World Rugby Ranking: sorpasso Georgia, l’Italia perde due posizioni

I Lelos conquistano la 12esima posizione, l’Italia scala in 14esima

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Hrothepert 11 Luglio 2022, 11:04

    Prima potevamo asserire che la classifica, per quanto riguardava la posizione della Georgia davanti all’Italia era falsata dal meccabnismo di calcolo e dal fatto che l’Italia incontrasse quasi sempre le Tier1 e la Georgia le Tier2, da ieri è una classifica veritiera!!!!

  2. Giorgio Brera 11 Luglio 2022, 11:41

    Tutte le nostre consorelle del 6N hanno vinto portandosi a casa scalpi importanti laggiù a sud. Non so se questo è segno di una tendenza, non credo, ma fa comunque effetto. La vittoria gallese in Sudafrica è peraltro totalmente in controtendenza rispetto a quanto si è visto in URC dove hanno vinto le squadre sudafricane e dove le gallesi hanno fatto abbastanza schifo. Insomma se qualcuno si mette a parlare di dominio dell’emisfero nord è bene che si armi di prudenza.
    E finalmente è arrivata, la tanto temuta sconfitta dell’Italia contro la Georgia, la possibile sliding door, in negativo, del rugby nostrano. Ora bisogna farci i conti, una volta per tutte, soprattutto in termini di ranking che da oggi appare più veritiero per noi. Siamo quelli che vincono una partita del 6N ogni 5 anni, quando le congiunzioni astrali ci sono favorevoli e quando Galles o Scozia si dimenticano di giocare come sanno o possono. Eravamo una Tier 1,5 troppo scarsa per quelli in alto e troppo forti per il gruppone dietro di noi nel ranking. Oggi siamo più verso il 2, che probabilmente è il posto che ci spetta, a giocarcela con la Georgia e la Romania e potendo ben perdere come è in effetti successo. Lo dimostra questo tour estivo come lo ha dimostrato il nostro ruolino nell’ultimo decennio nei test match e nel 6N, lo dimostra lo stato del nostro campionato, lo dimostrano i risultati in URC e nelle coppe europee, lo dimostra la pochezza del nostro Seven, ecc.
    Da dove ripartire? Bho, e chi lo sa. Forse da quel poco, pochissimo di buono che si vede il giro. Dalla franchigia di Treviso ad esempio, che sembra essere l’unico posto in Italia dove, almeno nelle intenzioni, si tenta di fare del rugby a livello professionistico, magari con risultati non sempre eccellenti, ma questo è quello che passa il convento. Dai giocatori italiani che dopo anni stanno ricominciando timidamente a farsi vedere nei campionati esteri di livello. Dall’U20 e dalla nazionale femminile che sembrano le uniche rappresentative italiane che giocano davvero a rugby con l’idea di vincere le partite. Tutto il resto meglio dimenticarlo. Sulle Zebre non mi pronuncio…

    • Hrothepert 11 Luglio 2022, 12:10

      @Giorgio Brera, premettendo che non è per fare polemica, ma solo per onor di verità, al netto degli stranieri e di Ioane, la Nazionale che è stata umiliata ieri dalla Georgia, era quasi la franchigia di Treviso, quindi non è che ci sia troppo da salvare nemmeno lì.

      • Giorgio Brera 11 Luglio 2022, 12:29

        @Hrothepert Sì, sì, hai ragione, non ci piove 🙂 . Stavo solo cercando di fare uno sforzo per trovare qualcosa da salvare in tutta ‘sta vicenda e forse, dico forse, Benetton, con tutti i suoi limiti, è la cosa che assomiglia di più a un’esperienza di rugby “di alto livello” (con duecento virgolette) che abbiamo in Italia. Ma è davvero un po’ arrampicarsi sugli specchi 🙂

    • TommyHowlett 11 Luglio 2022, 13:49

      Non la farei così tragica. L’Italia ha affrontato questo tour completamente scarica mentalmente, con gli uomini migliori ben cotti dopo una stagione piuttosto impegnativa. Sono mediamente molto giovani quindi ancora poco abituati a tirare fuori gli attributi davanti alle difficoltà, con una mentalità tipica latina che può portare a vincere con chiunque e perdere con chiunque. Questa stessa partita giocata in autunno o primavera finirebbe molto diversamente, a nostro vantaggio ovviamente. Gli errori sono stati due: aver programmato questa partita a luglio e in casa di una squadra, forte già di suo, col sangue agli occhi contro di noi, e non aver capito lo stato fisico e mentale dei nostri uomini.

      • ColdColdMan 11 Luglio 2022, 13:57

        Mai sentita una sfilza di scuse così lunga. Non voglio usare toni duri, ma perchè usiamo le scusanti solo con i nostri giocatori?
        – uomini ben cotti dopo una stagione impegnativa: i georgiani no? Era luglio sia per noi che per loro. In primavera non ci sono test match. A novembre abbiamo faticato con l’Uruguay quindi niente.
        Ma poi che ne sai dello stato mentale e fisico dei nostri uomini? Gli irlandesi, i gallesi, addirittura gli inglesi che hanno una stagione molto più probante, riescono a fare risultati incredibili, saranno stanchi anche loro no?

        Io non voglio dire che i nostri non siano stanchi, lo saranno di certo. Ma non credo che gli avversari siano molto più riposati

        • TommyHowlett 11 Luglio 2022, 17:33

          Magari leggere con più attenzione quello che ho scritto…
          Intanto non sono scuse, ma sono la mia interpretazione di una disfatta. I nostri sono scesi in campo svuotati, e questo non credo lo si possa negare. Non sono riusciti a fare le cose più semplici, quelle che anche nelle sconfitte del 6N sono invece riuscite bene; cosa vuol dire questo se non che non c’erano con la testa? Già con il Portogallo avevamo avuto le prime avvisaglie. Semplicemente, ma è la mia interpretazione, i nostri erano cotti e quando gente di poca esperienza non è nelle migliori condizioni fisiche e mentali, giocano male senza avere la capacità, data dall’esperienza, dall’abitudine, dal DNA (vedi Galles, Irlanda, Scozia comunque già belle forti di loro) di reagire in qualche maniera e di porsi ben precisi obiettivi. Infine ho detto che i georgiani, squadra molto esperta con dentro un super talento a n.15, hanno il sangue agli occhi quando ci incontrano e hanno verso di noi una sorta di rivalità mirata alla loro partecipazione al 6N al posto nostro, cosa che li ha caricati a mille mentre noi dormivamo allegramente.
          Tutto qua.

    • rd973 11 Luglio 2022, 17:45

      Si potrebbe cominciare con l’azzeramento di tutti i posti fissi della Federazione. Incompetenti inamovibili che pensano solo all’interesse loro e del loro enturage.

  3. alibaba 11 Luglio 2022, 12:16

    Dopo questa delusione, che si somma ad anni di risultati negativi, io penso che si dovrebbe ricominciare a mettere risorse, finché ne abbiamo e finché non ci buttano fuori dal 6N, sul rugby di base, categorie giovanili, etc. Provare a fare crescere il rugby italiano ancora dalla base. Allargare di nuovo il bacino alle grandi piazze e al resto di Italia. Troppo poco concentrarsi solo sul Veneto e la sua periferia.

    • Giorgio Brera 11 Luglio 2022, 12:42

      E’ davvero difficile dire da dove si può ripartire e dove investire le poche risorse. A mio parere la prima cosa da fare e risolvere l’equivoco che ci portiamo dietro da decenni: è la nazionale vincente che tira il movimento o è il movimento che deve esprimere una nazionale vincente? Da decenni si è usata la prima opzione, ma non sembra funzionare, con la variabile aggiuntiva Celtic League che non ha funzionato granché nemmeno lei. Bisognerebbe forse investire e tornare a un campionato domestico di livello e lasciare la nazionale a quel che è, cioè una squadra Tier 2. Ma come si fa se nemmeno si è in grado di metter su una lega capace di organizzare un campionato che abbia un capo e una coda? Come si fa se nessuna piazza importante è interessata? Piazza importante non è Padova, non è Rovigo, non è Treviso e nemmeno Parma. Piazza importante vuol dire grandi città e quindi seguito e quindi sponsor e quindi visibilità. Con tutto il rispetto per Calvisano e per quanto ha dato al rugby italiano, non è la stessa cosa avere una squadra lì o avercela a Milano con i soldi del Berlusca. Ok, ormai questa è storia antica, ma il punto secondo me è tutto lì.

      • eurobatman 11 Luglio 2022, 15:30

        Cioè le piazze importanti sono quelle storicamente poco importanti? Non fa una piega

        • Giorgio Brera 11 Luglio 2022, 16:06

          IMHO piazza importante vuol dire grande città. Padova, Rovigo, Treviso e Parma fanno insieme poco più di mezzo milione di abitanti. Milano fa 1,3 milioni. Piazza importante vuol dire posto dove ci sono soldi. Con la storia si fa, ma forse non abbastanza come dimostrano le poche centinaia di tifosi che vanno a vedere le partite nelle cosiddette piazze storiche in Top10 (con l’unica lodevole eccezione di Rovigo). Questo è il senso di quello che volevo dire.
          Se non si riesce a coinvolgere le grandi città, Milano, Roma, Torino, Napoli, si prova a copiare il volley che, non so come, riesce a riempire i palazzetti e avere visibilità in TV pur con squadre insediate in “provincia”. La cosa certa è che restare altri 20 anni a far finta che il mondo del rugby vada bene così non ci porterà da nessuna parte.

          • Lafcadio 11 Luglio 2022, 16:44

            Assolutamente d’accordo con quanto dici, @Giorgio Brera. Purtroppo in questi oltre 20 anni di Sei Nazioni e con le casse piene più che mai, non si è fatto nulla per creare un campionato domestico di livello. Non solo coinvolgere città importanti (al di là della loro storia rugbistica) era ed è necessario, ma lo era soprattutto diffondere questo sport in quei territori in cui non era praticato: 50 anni fa in Veneto si giocava a rugby e in Calabria no; oggi nulla è cambiato, nonostante il professionismo, il Sei Sazioni e i soldi da investire. Siamo un paese di 60 milioni di abitanti, non possiamo fare affidamento su due franchigie (a distanza di 200 km) che non si qualificano neppure alla fase finale dello URC. E non possiamo fare troppo affidamento su società di provincia con stadi da 2000 posti, sempre vuoti. Il modello da seguire era quello del campionato francese o inglese, con i top club nelle principali città, stadi degni e imprenditori volenterosi, e non quello delle celtiche. Del resto la sola città metropolitana di Roma ha una popolazione superiore all’intero Galles.

  4. Superignazzio 11 Luglio 2022, 14:05

    il problema non è da dove ripartire (di nuovo, per l’ennesima volta…)
    il problema sono le tempistiche
    qua si rischia seriamente di essere sbattuti fuori dal 6N se non ci si dà una svegliata

  5. carpediem 11 Luglio 2022, 15:03

    Adesso che si fa?
    passate 24 ore ,possiamo ragionare con il cervello e non con la pancia.
    il trittico estivo si è rivelato un fallimento quasi totale: con il Portogallo con l’affanno, la Romania inesistente e la Georgia( nonstante il mio ottimismo prima) una debacle.
    Partiamo dal presupposto che questi son professionisti e non giocatori pane e salame come lo scrivente e tanti altri che scrivono su questo sito.
    Ieri, guardando le lor facce, soprattutto nel secondo tempo, ho visto il panico puro che veramente mi ha lasciato costernato e non scusabile a a giocatori che fanno del rugby una professione.
    Nel mio intimo, sono convinto che il Board del 6N porterà la competizione a 8 nazioni ( SA+GEO) perchè non ci sono alternative possibili.
    La cartina tornasole dell’Italia sarò domani, finalina contro la perfida per il 3 posto, dove l’Italia u20 non deve vincere,ma stravincere con il sangue alla bocca.
    amen

    • LiukMarc 11 Luglio 2022, 16:14

      Be, non darei tutta questa pressione a dei ragazzi di 19 anni che si trovano di fronte gente ben più forte id loro (sulla carta, poi sappiamo che la partita può girare, cosa che mi e gli auguro tantissimo). 🙂
      Sul prossimo 8 nazioni, per me è più facile che sbattano fuori noi (magari mettendo il Saf) piuttosto che si arrivi ad 8. Ma vedremo, fantarugby per ora, sicuramente la zappa sui piedi per iniziare id nuovo certi discorsi ce la siamo data da soli. E che zappa.

  6. TheTexanProp 11 Luglio 2022, 21:20

    Il ranking ha ora come ora ragione.
    Sono contento per i Lelos. Sono incazzato con la nostra nazionale.

    Questo non cambierà nulla, probabilmente apriranno ad un 8N in futuro se ci sara il tornaconto economico.
    Per ora facciamo schifo e ci dobbiamo solo vergognare.

  7. mikefava 11 Luglio 2022, 21:21

    Chi continua a dire “Italia fuori dal Sei Nazioni” non ha capito nulla, per come la vedo io. Purtroppo l’unico modo per rimanere a galla, per noi, è rimanere NEL Sei Nazioni e cercare nel frattempo di cambiare la china. Altrimenti, se a voi va bene giocarvi le partite come quelle dell’Italia A, perché quello sarebbe il livello che ci toccherebbe, nel caso, allora tutto ok. A me verrebbe una tristezza infinita e smetterei di seguire la nazionale.

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