Oltre a Lions, Bulls, Stormers e Sharks anche i Cheetas prenderanno parte a una delle due coppe europee
Le sudafricane dell’URC (più una) entrano in Champions e Challenge Cup, ora è ufficiale
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Champions Cup: Courtney Lawes sulle lamentele dei Bulls: “Una cosa molto sudafricana”
Al veterano inglese non è piaciuto giocare contro una squadra B, ma il contestato programma degli ottavi e dei quarti potrebbe cambiare
Gli 8 candidati al premio di Miglior giocatore della Champions Cup
Quattro giocatori del Leinster fra i contendenti. Voto aperto al pubblico fino al 25 maggio, giorno della finale
Challenge Cup: programma e orari delle semifinali. Il Benetton affronta Gloucester
Due partite attesissime: i veneti vanno a caccia di una vittoria che sarebbe storica
Champions Cup: la sorpresa arriva dagli Harlequins. I risultati e gli highlights dei quarti di finale
I Quins in semifinale con Lynagh protagonista. Leinster demolisce La Rochelle nella replica delle ultime due finali. Vincono anche i Saints e Tolosa
Challenge Cup: Benetton batte ancora Connacht e vola in semifinale
I Leoni, guidati da uno straordinario Albornoz, passano il turno imponendosi in casa 39-24
Challenge Cup: la preview di Benetton-Connacht
I biancoverdi cercano una nuova affermazione sugli irlandesi per ottenere la seconda semifinale consecutiva
Da un lato è affascinante, poi però penso…..l’anno prossimo i Campioni d’Europa potrebbero essere i sudafricani degli Sharks?!? Non tanto logico!
Non tanto logico?
Direi assolutamente non logico.
Se penso poi che perfino i Cheetas entrano in coppa Europea ..così …messi là…….
Ma cosa c’ entrano ?
Francamente questa brama dei sudafricani di entrare nel rugby europeo (6N, URC e Coppe) non è che mi stimoli più di tanto. Queste trasferte in a/r da un Emisfero ne farei a meno. Capisco la crisi economica che attanaglia e quindi Euro e Sterlina particolarmente interessanti ma che si programmino con un torneo con 6/8 franchigie che faccia crescere il rugby nel Continente africano .
….e la mia titubanza non è dettata da timore che si portino a “casa” i trofei ma semplicemente perché, a mio avviso, è una storpiatura molto di più delle franchigie latine fra i celtici
Boh, non ha alcun senso. Concordo sul fatto che sarebbe stato più giusto cercare di sviluppare un rugby in Africa, invece che lasciare che il Sudafrica si ficcasse a forza nelle competizioni europee…anche perché geograficamente è in una posizione sfavorevole per affrontare squadre sia europee che oceaniche, ma non è colpa di nessuno. Certo che poteva essere un’idea magari creare franchigie namibiane, zimbabwesi, keniane…nei primi tempi sarebbe stato poco interessante ma nel proseguimento probabilmente no e sarebbe stato un bene per il rugby di quei paesi.
Se da cosa nasce cosa questo è il preludio di un ingresso del Sud Africa nel 6 nazioni.
capisco tutto quanto detto sopra ma fossi stato al posto del Sudafrica avrei fatto la stessa identica cosa dopo che i neozelandesi han tolto la spina al superrugby nella primavera 2020. Son stati abili nel trovare accordi del genere in fretta e comunque va ricordato che due piedi in Pro14 con Kings e Cheetahs li avevano già. Per quanto riguarda il superrugby dico che per fortuna rugby australia è stata ferma nella sua volontà di avere 5 franchigie altrimenti chissà quante altre epurate oltre alle sudafricane ed i Jaguares. Per quanto riguarda invece l’idea di un campionato di franchigie africane direi che basta guardare il campionato sudamericano con Jaguares XV: tutti i giocatori argentini forti in diaspora e un campionato con base economica quasi nulla se paragonata a quella europea: finchè si tratta di farci giocare la franchigia argentina di sviluppo è un conto, ma far una cosa del genere in africa era semplicemente non fattibile perchè nel frattempo le 5 province sudafricane sarebbero velocemente fallite tirandosi nella fossa gli springboks
ricordiamoci anche che tra “appiedati” si son dati una mano e i Jaguares XV giocavano in currie cup in sudafrica (cosi come la nazionale Georgiana, del Kenya e dello Zimbabwe https://www.rugbypass.com/news/georgia-among-three-test-sides-to-join-currie-cup/): se non si aiutavano tra di loro potevano chiudere baracca e burattini tutti quanti!
Certo fa effetto… comunque Sono o campioni del mondo, non so quanto senso abbia parlare di sviluppo… certo alle squadre europee confrontarsi con il meglio del rugby dell’emisfero sud (NZ a parte) non può che fare bene. Penso che a un Gesi rimarrà molto di più dalla trasferta a Città del Capo rispetto a quella a Cardiff, oltre ad imparare molto molto di più sul campo da gioco
l Forse è arrivato il momento di dividere il mondo non più in emisfero nord e sud ma est e ovest.
Basta togliere l’aggettivo “European” dal nome delle coppe e il gioco è fatto.