David Campese ci va giù duro: “Il TMO e gli arbitri stanno rovinando il rugby”

La leggenda australiana non risparmia dure critiche alla direzione intrapresa dal rugby di oggi

COMMENTI DEI LETTORI
  1. LiukMarc 6 Settembre 2022, 09:20

    Vabbè David, il tuo rugby era sicuramente diverso, per il tipo di gioco, i ritmi, gli impatti, la fisicità, e – va detto – attenzione ai colpi che i giocatori si scambiavano.
    Posto che come base del discorso posso essere d’accordo (ma non per protagonismo arbitrale, ma piuttosto mancanza di coerenza), se c’è un fallo l’arbitro mica può lasciare correre. E se ce ne sono tanti mica è colpa dell’arbitro, è dei giocatori. Sta a questi comportarsi in un certo modo. Perchè se abbiamo gli arbitri protagonisti, abbiamo anche i giocatori fallosi quasi senza senso, e simulazioni da pallatonda.
    Piuttosto discutiamo di alcune regole cervellotiche che si potrebbero eliminare, mentre qui ad ogni stagione se ne aggiungono (e vai tu a spiegarle che quando l’ovale entra in area di meta dipende da chi lo porta, chi tocca, e da dove si riparte)…

    • Totalmente incompetente 6 Settembre 2022, 09:40

      Però…LiukMark…la compessità del rugby fa parte del suo fascino…e molte delle regole sono sempre state là
      Se semplificassimo troppo, arriveremmo al League, semplicemente perchè toglieresti ai giocatori la necessità di dover avere molta consapevolezza tattica e strategica in una situazione a più fattori…

      Credo che il problema arbitraggio sia già stato rilevante nel passato… Oggi la difficoltà sicuramente è data dalla velocità ed intensità del gioco. Si parla spesso di quanti più minuti in gioco sia la palla ora rispetto al passato… questa cosa ha per forza un impatto anche sull’arbitraggio, al di là di quali siano le regole

      • LiukMarc 6 Settembre 2022, 10:08

        Sul tuo primo punto, assolutamente. E’ uno dei motivi per cui è sempre piaciuto anche a me. Anche vero che comunque si è andati ad aggiungerne (di regole) – spesso per cercare di salvaguardare la salute dei giocatori – il che per me ci sta fino ad un certo punto. Il 50/22 è un esempio. Spettacolare eh, ma tu spiega ad un neofita che in base a dove calci e come cade l’ovale (se in campo o fuori) cambia la ripartenza. 🙂
        Sul tema arbitraggio, probabilmente è cosi. Certo che le TV hanno ampliato l’importanza e la lente di ingrandimento sotto cui gli arbitri sono posti.

    • Shakespeare 6 Settembre 2022, 22:50

      Non e’ solo un problema di regole, ma anche di come si sceglie (arbitrariamente…) di applicarle seconda della “moda” prevalente. Per esempio, nelle regole non c’e’ scritto da nessuna parte che in mischia si puo’ introdurre la palla direttamente in seconda linea, e nemmeno che il mediano di mischia ha la “licenza” di tallonare con le mani… eppure questi sono scorrettezze che negli ultimi anni nessuno fischia. Altre scorrettezze che non sono mai state fischiate adesso o nel futuro potrebbero diventare il centro dell’attenzione arbitrale.
      In questo modo si crea solo confusione negli spettatori perche’ la stessa azione potrebbe essere interpretata in modo completamente diverso a seconda dell’arbitro, della situazione e, magari, del colore della maglietta.
      Secondo me non aiuta.

  2. Maggicopinti 6 Settembre 2022, 09:56

    Mah….a me pare che il TMO, pur con la discrezionalità inevitabile di situazioni 50/50, oggi impedisca cose scandalose che si vedevano all’epoca di Campese, in cui le nazionali “tradizionali” erano smaccatamente favorite dagli arbitri. MI viene in mente un furto clamoroso alle Fiji al mondiale 1999 (Paddy O brien arbitro che regala una meta clamorosamente irregolare alla Francia, e ne toglie una regolarissima alle Fiji). O la meta non data alla francia nella semifinale 1995. O diverse decisioni “controverse” contro l’Italia anni ’90 quando giocava con le home nations…

  3. Dusty 6 Settembre 2022, 09:57

    Io credo che gli arbitri così come i giocatori e i tecnici si siano molo evoluti rispetto al passato e quindi oggi abbiamo dei protagonisti più preparati sia fisicamente sia tecnicamente. Nel particolare gli arbitri hanno delle competenze superiori a quelle dei colleghi di qualche anno fa. Fanno molta più analisi anche grazie ai supporti tecnici a disposizione ed arrivano a dirigere i match molto più pronti. Non dimentichiamo inoltre che la stragrande maggioranza, Italia a parte, ma questo è un’altra storia, sono professionisti e dedicano una cura meticolosa alla preparazione delle partite. Le dichiarazioni di Campese sono per sua stessa ammissione dettate dal fatto che si sente inascoltato in patria e questo lo ha portato ad assumere un atteggiamento un pochino rancoroso.

  4. d_trulliaj 6 Settembre 2022, 10:05

    massimo rispetto per Campese, ma opinione non richiesta

  5. Il Bonzo Tama 6 Settembre 2022, 10:33

    Questo sta fuori

  6. onit52 6 Settembre 2022, 11:40

    Una domenica di tanto anni fa andai a vedere una partita , che sembrava scontata , ma volevo vedere la corazzata Milan …e pazienza che la vittima sacrificale era il simpatico e coriaceo Casale ….invece il Milan ( mi pare unica sconfitta nel suo campionato) le prese vinse appunto Casale …un giocatore / persona da quel giorno mi venne antipatico ( per quel poco che può valere) ..ma antipatico forte ..fu Campese il quale uscì tra i fischi non stringendo la mano a nessuno ed evitando tutti in maniera palese ….questo mi pare ..(.visto che i 🏉 sti si vantano di questo ) ..in contrasto con quel codice comportamentale sbandierato ……anche in questa occasione ( secondo me ) ha torto …la velocità ,gli impatti ,e qua mi fermo, sono due volte superiori a quelli dei tempi suoi…. è doveroso e necessario che ci sia la possibilità di controllare le fasi di gioco dubbie ..questo per primo in favore dei protagonisti in campo…
    poi come detto sopra magari certe regole vanno applicate meglio o riviste…ma il concetto è quello.

    • Dusty 6 Settembre 2022, 12:50

      condivido quello che hai scritto, però tutti quei puntini cosa significano?

      • Mich 8 Settembre 2022, 12:53

        Sono andato in confusione anch’io. Non capisco se è per dare una precisa sfumatura all’intervento, censurae altre frasi o se si tratta di intercalare dattilografico.

  7. Parvus 6 Settembre 2022, 17:15

    Caro Campese, non ti ascoltano perché hai il cognome leggermente italiano!!! Tutto qua!

    • aries 6 Settembre 2022, 21:54

      Beh dipende… Si fosse chiamato Cutolo per esempio (molto italiano anche questo), 10 min di udienza glieli avrebbero dati…🙂

  8. mikefava 6 Settembre 2022, 19:25

    Il rugby ha le sue regole e ok. Le sue regole sono comunque interpretabili in larga parte, da qui ne esce che l’arbitro non sarà mai equilibrato nelle scelte e avrà delle particolari casistiche in cui fischierà in un modo anziché nell’altro. Ormai si è arrivati a studiare l’arbitro e a vedere cosa fischia, a chi e come, per poterlo aggirare in partita…ecco, lo trovo un po’ eccessivo. Sgravare il rugby di qualche regola non sarebbe male. E comunque, pure con il TMO, uno vede quel che vede o che vuole vedere…esempio: la prima meta della Georgia contro l’Italia quest’anno era più che opinabile. Avremmo perso lo stesso, per carità, ma una meta comunque non è cosa da poco. Campese esagera, ma un fondo di verità c’è.

  9. gian 7 Settembre 2022, 10:19

    Come diceva una vecchissima intervista pallatondara “sono d’accordo a metà con il mister”, nel senso che arbitri e TMO avrebbero bisogno di una regolata, i fischietti avendo meno personalità e manie di protagonismo, tanto da credere di poter fare fluire la partita come la intendono loro (come dice qualcun altro, ormai si studiano gli arbitri, mentre dovrebbero essere una semplice parte della partita, come il campo) ed il TMO venendo usato cum grano salis, ovvero benissimo per controllare gravità e volontarietà di un fallo, se c’è un fallo non visto o un dubbio in proposito, se la meta dubbia ci sia o meno, se ho fatto un avanti cruciale, se voglio rivedere un fallo su cui ho lasciato vantaggio; meno se devo guardare 20 volte ogni meta a meno di 10 metri dalla linea laterale, se riguardo 80 volte qualsiasi contatto solo vagamente dubbio e simili, tanto che a volte pare che cerchino quel minimo particolare che può dargli ragione, anche se l’evidenza gli da torto.
    La colpa vera è, comunque, del regolamento (che, per ragioni a volte reali, ma spesso opinabili o rivolte a portare il gioco in certe direzioni, ormai è intasato di regole e regolette che fanno diventare ogni movimento potenzialmente falloso), dei giocatori e del ritmo che tengono; gli uni sono dei bestioni velocissimi abituati a fare un certo tipo di gioco più duro e meno tecnico (un tempo era difficile vedere un placcaggio ad altezza petto, adesso ti stupisci a vedere gente che placca alle gambe, ad esempio), mentre il secondo comporta tempi di reazione quasi azzerati, per cui un giocatore che legge male una situazione o a cui lo scenario cambia improvvisamente, non ha nessuna possibilità di adattarsi e, quindi, finisce per arrivare in maniera scomposta e, quindi, ad altissimo rischio infrazione

  10. Fabfab 7 Settembre 2022, 10:23

    Il TMO dovrebbe servire principalmente per l’assegnazione della meta in condizioni dubbie e per rivelare falli pericolosi sfuggiti all’arbitro o comportamenti violenti o antisportivi da parte dei giocatori. E qua non ci vedo niente di male anche se in una situazione 50/50 una squadra ne uscirà scontenta. Invece sottoscrivo quello che hanno detto molti sulla uniformità di giudizio. Le tante regole che ci sono dovrebbero essere sempre applicate allo stesso modo. Invece sappiamo benissimo che il fallo che costò il cartellino rosso a Faiva con l’Irlanda (e con la assurda regola di giocare in 13) in altri casi diventa giallo e in altri ancora nessun cartellino, ma solo calcio di punizione. Ecco, su questo ci sarebbe tanto da lavorare

  11. mistral 7 Settembre 2022, 12:19

    …Campese, idolo del rugby di altri tempi, a me sta simpatico, ho pure una sua maglia autgrafata (uno dei tanti, tantissimi, troppi match di addio che fece all’epoca, e oggi c’è chi si lamenta di Parisse! 🙂 )… detto questo, caro David, hai torto marcio, nel rugby union non ci sono prima i giocatori, poi i tifosi e poi l’arbitro, ci sono prima e soprattutto le “regole” senza le quali questo nostro amatissimo gioco-sport sarebbe ben poco di diverso da altri con palla ovoidale, sferica e similari… per cui calma, è vero che l’arbitro a volte fischia “troppo”, ma se parti dal concetto che lo fa per distruggere il gioco sbagli, forse più semplicemente cerca di evitare che molti, troppi scontri fisici esasperati da una condizione atletica che non è più quella amatoriale dei nostri nostalgici anni ’70 e ’80, si tramutino in un doloroso calvario clinico per chi ne rimane coinvolto (a torto o a ragione poco importa)… cordialmente…

  12. Mich 8 Settembre 2022, 12:50

    “vorrebbero godersi una partita ricca di mete, non di calci piazzati in seguito ai fischi arbitrali”. Beh, dovrebbe direlo ai giocatori che commettono falli, spesso inutil, non all’arbitro che li fischia in base al regolamento (non scritto da lui).
    Sul protagonismo arbitrale, sinceramente ci vedo qualcosa di personale e non di obiettivo perchè l’arbitro è una figura centrale, ed un arbitro che si fa da parte e si spaventa di fischiare per non rovinare lo spettacolo sarà responsabile di un massacro. Sinceramente questa prosopopea del rugby da fango e birra inizia a stancare.
    Non capisco l’intervento di Campese sinceramente.

  13. roslog 18 Settembre 2022, 16:26

    Sono non d’accordo, ma d’accordissimo con Campese. Decisioni incomprensibili, fischi a senso unico, interruzioni a go-go, calci di punizione decisivi a dispetto dei meriti o demeriti delle squadre in campo, e chi più ne ha più ne metta. Per uno spettatore medio come il sottoscritto la partita di rugby è quasi sempre condizionata nel risultato e nel gioco da arbitri che vogliono evidentemente fare da protagonisti. Il pubblico al termine della gara mestamente lascia lo stadio con un unico interrogativo: ma non dovevamo vedere una partita di rugby? Non difendo l’anarchia di gioco e le partite internazionali per come sono arbitrate dimostrano che esiste la possibilità anche in questo sport di far prevalere l’agonismo e la tecnica (cioè l’aspetto sportivo) non certo il pavoneggiarsi degli arbitri.

Lascia un commento

item-thumbnail

European Onrugby Ranking: Northampton in vetta, risalita incredibile dei Lions

Perde leggermente terreno il Benetton Rugby, scivolone dei Chiefs

24 Aprile 2024 Terzo tempo
item-thumbnail

Siya Kolisi è nella lista delle 100 persone più influenti del 2024 di Time

La nota rivista ha inserito il capitano del Sudafrica nel suo prestigioso elenco di personalità

18 Aprile 2024 Terzo tempo
item-thumbnail

European OnRugby Ranking: il Benetton guadagna tre posizioni, Tolosa sul podio

I Trevigiani salgono ancora dopo la vittoria nei quarti di Challenge, Bordeaux fuori dalla Top10

17 Aprile 2024 Terzo tempo
item-thumbnail

European OnRugby Ranking: balzo in avanti del Benetton, Bordeaux entra nella Top 10

I biancoverdi trevigiani salgono ancora dopo la vittoria con i Lions. Le Zebre scendono di una posizione

9 Aprile 2024 Terzo tempo
item-thumbnail

European OnRugby Ranking: il Benetton vince e risale, Northampton si avvicina alla vetta

I biancoverdi risalgono la nostra classifica dopo aver battuto Connacht. Le Zebre pagano la sconfitta coi Dragons

2 Aprile 2024 Terzo tempo