Under 18: Italia nettamente battuta dall’Irlanda

Un brutto primo tempo condanna i giovani Azzurri alla sconfitta, ma gli ospiti si sono comunque rivelati generalmente migliori. Finisce 43-10

COMMENTI DEI LETTORI
  1. rugbymalato 5 Novembre 2022, 13:57

    I ragazzi sono scesi in campo carichi a 1000, forse troppo carichi. Primo tempo segnato dai troppi falli e i due cartellini gialli. Il gruppo è buono e le mete sono quasi tutte venute da demeriti nostri piuttosto che meriti loro. Da segnalare le buone individualità di Gritti (seconda e figlio d’ arte), di Sari (il 9) e del terza linea numero 6 che credo si chiami Casartelli. Se dovessi dare un consiglio a Santamaria gli direi di lavorare sull’ approccio mentale alla partita!

    • franzele 5 Novembre 2022, 14:02

      E sull’approccio “non far cadere la palla ogni tre passaggi” che sia il caso di lavorarci?
      Ma bastasse quello, siamo indietro di brutto.

  2. ginomonza 5 Novembre 2022, 14:29

    Che sia l’,effetto aboud?

    • CollinaOvale 5 Novembre 2022, 15:06

      Spiace molto per i ragazzi perché hanno subito una lezione molto pesante. Soprattutto nel primo tempo poche idee, indisciplina, molti errori di manualità e di visione del gioco ( la metà di intercetto sulla rimessa laterale è sanguinante), sembravano anche poco confidenti tra loro. Comunque bisogna continuare a farli giocare, allenarsi e crescere con intensità , forse stanno pagando sulla propria pelle lo sciagurato smantellamento dei CDF e l’attuale scarsità numerica di giocatori che si possano confrontare a 17/18 anni con l’alto livello. I Poli di formazione territoriali sono almeno per ora un drammatico flop perché illudono di allargare la base dei giocatori ma mancano di qualità, intensità e finalizzazione all’alto livello. Mi auguro che sia solo un momentaneo passaggio a vuoto.

    • CollinaOvale 5 Novembre 2022, 15:06

      Spiace molto per i ragazzi perché hanno subito una lezione molto pesante. Soprattutto nel primo tempo poche idee, indisciplina, molti errori di manualità e di visione del gioco ( la metà di intercetto sulla rimessa laterale è sanguinante), sembravano anche poco confidenti tra loro. Comunque bisogna continuare a farli giocare, allenarsi e crescere con intensità , forse stanno pagando sulla propria pelle lo sciagurato smantellamento dei CDF e l’attuale scarsità numerica di giocatori che si possano confrontare a 17/18 anni con l’alto livello. I Poli di formazione territoriali sono almeno per ora un drammatico flop perché illudono di allargare la base dei giocatori ma mancano di qualità, intensità e finalizzazione all’alto livello. Mi auguro che sia solo un momentaneo passaggio a vuoto.

    • LiukMarc 5 Novembre 2022, 17:37

      Come fa ad essere l’effetto Aboud che è andato via sei mesi fa? I giovani vanno ad annate, e se è vero che abbiamo avuto un paio di annate ottime anche a livello U18, non è sempre stato cosi anche sotto Aboud. Per me potrebbe essere anche un “effetto pandemia” con tanti ragazzi che hanno lasciato gli allenamenti.

      • CollinaOvale 5 Novembre 2022, 18:10

        Da contratto Aboud è andato via sei mesi fa ma la demolizione del suo progetto è partita dopo le elezioni di Innocenti ossia nel marzo 2021. . La pandemia ci ha messo il suo ma in particolare il 2005, ossia i ragazzi di questa Undet 18, risentono indubbiamente di almeno un paio di anni di basso livello che la chiusura dei CDF non ha fatto altro che peggiorare. Penso che avremo sempre di più nazionali giovanili con maggioranza di ragazzi provenienti da società strutturate, gli altri se pur con talento saranno lasciati al loro destino non avendo più un luogo fisico, i CDF, dove poter sperimentare l’alto livello.

        • Pivez 5 Novembre 2022, 18:46

          Quoto, mio figlio ha giocato con la maggioranza di questi ragazzi, la prestazione di oggi è lo specchio del rugby giovanile post covid… I 2005 sono rimasti fermi praticamente un anno, società storiche come Mogliano faticano a mettere insieme 30 giocatori per la U19, figuriamoci club meno strutturati, in U19 c’è il pieno di squadre “collage” composte dai pochi rimasti delle società minori.
          Il comitato regionale Veneto ha messo in piedi una serie di allenamenti su base settimanale itinerante, che più che altro mirano a fare selezione e basta….troppo poco.
          E’ se la situazione è triste in Veneto, figuriamoci al centro sud… semplicemente il rugby sparisce, quanti ragazzi del sud, della Lombardia o Piemonte in questa U18? Mi rifiuto di pensare non si possano esprimere più talenti da tutto lo stivale…

        • LiukMarc 5 Novembre 2022, 21:00

          Ma non sono rimasti 4 centri ancora in funzione? Forse ricordo male io.
          Comunque può essere che il cambio di impostazione porti intoppi o singhiozzi, vediamo se il nuovo (cui va dato tanto tempo quanto se ne è dato a questo per vederne i risultati) porterà a qualche buon risultato a sua volta. Non che mi trovi favorevole (a meno che davvero il primo fosse troppo costoso per le casse federali) ma almeno gli do il beneficio del dubbio

          • Pivez 5 Novembre 2022, 22:41

            No sono 2… Roma e Milano…. Il resto è demandato ai club.
            A Verona accademia privata, in provincia di Treviso accademia della Marca con base in Benetton, Mogliano fa da sé, Petrarca idem.

          • CollinaOvale 5 Novembre 2022, 22:42

            Ora ci sono 2 centri: uno a Milano e uno a Roma, poi 8 poli sul territorio, quello più a sud è Firenze/ Prato . I poli raccolgono alcuni ragazzi delle sole società aderenti e di solito fanno 2 allenamenti a settimana, senza alcun legame con alto livello o attività di scouting e selezione, almeno fino ad ora.

          • Pivez 5 Novembre 2022, 23:30

            Annata 2005 in provincia di Treviso l’anno scorso 1 allenamento a settimana e manco a contatto… Solo skills e selezione.
            Agli allenatori pagheranno un buono carburante, niente medico agli allenamenti e ci si appoggia alle strutture dei club disponibili.
            Ogni tanto penso che è un miracolo essere nel 6 Nazioni.
            Non dobbiamo stupirci dei risultati, i ragazzi rispecchiano la realtà del rugby in Italia… Passione tanta per uno sport così duro… Zero soldi e conseguentemente poca professionalità!

  3. Parvus 5 Novembre 2022, 17:33

    si certo, manca l’irlandese, e si vede.
    aboud docet.

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