Inghilterra: le nuove regole sui placcaggi dalla prossima stagione

Tutto il rugby giovanile e comunitario (dalla National One in giù) seguirà le nuove linee guida della RFU

COMMENTI DEI LETTORI
  1. carpediem 20 Gennaio 2023, 11:26

    bene. così, giocoforza , le difese dovranno salire più veloci di oggi e si vedranno più placcaggi dominanti .
    Resto dell’idea che il focus rimanga sulle ruck , le entrate di spalla , il sealing off e come qualcuno spiritosamente ha scritto, il sitting off che inizia la sua fase ascendente , per me, le prese al volo devono essere appannaggio di chi sin trova più vicino alla verticale del pallone e l’avversario non deve nemmeno toccarlo.

  2. gian 20 Gennaio 2023, 12:01

    Mah? Il principio è giusto, i problemi sono altri, però
    1- già adesso a livello giovanile si richiederebbe, ovunque, il placcaggio alla vita, quello più alto è concesso in forza di mancanza di coordinazione o poca preparazione tecnica dei ragazzini, ma vengono punite tutte le prese vicino alle spalle;
    2- gli juniores tendono a placcare basso, il placcaggio si alza a man mano che si velocizza il gioco e le fasi;
    3- i dilettanti placcano alto perché sono ignoranti e poco allenati, ma vanno piano e non succede niente, inoltre nessuno di quelli andrà mai pro;
    4- i pro placcano alto per bloccare la palla e perché si va via ad un ritmo talmente alto che abbassarsi troppo rischia di diventare un gesto troppo lento e non essere abbastanza fisico per fermare certi frigoriferi su una MotoGP. Inoltre, come già detto, ci sono le pulizie che sono ancora più pericolose. Se vuoi migliorare devi rallentare il gioco, disinsegnare le linee dritte e dare la possibilità a chi corre di avere spazio e poter puntare sull’aggiramento prima che sullo sfondamento continuo

  3. Parvus 20 Gennaio 2023, 12:27

    Vediamo dopo come sanzioneranno ouen farel.

  4. Fabfab 20 Gennaio 2023, 12:43

    Certo si evitano gli scontri testa contro testa (a meno che l’attaccante non si abbassi molto per evitare il placcaggio), ma se dovesse essere allargato a livello di professionisti, il danno derivante dallo scuotimento dovuto al placcaggio duro di un difensore di 100 kg rimarrebbe. Diciamo che l’abbassamento del placcaggio ridurrebbe il danno (vado a occhio) del 20%. Ma soprattutto l’Irlanda dovrebbe rivedere tutto il proprio approccio 🙂. Battute a parte, ha ragione Gian quando dice che il rugby si è evoluto nell’autoscontro più che nell’elusione precludendo anche la carriera a giocatori molto tecnici, ma con fisico normale. Spero che i vari Capuozzo e pochi altri giocatori riescano pian piano a invertire il trend, puntando più sull’aggiramento dell’avversario anche se lo sfondamento è sempre esistito. Per quanto riguarda le ruck, ho visto un filmato qualche giorno fa con Inghilterra e Galles dei tempi di Wilkinson, quindi vent’anni fa circa, dove ancora ci si spingeva per poter effettuare una controruck e non esisteva la pulizia. Io non so da quando si è trasformata la ruck in un incontro di judo o di lotta libera, ma so che basterebbe ripristinare la regola che in ruck si spinge e basta e non si ribalta l’avversario senza palla

    • gian 20 Gennaio 2023, 13:20

      Vero che è sempre esistito lo sfondamento, ma una cosa è farlo a 50 all’ora contro uno o due avversari 20 volte a partita, una è farlo 100 volte a partita a 130 all’ora contro una linea che è lì proprio per fermarti su quel tipo di gioco

      • Fabfab 20 Gennaio 2023, 14:28

        Gian, anche un tempo c’erano giocatori molto grossi e molto veloci che facevano dello sfondamento il marchio di fabbrica. Non una o due volte, ma tante volte a partita. La differenza è che o giocavano n. 8 o comunque in mischia. Ora abbiamo centri, ali ed estremi dello stesso peso di un pilone, ma con la velocità di un centometrista. La differenza è tutta qui

        • gian 20 Gennaio 2023, 16:07

          Vero, giocavo terza ala e di Lillo i che partivano o venivano butteri dentro ne ho presi tanti, ma, appunto, erano molto più lenti e io andavo alla cintura perché doveva andare a terra e da lì fare ruck, dove i miei potevano contrastare in spinta. Un altro sport

          • gian 20 Gennaio 2023, 16:08

            “lilloni” non “Lillo i”, correttore infame

  5. marino 20 Gennaio 2023, 13:53

    Fine del rugby. Diventerà uno sport tipo il basket con la palla ovale su un campo di erba.

    • marino 20 Gennaio 2023, 13:54

      Che non è detto che sia un male. Però non sarà più rugby ma un’altra cosa

      • Fabfab 20 Gennaio 2023, 14:25

        Non so quanti anni hai. Ma quando giocavo io, quarant’anni fa, ti insegnavano fin da piccoli a placcare alla vita e poi scivolare con le braccia lungo le gambe. Ed era rugby anche quello. È uno sport che col tempo si è evoluto o involuto a seconda dei punti di vista. L’importante è sapere in che direzione vuole andare

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