Il Board ha chiesto agli arbitri di far rispettare in maniera più precisa e costante le regole già presenti, come quelle dei 90 e 60 secondi per trasformazioni e calci di punizione
Le nuove direttive di World Rugby sulle perdite di tempo
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Ho visto lo “shot clock” introdotto nel tennis (25” per iniziare il movimento di servizio) e sembra funzionare (= Nadal si è adeguato), anche se rimane una certa discrezione dell’arbitro che solitamente abbuona la sanzione se lo scambio precedente è stato particolarmente tirato e lungo. E ci sta.
Qui rimangono ancora delle situazioni in cui il generico “non perdere tempo” lascia tutto al buon senso dell’arbitro, il che per me va bene perché nel rugby quest’ultimo è un vero e proprio direttore di gara, però lo lascia esposto agli strali del Rassie Erasmus di turno che si sente penalizzato dalle sue azioni.
Mi vedo già i Casabianca di turno a scandire il tempo per mischie e touche…
Di positivo ci sarà che impareremo meglio la teoria della relatività di Einstein con una nuova scoperta.
Lo scorrere del tempo varierà in base al colore della maglietta
🙂
Applicazione da manuale del metodo sperimentale!👏👏👏 Ricordo anche chiaramente di aver visto il tempo andare indietro, sui campi da rugby si vedono cose che nemmeno nell’acceleratore a Ginevra
Sarebbe ora di iniziare a castigare pesantemente i Rassie Erasmus di turno (è in ottima compagnia), invece di quantificare, regolamentare, precisare, disciplinare… Insomma, alla fine della fiera, dare più paletti alla direzione di gara. Temo aumenteranno gli arbitri-soldatino, che senza tmo, cronometro e aiuto da casa non decidono neanche se allacciarsi prima la scarpa destra o la sinistra.
Da questo punto di vista il derby di sabato mi sembra aver lasciato a desiderare e Piardi avrebbe dovuto pretendere più celerità da entrambe le squadre