Conservatori contro innovatori: ognuno vuole dire la sua
Cartellino rosso da 20 minuti: il mondo del rugby è sempre più diviso
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…nel commento al titolo sembra di leggere una scelta redazionale: “conservatori” è ormai diventato un termine semanticamente negativo, “innovatori” (leggi progressisti) è invece positivo, il futuro che avanza… sarà veramente così?…… facendo “informazione settoriale”, si deve solo stimolare il dibattito tra i lettori, o anche esprimere un proprio parere in merito?… la Redazione ha un suo punto di vista sull’argomento?
Vuoi evitare il rosso? Placca basso.
Si parla tanto di avere un rugby piu` dinamico e di attacco, in questo modo si risolve anche quel problema. Placcaggio basso, maggiore sicurezza per i giocatori e maggiore possibilita` di riciclo del pallone.
Ma infatti non capisco perché non ci arrivino. Se placchi senza soffocare l’avversario, l’offload è molto più facile e il gioco diventa molto più divertente, non si fa solo a sportellate.
non so se sono un conservatore o un innovatore ma questo fine settimana ho visto due partite spettacolari (Crusaders-Blues e Highlanders-Hurricanes) che senza la regola del rosso da 20′ avrebbero probabilmente preso definitivamente la direzione della squadra non penalizzata
ovviamente sono per i 20° minuti, se no tanto vale finire la partita subito(vedere Italia o molte altre partite che dopo l’espulsione sono divenute inguardabili, dal punteggio ormai scontato e con giocatori spesso ormai demotivati ) cosi si salvaguardano anche i giocatori da possibili ulteriori incidenti visto che la norma e fatta apposta.
…non si riesce ad imporre il placcaggio basso… allora cambiamo la punizione…
Nell’ultimo WE ho visto dei gravi colpi alla testa per il semplice fatto che il placcatore non si è nemmeno immaginato di accennare il movimento di placcare basso.
Lo “spettacolo” non mi sembra una ragione sufficiente…
Cartellino giallo con 10 minuti in 14
Cartellino rosso fuori e rimani in 14 fino alla fine (ma non in 13)
Se volete fare 20 minuti fate un cartellino arancione!
Non esiste un fallo da 20 minuti. O sei giallo e rientri dopo 10′ o, se sei “ordure” , vai a farti la doccia.
se gli arbitri non sanno gestire le partite il problema non si risolve con i 20′ .
Non si può riassumere tutto in un solo cartellino… cioè, se un giocatore assesta un pugno volontario ad un avversario, è giusto tenerlo fuori solo 20 minuti? Il rosso si dà per tanti motivi e non tutti sono gravi allo stesso modo. Il rosso rovina le partite quando i falli chiaramente non sono volontari e una pena del genere è troppo severa. Comunque io di placcaggi alti ne vedo ancora tanti, tantissimi. Molti pensano di poter bloccare efficacemente un avversario rimanendo in piedi ma quasi mai questa scelta paga: l’avversario deve andare giù…ma tu prima di lui. A meno che uno non sia così sicuro da poter tentare un turnover. Ma tante, troppe volte, vedo il portatore di palla andare a terra ma il placcatore a fare solo da muro.
Mah. Caro Sanderson, se per lo spettacolo dobbiamo rischiare di limitare la disciplina, anche no. Che poi non so te, ma io lo spettacolo lo vedo lo stesso (tra cui proprio il tuo Sale a Bristol, nonostante i cartellini).
Caro Lam, gli arbitri ne sbagliano ben prima di arrivare ai cartellini (senti i tifosi di Ulster, se non vuoi venire a Treviso a seguire una partita). Il rosso anzi diventa un episodio visto e rivisto col TMO, dove l’errore sta al massimo nella diversa interpretazione di alcune regole da parte di arbitri diversi. Ma allora li il problema è cosa insegnare agli arbitri, non il cartellino rosso. E comunque li l’arbitro fa solo il suo mestiere.
E caro Rennie, posto che abbiamo visto scelte del ‘giudice sportivo’ ridicole (e la squalifica, se rilevante, dovrebbe esserci anche senza cartellino ogni tanto) IMO il punto è la deterrenza e la disciplina sul campo, e il danno che causa alla squadra tutta. Se io do una spallata in faccia lascio la mia squadra in posizione di handicap, oltre alla mia squalifica, e quindi ci devo pensare non due ma venti volte.
In tutto questo sono d’accordo che forse alcuni falli dove l’involontarietà la fa da padrona dovrebbero essere trattati diversamente. Nonchè una costanza di interpretazioni da parte degli arbitri. Se no tocca davvero giocare a gattoni per evitare casini…