ben completato (ed affiatato) dall’ottimo Manuel Zuliani. Un terzetto promettentissimo e giovanissimo (24, 21 e 22 anni).