A Dublino World Rugby chiede alle federazioni di convergere sul progetto di un nuovo torneo internazionale
Il ritorno del Nations Championship, il futuro apparentemente inevitabile del rugby internazionale
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Intrigante ma bisogna davvero trovare la quadra. Penso soprattutto al logorio dei giocatori.
è interessante vedere come nonostante passino gli anni le piccole vengano ancora calpestate dalle grandi e per mutuare il titolo mi vien da dire che è altrettanto inevitabile che i risultati siano falsati: Fiji Scozia la devi giocare a Suva, non a Edinburgo e poi vediamo chi vince. Idem contro di noi. Nonostante ciò Fiji figuriamoci se voterà contro con la fame di competizioni e di denaro che hanno. Detto ciò dall’articolo non capisco se tale trattamento verrà riservato solo a Fiji o anche all’Argentina, la quale dopo gli ultimi due anni a giocare dappertutto tranne che in casa ci sarà ormai abituata (con l’agostino presidente IRB certe cose non gliele avrebbero fatte sotto il naso credo)
Anche se a me i tornei tra nazionali piacciono da matti, ci vedo poco senso in questo torneo…cosa cambierebbe rispetto ai mondiali? Solo la formula. Sei Nazioni, per noi, e test match per me sono già buoni così, non vedo grandi vantaggi ne particolare attrattiva in un altro torneo…non mi convince. A quel punto facciamo i mondiali tutti gli anni e fine.
Come possa essere sviluppo del rugby relegare le “nazioni emergenti” a giocare solo tra di loro e magari anche in campo neutro non mi è proprio chiaro, mi sembra la solita ricerca di ulteriori introiti per le grandi e basta.
Tra l’altro, alla faccia del “facciamo più partite tra Tier 1 e Tier 2”.
Sì ma appunto, questa non fa che aprire la spaccatura tra due mondi di rugby, che non saranno mai lo stesso…
Tutti i dubbi espressi tempo addietro sono ancora lì: alla fine ogni anno sempre lo stesso schema di partite, una specie di mondiale esteso su tutto l’anno e che si ripete sempre, meno partite tra tier 1 e 2, il Sei Nazioni che diventa “cosa” della World Rugby e deve accettare promozioni e retrocessioni (in pratica chi fa il Sei Nazioni dell’ anno successivo si determina a Novembre?).
E poi questa cosa di una proposta da parte di un organismo sovranazionale che le singole federazioni “devono” accettare non mi piace in generale… uno schema che ultimamente si vede riproporre ormai sempre, in ben altri ambiti.
Ma alla fine se (a chi comanda) arrivano più soldi si fa …