Una trattativa, in comune col calcio, e all’orizzonte una potenziale sede alternativa
Sei Nazioni: la Francia potrebbe “abbandonare” lo Stade de France
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Mercato delle vacche, insomma.
Certo che la controparte chiamata in causa potrebbe argomentare: “Ma voi pensate davvero di attrarre i tifosi stranieri dicendo che, invece che a Parigi, dovranno spendere la loro gioviale trasferta a Marsiglia? E dopo la partita, tutti a visitare il porto con i famosi tagliagole!”
Forse Lille sarebbe più credibile…
Commento che sa un po’ di luogo comune: non mi risulta che nel 2018 ci siano state persone sgozzate. E, per dire, il Bataclan è a Parigi, quindi… Tutte le grandi metropoli (e non solo) possono essere pericolose. Quello che bisogna guardare sono altre cose, come la capacità e l’adeguatezza dello stadio, i costi, la capacità di accoglienza della città, la facilità di raggiungerla e via discorrendo. Marsiglia non è né Capo Nord, né la Terra del Fuoco.
…i tagliagole a Marsiglia?… non ci sono più da anni ormai, hanno fatto fortuna e sono diventati tutti parigini!… 😉 🙂
😁
Beh ma giocare nel sud della Francia vuol dire portarci tutti i tifosi di uno sport che in Francia vive praticamente sotto la linea grenoble bordeaux
…Redazione, solo per puntualizzare: le cifre apparse su MidiOl parlano di 1,8 M€/partita per la FFR e 1,1 per la FFR, non è tanto di meno ma a questi livelli un 10-20% in più o in meno sono tanti soldi… quanto sopra se la vostra fonte é MidiOl, naturalmente…
Allora non è un obbligo giocare nella capitale. Ne potremmo approfittare per cercare un’alternativa all’Olimpico che è tutto tranne uno stadio per il rugby
É la stessa riflessione che ho fatto io.
Era capitato di parlare di sedi alternative a Roma ed era stato obiettato che c’è un accordo per il quale si debba giocare nelle capitali.
È così @redazione?
Che sia “obbligatorio” giocare nelle capitali non ci risulta (tanto è vero che Francia-Italia nel 2018 si giocò a Marsiglia) ma non ne abbiamo certezza matematica. E’ chiaro che per le Federazioni che hanno stadi di proprietà (Galles – Inghilterra – Scozia e Irlanda) non avrebbe senso giocare in città diverse, per ragioni economiche ma anche di raggiungibilità da parte dei tifosi di casa e soprattutto ospiti (per cui vale anche un discorso di indotto dato dal turismo e dagli accordi con le amministrazioni delle città).
Venendo all’Italia: Roma attira senz’altro più stranieri di qualsiasi altra città, è facilmente raggiungibile in treno/auto sia da nord che da sud, ha strutture (alberghi, ristoranti, trasporti, etc.) in grado assorbire 15.000 turisti “extra”, ma soprattutto ha uno stadio gestito dal CONI (che può “imporsi” sulle 2 società di calcio, lo affitta a costi sicuramente più vantaggiosi, concedendo anche uno spazio unico per il villaggio terzo tempo). Quella che sarebbe probabilmente la miglior alternativa (considerando i fattori elencati prima e che ci vuole uno stadio da almeno 45/50.000 posti per non rischiare di perdere incasso), ossia San Siro, non è praticabile per le note questioni di gestione dello stadio che è di una controllata di Milan/Inter che non intendono concedere lo stadio al rugby.
Redazione, io non discuto Roma, ma lo stadio, che trovo inadatto per il rugby e non all’altezza degli altri del 6 Nazioni soprattutto dal punto di vista della visibilità
Riproviamo: l’unico stadio con più di 45/50.000 posti e senza la pista di atletica è San Siro, che non è disponibile. Il Franchi di Firenze oltre a (rischiare di) essere piccolo (43.000 posti) ha comunque le curve molto lontane. Allo Juventus stadium (comunque anche lui piccolo) gioca solo ed esclusivamente il club proprietario. Quale sarebbe la sua alternativa?
Grazie della risposta
Redazione, lungi da me fare polemica e, ovviamente, non ho alternative a quelle attuali. Ho un sogno, però. Che la Fir investa per un proprio stadio del rugby da costruire anche tra cent’anni, ma che comunque sia perfetto per la nazionale e per gli sportivi. È ovvio che, al momento attuale, non si possa fare diversamente, ma mi piacerebbe vedere una progettualità in questo senso
In Italia si dà sempre per scontato (erroneamente) che ci sia un qualche obbligo di giocare il torneo nelle capitali, ma questo accade solo perché nel Regno Unito e in Irlanda le federazioni sono da sempre proprietarie degli impianti maggiori, cosa che non avviene, ad esempio, nell’emisfero meridionale (e, infatti, lì le nazionali sono sempre itineranti, qualsiasi sia l’occasione). L’Olimpico è una sorta di via di mezzo (nel senso che non è della FIR, ma è comunque del CONI), il che non è una cattiva idea in sé, non fosse altro che la sua architettura è veramente penalizzante.
Per i francesi la maison du Tournoi è Parigi. Marsiglia può essere designata come sede per la Coppa del Mondo, nei test match contro l’Emisfero Sud, o, eccezionalmente, per una (una) partita serale del 6N. Il giro “oltre rugby” è troppo importante perché non trovino in accordo per Saint Denis.
e l’italia che è itinerante????
come la mettiamo???
non parlatemi dell’olimpico, per favore!
cosa vuol dire che è itinerante? Il 6 Nazioni lo gioca tutto e sempre all’Olimpico (purtroppo)
si fabfab lo so, ma poi le altre partitesono in giro…
riprendendo il tema olimpico, per me è stata una schiochezza bruciare l’opportunità flaminio che poteva diventare un vero fortino…….
Mi trovi più che d’accordo
@Parvus, riguardo il Flaminio non vi fu (o forse c’è ancora) un vincolo storico che impedí (impedisce) qualsiasi intervento?
Non credo ci sia un vincolo storico, ma solo il parere favorevole degli eredi Nervi per qualsiasi modifica
A me piace l’idea che una nazionale giochi le partite casalinghe in uno stadio che si trova nella capitale del paese che rappresenta. Sarà una questione formale, nazionalistica, quel che volete… però c’è un motivo per cui lo si fa, la capitale è un po’ il cuore e l’anima di quel paese. Nulla vieta di giocare in altri stadi, per carità, però almeno le partite ufficiali dovrebbero giocarsi nella capitale, mentre i test match magari potrebbero essere distribuiti su tutto il territorio. A parte che lo Stade de France, se non erro, è all’interno dell’area metropolitana di Parigi ma non propriamente a Parigi, infatti si specifica sempre come si trovi a Saint Denis… comunque che la Francia faccia base a Marsiglia lo troverei un po’ strano, ecco.