Dieci atleti a Parma, cinque a Treviso. Tutti nati fra il 2002 e il 2003 e passati dalle nazionali giovanili
FIR: i primi 15 under 20 inseriti nelle Accademie di Zebre e Benetton
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Quindi non sarà necessariamente under 20.
Gli atleti del 2002 nella stagione 2022/23 saranno oltre l’under 20.
Se non giocheranno ne in franchigia ne in top 10 mi sa di fregatura.
L’Accademia Benetton/Treviso non è U23? Forse ricordo male io
Ovviamente Benetton/ZEBRE
Mi sa che ricordi bene!
@Camoto, se non giocassero in franchigia e/o in Top10 è una fregatura visto la struttura del rugby italiano.
Così a naso, questo sistema pare molto simile a quello delle Academy dei club di Premiership.
Questi ultimi hanno in genere una ventina di giocatori “Academy” tra i 19 e i 23 anni. Non sono abbastanza per fare una squadra che giochi in un campionato a parte, quindi si allenano con la prima squadra e giocano tra Premiership (poco), Premiership Cup (abbastanza, soprattutto per i club di alta fascia, a cui non importa molto), o in prestito con i club di Championship/BUCS/Leghe inferiori.
Varney, ad esempio, è inquadrato come giocatore “elite academy”, non nella senior squad.
Si spera che la FIR e i club di Top10 collaborino per gestire l’ascensore “al contrario”.
Speriamo sia cosi. Una quindicina di giocatori che giocano la maggior parte delle partite in top10 e nei periodi di necessita’ (periodo 6 nazioni) siano pronti per l’URC, i restanti 5/10 subito pronti a fare i gregari in URC e scalare le gerarchie. Se fosse cosi’ sarebbe bello sapere gli accordi con i club di Top10
Se il sistema fosse effettivamente questo…forse non sarebbe poi così male…quello che mi convince poco è che lo staff sia scelto e calato dall’alto dalla federazione (a meno che non sia stato in realtà concordato)…avrei preferito di gran lunga fosse scelto direttamente dalle dirigenze delle franchigie…metti un budget a disposizione e stabilisci dei ruoli e dei criteri, ma poi lascia scegliere alla franchigia…che poi se si allenano con la squadra maggiore…non si potevano utilizzare almeno parzialmente gli stessi tecnici?
Ho pensato le stesse cose, forse per lo staff condiviso potrebbe essere problematica la faccenda, immagino che questo ragazzi abbiano esigenze diverse da quelli della prima squadra… Immagino comunque che allenandosi spesso insieme, ci sarà una sorta di mega staff. Importante infatti sarebbe che la scelta dei tecnici sia stata concordata assieme allo staff tecnico delle franchigie, altrimenti sarebbe veramente da ridere
Qualcuno mi potrebbe spiegare perché esistono tecnici dell’accademia se non sono una squadra completa?Un’altra domanda é se prendono uno stipendio.
Anche nei club di Premiership le Academy hanno uno staff dedicato nonostante non siano delle squadre complete, basta andare sui loro siti e si trovano. Masi era un coach all’Academy degli Wasps, che ad oggi conta 16 giocatori in tutto (tra cui Nearchou, piloncino prestato al Benetton l’anno scorso).
Immagino che, nonostante si allenino assieme ai senior, in alcuni momenti abbiano delle sessioni a sé stanti. Non puoi allenare un pilone di 18 anni come uno di 30.
Ma se non giocano con le zebre sono utilizzabili in top10?
Ma che differenza c’è tra l’accademia e il club?
Spero vivamente anche io che l’ascensore funzioni. Se ricordo bene, l’individuazione da parte di Treviso di tutti i club della provincia come “partner” della cosa potrebbe andare in questa direzione (e con Mogliano queste cose già le fa).
Spero che la formula giri anche in Italia come da altre parti del Mondo (sebbene altre parti del Mondo siano più attrezzate sia prima che dopo questa fase di Academy). Apprezzo che siano state considerate alcuni meccanismi, a mio avviso, importanti come, per esempio, non dividere i due piloni che non lo davo scontato visto logiche tipicamente italiane. Chiedo perché Alessandro Ortombina, che ben “educato” potrebbe diventare un terza centro al pari di Parisse, non sia nell’elenco.
Su Allrugby dice di avere un altro anno di contratto col Valorugby
Grazie @Silver.